C'è chi dice che la sunna non ha lo stesso valore del Corano. Però sul Corano stesso c'è scritto a chiare lettere che, soprattutto nei divieti, è obbligatorio ascoltare ciò che dice il Rasul ss. Quindi niente scuse, fratelli e sorelle. Il Profeta ss era un Inviato di Dio, e come tale non diceva nè faceva nulla che avesse a che fare con la religione di sua spontanea volontà. Ho voluto ricordare questo principio generale che vale per qualunque imposizione fatta dal Rasul ss perchè c'è chi, ancor oggi, negando la Volontà di Allah ta'Ala si ostina a dire che il vino e gli alcoolici, non essendoci scritto sul Qu'ran ma "solo" nella sunna che colui che li compra, li vende, li trasporta, etc. è maledetto, possono essere maneggiati. Invece no, mi spiace. Anche ciò che ha ordinato il Rasul ss è Legge, perchè proviene da ispirazione di Dio. Non sottovalutiamo la sunna, che ci aiuta a comprendere e ad applicare per bene il Corano. Non diamo invece adito alle nostre elucubrazioni mentali che talvolta ci conducono a pensare che ciò che è illecito può invece diventare fattibile perchè ci fa comodo. Occhio, il sussurro di Shaithan è sempre in agguato. Respingiamolo obbedendo ad Allah e al Suo Messaggero. Pace e benedizioni su di lui. Solo così riusciremo a rimanere sulla Retta Via.
“Di': "Obbedite ad Allah e al Messaggero. Ma se volgerete le spalle, ecco, Allah non ama i miscredenti". (3:32)
“Quando Allah e il Suo Inviato hanno decretato qualcosa, non è bene che il credente o la credente scelgano a modo loro. Chi disobbedisce ad Allah e al Suo Inviato palesemente si travia.” (33:36)
“Chi obbedisce al Messaggero obbedisce ad Allah.” (4:80)
"In verità Allah ha maledetto il vino (e gli alcolici in generale, ndt) e ha maledetto chi lo produce, colui per il quale viene prodotto, chi lo beve, chi lo serve, chi lo trasporta, colui per il quale viene trasportato, chi lo vende, chi ci guadagna dalla vendita, chi lo compra e colui per il quale viene acquistato." (al-Tirmidhi e Ibn Majah)
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