Divieto di digiunare il venerdì da solo
Il Venerdì è una festa settimanale per i Musulmani. Per tale ragione, il Legislatore ha
vietato di digiunare. Secondo quanto ritenuto dalla maggior parte degli Ulama’, la
proibizione non è da intendersi in senso assoluto, ma il fatto (di digiunare il venerdì)
è considerato “detestabile”; infatti, (il credente) può digiunare (il venerdì) a
condizione di digiunare (anche) il giorno precedente o il giorno successivo, oppure
nel caso in cui sia abituato a digiunare in un giorno preciso del mese. Lo stesso vale se
di venerdì cadono le date di ‘Arafa o ‘Âshurâ; in tutti questi casi, il suo digiuno non
sarà ritenuto detestabile
Hafsa (r) riferì: «Il Messaggero di Allah (s) non abbandonò mai queste quattro
azioni: il digiuno di ‘Ashura’, dei dieci giorni del mese di Dhu-l-Hijja, dei tre giorni
per ogni mese e infine due raka’at compiute prima della preghiera di mezzogiorno».
Questa tradizione è riportata da Ahmad e Nisâ’i.
Da Mu’awiya ibn Abi Sufyan (r): Sentii dire dal Messaggero di Allah (s): «E’ il
giorno di ‘Ashura’ e il suo digiuno non è obbligatorio, ma io sono a digiuno; dunque
dipende da voi digiunare o interrompere». Questo hadîth è oggetto di accordo.
Da ‘Aisha (r): Il giorno di ‘Ashura’ era un giorno di digiuno per i Quraysh prima
dell’Islam, e il Messaggero di Allah (s) aveva l’abitudine di digiunarlo. Quando giunse
a Madinah, lo digiunava e ordinava alla gente di farlo. Tuttavia, quando (il digiuno
del mese di) Ramadan venne ordinato, egli (s) disse: «Colui che vuole digiunare può
farlo, e colui che non vuole, può rompere (il digiuno)». Questo hadîth è oggetto di
accordo.
Da Ibn ‘Abbâs (r): Quando il Messaggero di Allah (s) si insediò a Madinah, il giorno
di ‘Ashura’, chiese: «Di cosa si tratta?». Gli risposero: «E’ un giorno virtuoso, Allah
(SWT) liberò Musa (*) e gli Israeliti del loro nemico. In effetti, Musa (*) lo digiunò».
Allora il Messaggero di Allah (s) disse: «Musa appartiene a me più che a voi», e
lo digiunò, e ordinò di digiunarlo.
Questo hadîth è oggetto di accordo.
Da Abu Musa al-Ash’ari (r): «Il giorno di ‘Ashura’ era un giorno glorificato dai
giudei e riconosciuto come loro festa, allora il Messaggero di Allah (s) disse:
«Digiunatelo, (anche) voi»». Questo hadîth è oggetto di accordo.
Da Ibn ‘Abbâs (r): Quando il Messaggero di Allah (s) digiunò il giorno di ‘Ashura’ e
ordinò ai suoi Compagni di digiunarlo, essi dissero: «Oh Messaggero di Allah, è un
giorno glorificato dai giudei e dai cristiani». Allora egli (s) rispose: «L’anno prossimo
inshaAllah digiuneremo il nono giorno (intendendo oltre al giorno di Ashura)». Ma quando giunse l’anno successivo, il
Messaggero di Allah (s) era morto.
Questo hadîth è riportato da Muslim e Abû Dâwûd.
D’altronde, secondo un’altra versione, il Messaggero di Allah (s) disse: «Se sarò vivo
l’anno prossimo, digiunerò il nono (giorno del mese di Muharram)
».
Questo hadîth è oggetto di accordo.
In effetti, gli Ulama’ hanno stabilito che il giorno di ‘Ashura’ ha tre gradi:
- Il primo grado: il digiuno di tre giorni: il nono, il decimo e l’undicesimo
(del mese di Muharram)
- Il secondo grado: il digiuno del nono e del decimo
- Il terzo grado: il digiuno del decimo da solo
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