Anche Hosni Mubarak in Egitto dopo Ben Ali in Tunisia, non ha potuto che cedere alla volontà popolare che da tre settimane chiedeva irresistibilmente che se ne andasse e liberasse il Paese dal sistema d'inefficienza e corruzione che lo sta prostrando da decenni.
I musulmani d'Italia festeggiano insieme al popolo egiziano e ai musulmani di tutto il mondo e si augurano che la vigilanza dei manifestanti non consenta a nessuno di turbare con vili provocazioni un momento tanto importante.
Ora anche in Egitto nulla più potrà essere come prima. Una fase di ricostruzione istituzionale e sociale si deve aprire immediatamente senza lasciare che si consolidi nessun altra forma di potere ingiusto e antipopolare.
Un nuovo Parlamento dovrà essere liberamente eletto e una nuova costituzione elaborata e promulgata con il consenso del popolo.
Altre dittature dovranno cadere e cadranno, a Dio piacendo, e tutti i popoli musulmani potranno tornare ad assolvere la loro importante missione di testimonianza ed esempio religioso, di pensiero e di elaborazione scientifica e tecnica che troppi anni di occupazione coloniale e oppressione politica gli hanno precluso.
Il direttivo UCOII
Roma 11.02.2011
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