22 novembre 2011

Svelato il segreto antibiotico del miele.

E' una proteina il componente in grado di uccidere i batteri.

ROMA

E' una proteina il componente finora "segreto" contenuto nel miele e capace di uccidere i batteri. La defensina-1, che si trova nel sistema immunitario delle api, è stata scoperta durante uno studio condotto dai ricercatori del Centro Medico Accademico di Amsterdam, che ha chiarito la base molecolare dell’attività antibatterica.

La dolce notizia è stata pubblicata sulla rivista della Federazione delle Società americane di Biologia sperimentale, Faseb journal, dove si anticipano i possibili usi antibiotici: la proteina di origine animale potrebbe un giorno essere usata per trattare ustioni e infezioni della pelle e per sviluppare nuovi farmaci contro le infezioni resistenti agli antibiotici.

«Il miele o suoi componenti isolati - spiega uno degli scienziati - potrebbero essere di grande importanza per la prevenzione e il trattamento di infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti». I ricercatori hanno testato in laboratorio l’attività antibatterica di ciascun componente del miele su un gruppo di batteri antibiotico-resistenti, isolandoli selettivamente per determinare il loro contributo antibatterico individuale.

Dall’analisi della defensina-1, gli scienziati hanno concluso che la grande maggioranza delle proprietà antibatteriche del miele proviene proprio da questa proteina. Questa informazione mette in luce anche il funzionamento interno del sistema immunitario delle api, che potrebbe un giorno aiutare gli allevatori a creare api più sane e robuste. «Sappiamo infatti da tempo che il miele può esserci d’aiuto nei mali, ma non sapevamo in che modo», ha commentato il direttore del Faseb Journal, Gerald Weissmann.

Fonte

"Ed il tuo Signore ispirò alle api: “Dimorate nelle
montagne, negli alberi e negli edifici degli uomini.
Cibatevi di tutti i frutti e vivete nei sentieri che vi ha tracciato il vostro
Signore”. Scaturisce dai loro ventri un liquido dai diversi colori, in cui c'è
guarigione per gli uomini. Ecco un segno per gente che riflette."

(Sura An Nahl, le api, versetti 68, 69)

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