17 luglio 2010

Io voglio l'Islam.

Un blog serve a molte cose. A comunicare, ad insegnare, a conoscere nuove persone, ad imparare. Serve anche a sfogarsi con chi, certamente, può capire bene il tuo stato d'animo perchè la pensa come te, di conseguenza ti permette di trovare un po' di conforto dopo una serata storta.

Sì, come quella di stasera, che mi ha lasciato uno stato d'animo pesantemente negativo, un amaro troppo amaro in bocca, un desiderio di tuffarmi in un po' di Islam che non vi potete immaginare...

Io, italiana musulmana, ho assistito questa sera ad un matrimonio islamico, di due persone arabe. Io, mia figlia e mio marito. Quando mio marito l'altro giorno mi ha detto che eravamo stati invitati "Caspita" mi sono detta, "che bello! Vedrò un matrimonio islamico finalmente, vedrò una sposa felice, musulmana di nascita e magari chiacchiererò un po' con lei, magari scoprendo qualcosa di bello del suo paese, di lei, della sua famiglia...".

Ci prepariamo tutti e tre, io e bimba ci vestiamo con il nostro bel foulard e ce ne andiamo bel belli con in mano il mazzo di fiori che abbiamo comprato per la sposa all'appuntamento.

La casa che ospiterà il rito religioso appartiene ad un fratello arabo che oramai ha una certa età, che è lo zio e il wali della sposa, sposato con una donna del Sud Italia.

Arrivati, saliamo in casa e andiamo a salutare la padrona di casa, che ci accoglie un po' schifatamente reiterando più volte che aveva appena finito di lavorare e che era stanca, e che il marito aveva fatto scuocere la zuppa e dava la colpa a lei. Ok, chi ben incomincia è già a metà dell'opera come si dice.

Ci sediamo in cucina sentendo lei che continua a brontolare, io e mia figlia, mentre mio marito chiacchiera con gli altri uomini e con il padrone di casa. Bimba mia, che chi la conosce sa perfettamente quanto è gioviale, vivace, spiritosa e casottara rimane lì sulla sua seggiola quasi muta. Fa qualche battutina delle sue che la padrona di casa non comprende ma che anzi ribatte con, a parer mio, scarsa educazione (involontaria a dir la verità, mi sono accorta che non si rendeva conto di quanto risultava essere sgradevole), facendola ammutolire ulteriormente. Più o meno da lì comincia a dire "Quand'è che andiamo a casa?" Di bene in meglio, no?

Vabbè, pazienza. La conoscevo già, sapevo perciò che questa donna con jeans attillati, maglietta e bionda coda nonostante la non più giovanissima età non è un mostro di simpatia. Aspettiamo quindi di conoscere la sposa e le altre donne della casa che arriveranno, prima o poi, no? Per carità, non dico che devono correre a salutarci, ma venire perlomeno dopo un po' a vedere stì sconosciuti che partecipano al matrimonio mi sembrava logico... A me forse, a loro evidentemente no, perchè aspettiamo un bel po', io e bimba, prima di vedere questa famigerata sposa.

Arriva una ragazza, che io scambio per lei. Vabbè, svelata, vabbè, scollata e sbracciata, ma non voglio giudicare, magari è a casa dei parenti e dopo, davanti a estranei, si coprirà. La saluto con il saluto di pace e faccio per darle i fiori ma mi fa capire di non essere la sposa... Per forza mi sono sbagliata, ci fosse stato un cane che passava lì per lì (anzi, c'era il cagnetto, ma non parlava. E peccato, aggiungo. Che una chiacchierata con lui l'avrei fatta volentieri, dato che mi è parso il più simpatico della serata, visto il proseguio...) che ci avesse fatto la cortesia di presentarci... No, la padrona di casa non se ne era andata, era ancora lì che trafficava, ma evidentemente se ne freghicchiava abbastanza di fare gli onori di casa. La ragazza poi prende e se ne va praticamente subito, lasciandomi con Mrs. Simpatia 2010.

Ari-vabbè, ari-pazienza.

Arriva poi un'altra donna, che anche in questo caso saluto senza che nessuno ci presenti, quindi non capendo se fosse la madre della sposa, sù nonna sù zia o sù cuggina... Più tardi ho capito che era la zia della sposa. A sua volta svelata, ma con un foulard sulle spalle che ogni tanto si tirava su alla bell' e meglio tanto per abitudine. Con una gonna un po' cortina, a dir la verità, le arrivava a metà gamba. Lei comunque è stata più gentile, parlava francese (vive in Francia come la nipote) e cercava di interagire un po' con me, anche se non parlo la lingua (che però comprendo abbastanza). Lo strano più che altro è che mia figlia non se la filava di pezza praticamente nessuno. E dire che era l'unica bimba della casa, quindi in teoria, come accade nelle case dei musulmani arabi in generale (anche degli italiani non musulmani, di solito, ma a onor del vero nel mondo arabo per i bambini si stravede e li si stravizia hehe!) i bambini sono sempre al centro dell'attenzione. Ed era evidente che si sentiva (come mammà sua, a dir la verità) molto a disagio. Moltissimo, anzi. La ragazzetta è una peste, ma è molto sensibile, e quasi si può dire che comprende le persone nel tempo di uno schiocco di dita.

Arriva la sposa, finalmente! E stavolta Sua Convivialità me lo dice, che è lei. Bellissima ragazza sicuramente. Anche lei non velata con un foulard appoggiato sulle spalle. Un po' truccata, profumata, vestito lungo, rosso, con maniche tre quarti. La saluto, le dò i fiori, ringrazia e se ne va. Ammazza che desiderio di interazione... Quasi quasi mi veniva voglia di scendere in piazza e farmi due chiacchiere con le clienti della pizzeria sottostante...

Ogni tanto io e bimba mia ci guardavamo, e io vedevo in lei la manifestazione palese di quel che provavo io. Solo che lei, amor mio, è piccina, e non sa spiegare il perchè del suo disagio. Ma io invece sì. E comprendevo lei e me stessa. Sperando di andare a casa presto...

Arriva poi il padrone di casa, e ci chiama per assistere alla cerimonia. Chiama me e mia figlia, e dopo si ricorda di chiamare sua moglie hehe! Lui poverino è stato il più gentile della serata. E' anziano, a modo suo religioso (ha riscoperto tardi il din, ma alhamduliLlah il suo volto è la continua espressione del pentimento per non aver preso questa decisione in passato. Che Allah l'Altissimo perdoni i suoi precedenti errori...), e ha davvero fatto di tutto per mettermi a mio agio. Lo so, lo capisco che ha un grande rispetto per il fatto che io, italiana, abbia scelto, con amore, l'Islam.

Andiamo quindi nel salone. Donne da una parte, uomini dall'altra. La sposa e la zia velate alla meno peggio, col ciuffetto sbarazzino fuori (alla fine no, non si sono coperte e velate per benino davanti a estranei) e l'altra ragazza sempre con i suoi bei capelli al vento e la scollatura bene in vista. Boh, e io che mi pensavo di assistere ad un matrimonio musulmano...

La cerimonia, abiti a parte, mi pare si sia svolta secondo i giusti canoni (alhamduliLlah!), a parte il tradizionale finale con zaghrata (tipico canto arabo che le donne intonano nelle feste, una specie di urlo unito a movimenti convulsi della lingua che permette di creare un suono particolare), che di islamico non ha un benemerito fico secco. Ah, da segnalare il fatto che la Regina della Casa non si è nemmeno degnata di assistere alla cerimonia. Eh beh, è andata così. Andiamo a mangiare, và.

Uomini in salotto, donne in cucina. Magari è la volta buona che si riescono a scambiare due parole. Anzi no, non è la volta buona. La zia della sposa sì, dai, ogni tanto mi chiede qualcosa in francese, io rispondo alla meno peggio, le due ragazze invece si fanno i fattacci loro. La più giovane chiede alla madre se sono italiana due o tre volte, e la made due o tre volte le risponde di sì. La sposa circa mezz'ora dopo mi dice che sembro araba, e io le faccio capire che sì, me lo dicono in molti. Verso la fine della serata mi pare sensato almeno sapere i loro nomi, glieli chiedo e dico loro il mio nome italiano e quello islamico, Aisha. "Ah, Aisha!" Mi risponde la sposa. Fine della conversazione.

La zia poi prende un po' in giro il figlio che ha sparecchiato portando il piatto in cucina, dicendo che di solito non lo fa, ma che islamicamente non è corretto che non lo faccia. AlhamduliLlah, mi dico, Islam! Io continuo il discorso dicendo che infatti il Profeta ss aiutava in casa le sue mogli. Arriva però il padrone di casa a prendere la teiera e, di nuovo, fine della conversazione.

Mia figlia ogni tre minuti piange perchè non gli piace il cibo (sì, purtroppo da quel lato lì è noiosetta...), perchè si sente a disagio e vuole andare a casa. Ma soprattutto, io lo so, perchè davvero, quasi nessuno le chiede un accidente di niente. Allora la spedisco da papà, dicendole di dirglielo...

C'è ancora da prendere il thè, però. E vabbuò, prendiamo stò the. Ci accompagnano in salone assieme agli altri, dato che gli estranei alla famiglia se ne erano andati (a dir la verità per me pure gli altri erano estranei, ma siccome c'era mio marito e il luogo, dato il numero di partecipanti, diventava praticamente pubblico sono andata). Gli uomini se la chiacchierano, le due ragazze cincischiano con i telefonini, l'altra signora va avanti e indietro con i vassoi (ormai dei loro veli adagiati mollemente sul capo non c'è quasi più traccia) e io rimango seduta da parte con mia figlia in braccio che piange. E' pure grandicella, e pesa, hehe! Glielo faccio notare, le faccio due battutine e la faccio ridacchiare un po', poverina. Mi è venuto da pensare che se fossi stata ragazzina, avrei pianto anch'io. Mio marito cerca di consolarla, il padrone di casa a modo suo lo stesso. Ma niente da fare. Ha il morale sotto i piedini (sì, lo so, ha dodici anni, non è piccolissima, ma per me anche a quarant'anni avrà i piedini... Sò mamma un po' chioccia, che ci posso fare??).

Parlano in arabo perciò non capisco quasi nulla, e passo il tempo osservando le immagini e le statue tribali (...), i quadri con le ballerine (...), le immagini del papa Benedetto 15, credo, comunque il terzultimo (...) e quelle di padre Pio (...). Sì, Sua Gentilezza La Padrona Di Casa non è musulmana. Normalmente il marito, musulmano, non avrebbe dovuto essere d'accordo sul fatto di appendere immagini islamicamente vietate in casa sua, ma come dicevo prima ha riscoperto la religione in tarda età, e forse non sa nemmeno che determinate cose non si dovrebbero fare. Cane simpatico tenuto in appartamento compreso. Se Dio vuole ci sarà occasione per farglielo comprendere.

Mia figlia continua a piagnucolarmi nell'orecchio, allora le dico di andare dal papà a dirgli sottovoce che non ne poteva più e alhamduliLlah, mio marito comprende e si alza, finalmente...

Vado a salutare l'Allegria Fatta Persona, la zia della sposa che mi augura tanta salute in francese (? Vabbè, grazie comunque, dai... Ricambio), poi mentre esco saluto gli altri. La simpaticissima sposa che evidentemente è stata contagiata dalla gioviale atmosfera che permea la casa dello zio e della moglie (...) nemmeno alza la testa dal telefonino, l'altra ragazza saluta da lontano e buonanotte al secchio.

Durante il tragitto del ritorno a casa ovviamente il mio caro (alhamduliLlah caro davvero) marito ha dovuto sorbirsi i miei brontolii, lamentele e compagnia bella, cercando poverino di discolparsi di ciò di cui ovviamente non era responsabile, ma facendolo per dimostrarmi comprensione. Tra l'altro lui non si era reso conto dell'atteggiamento di queste donne, dato che eravamo rimaste nell'altra stanza per quasi tutto il tempo.

Il peggio di tutta la serata è stato il fatto che io, ingenua o forse troppo esigente, mi aspettavo di respirare un po' di Islam dal vivo dato che sarei stata a contatto con musulmani nati tali. Volevo sentire qualche espressione islamica, anelavo vedere qualche comportamento derivato dalla conoscenza del Corano o di qualche hadith, desideravo assaporare l'ospitalità, la curiosità e la giovialità araba. Invece per tutta risposta ho sognato, ogni istante che passava, di uscire da lì. Mai tanto come in questa serata ho sentito la mancanza delle mie sorelle italiane musulmane.

No, questo post non vuole nel modo più assoluto essere un post di critica, anche se può sembrare il contrario. Vuole solo essere una valvola si sfogo, un modo per far capire i sentimenti negativi che una musulmana, italiana ripeto, prova in situazioni del genere. E palesare il bisogno, la necessità vitale che io e coloro che sono nella mia stessa situazione abbiamo di respirare Islam, cosa che nel nostro paese non possiamo quasi mai fare. Siamo alla continua ricerca di qualcuno che ci permetta di carpire un alito umano di religione originale insegnata dal Rasulu Allah, salla Allahu alaihi wa sallam.

Ma non lo troviamo, quasi mai. E ci ritroviamo praticamente sempre ad estrarre l'ossigeno che alimenta le cellule del nostro cuore interamente sottomesso all'Altissimo da inanimati fogli di carta tradotti da fratelli che, con molta probabilità, hanno grazie a Dio compreso le esigenze di persone come me. Sì, alhamduliLlah, perchè se non riusciamo a sentire il calore della Luce dalle persone, perlomeno abbiamo avuto la grazia di sentire sulla nostra pelle il suo riverbero dalle pagine di questi libri. E che disgrazia sarebbe, se così non fosse stato.

Non ce l'ho con i musulmani arabi in generale, che Allah swt me ne scampi, ce ne sono a migliaia di eccellenti, ma con quei musulmani arabi che si vergognano del proprio Islam, che tendono a nasconderlo e che lo tirano fuori unicamente se vi sono costretti magari dai famigliari sì invece. Ce l'ho su, e parecchio, anche. Perchè potrebbero darci molto, e non lo fanno. Non si immaginano forse quanto bene sarebbero in grado di fare, di quanto ci aiuterebbero a crescere. Chiedo scusa se ho offeso qualcuno, non era mia intenzione, ma purtroppo avevo la necessità di esprimere ciò che penso. Che Allah l'Altissimo ci guidi e ci perdoni tutti.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

assalamualeikum
racconto divertente ma nello stesso tempo tanto triste,purtroppo questa è la realtà....dai che il prossimo inshALLAH sarà a modo
un abbraccio kri

Anonimo ha detto...

SALAM SORELLA, Passo AL volo perchè sai che ho la casa invasa!! Proprio ieri sera io e mio marito ci dicevamo la stessa cosa: se il mondo arabo/musulmani o la ummah in genere si comportasse come tale i non musulmani sarebbero certamente tentati di capire e di seguire l'Islam inshallah. Invece la ummah, soprattutto nei paesi considerati islamici non fa altro che trasgredire ed allonatnarsi. Quando tutti i parenti se ne saran no andati ti chiamo che ti dico le catastrofi arabo/islamiche degli ultimi tempi, inshallah. Che Allah subhaba wa Tala ci guidi e ci perdoni.
Un abbraccio e un bacetto alla "piccola" da zia Affi
Salam

Muslima ha detto...

Salam alaykum

Kri, inshaLlah! Ma sai cos'è? La delusione waLlahi è stata davvero grande.

Affy, lo sai che anche se non ti leggo in giro (sms a parte hehe! Jazaki Allahu khairan!) sei nel mio cuore :) Guarda, non sai talvolta che fastidio provo quando incontro persone del genere. Non sopporto chi ha la conoscenza in tasca e se ne frega di averla... Ci sentiamo presto inshaLlah!

Salam alaykum

marydudu ha detto...

as salamu alaykom mie care sorelle....a go pena finìo de netare ea casa e ora a so drìo magnare una bella fettona di anguria fresca hamdullilah :-P :-)
comunque...torniamo a noi......Aisha quello che hai provato tu io lo provo ogni volta che vedo mio zio e mia zia di Londra (lei italiana "musulmana" e lui marocchino musulmano) venire in vacanza in italia e mangiare tranquillamente carne haram...tanto si può mangiare se non si ha a disposizione carne halal (dicono loro) ma non possono dire questo sapendo che dietro casa di mia nonna (dove loro sono ospitati)c'è una macelleria islamica! per di più il mio fidanzato va sempre a comprare la carne la e loro lo sanno e se proprio non hanno voglia di andare a comprarla possono chiedere a lui...il mio fidanzato sarebbe più che lieto di andare a prendergliela....ma niente, menefreghismo totale. ma quello che mi fa più male è che stanno educando i loro 4 figli così e se uno di loro dice di voler mangiare carne halal i genitori li rimproverano perchè hanno paura che mia nonna (che li ospita) dica qualcosa...ditemi ora se una persona che ama ALLAH può temere di più la suocera(per mio zio) e la madre(per mia zia)di ALLAH...per di più mia zia neanche mette il velo...per carità ognuno fa quello che vuole nella vita...ma io amo Allah e vedere questo mi distrugge...io prego ogni giorno Allah swt mi dia la possibilità di andare a vivere via per poter essere indipendente e velarmi senza obblighi da parte dei miei e mia zia che ha un'occasione d'oro la spreca così....che ALLAH SWT la perdoni e le apra gli occhi

Nabila Anabel Peña Gomez ha detto...

As-Salam aleykoum cara Aisha,
Sapessi in quante di queste mi sono ritrovata io...

Non diamo per scontato che una persona perché è nata in un paese di maggioranza musulmana conosce l'Islam, perche purtroppo non è così.

Ricordiamoci del hadith, l'Islam è nato strano e tornerà strano. Quindi tocca a noi, inshaAllah...

Un abbraccio
Nabila

Muslima ha detto...

Salam alaykum

Malika, prima di leggere il tuo nome ti avevo preso per Afnan, ciò :D

Ne avremmo penso fra tutte una marea di racconti come questo da diffondere... Credo comunque sia utile farlo. Sia mai che un fratello o una sorella che leggono possano rifletterci su e magari migliorare, inshaLlah... Certo che però Londra, mashaLlah, una città così islamicamente vivibile... Strano che tuo zio e sua moglie non abbiano trovato un gruppo di fratelli e sorelle che li potessero aiutare nel loro cammino... Comunque c'è sempre tempo, inshaLlah. Allah swt li guidi.

Nabila, hai detto bene, tocca a noi... Solo che chissà perchè, anche se ce ne rendiamo perfettamente conto, l'amaro in bocca rimane sempre... Soprattutto se hai a che fare con persone colte, laureate, intelligenti come nel caso del mio post.

Diversamente mi è capitato più di una volta (ma penso anche a voi) di avere a che fare con sorelle poco istruite, che non hanno avuto la possibilità nemmeno di imparare a leggere e scrivere nel loro paese, porelle, e devo dirvi la verità: spesso e volentieri ovviamente mi sono sentita in dovere di spiegar loro questo o quel precetto, ma ho sempre una gran paura che prendano la mia voglia di aiutarle per saccenza... Spero con tutto il cuore che comprendano che non è così... Questo comunque è un caso ben differente da quello citato, e queste sorelle, perlomeno ai miei occhi, sono più che giustificate, perchè se purtroppo a causa delle vicissitudini della loro vita sono rimaste ahimè analfabete di lingua e di religione non credo sia colpa loro.

Che l'Altissimo ci aiuti tutti a far del nostro meglio e a crescere, amin.

Salam alaykum wa rahmatuLlah.

Amatullah Maria ha detto...

Subhana Allah sorellonza mia,

purtroppo queste cose capitano.La religione a volte viene presa sottogamba, perchè tanto è una ocsa che c'è... è lì.... ma lì rimane perchè tanto (in testa loro) c'è tutto il tempo! Questo capita dappertutto!!!

L'amaro in bocca rimane eccome, ma tu mangiati un dolcetto e danne uno pure alla piccola (che pure per me a docici anni è piccola!!!!!) e che Allah ci guidi.

Wa salam.

Muslima ha detto...

Salam alaykum, grazie per il... Dolcetto ;) Non tutti possono assaporarla, la dolcezza di certe sensazioni, ma alhamduliLlah... La Sua Grazia non è negata a chi la ricerca...

Un dolcetto anche a te, se no ti vengono le voglie :D

Anonimo ha detto...

insomma ci ei rimasta male nello scoprire che eri piu' realista del re e piu' islamica di un araba islamica alla nascita?
che ti aspettavi, balli ed inchini perchè tu sei osservante e devota?
Allora ancora non hai capito molto dell'islam che sarai sempre un sacco rivoltato, un'apostata, una che ha abiurato
e chi tradisce una volta tradirà ancora.

Muslima ha detto...

Ohhhh che bello, quasi mi mancava la feccia proveniente dal nostro blog preferito... Ho detto quasi, eh.

Il bello è che come al solito "capitani coraggiosi" nemmeno si firma, ma si capisce perfettamente chi è...

Sentite un po', Vitù, Francè e degni seguaci, non lo avete ancora capito che con noi non attacca? Andate a lavurà anzichè fare le crociate, và...