27 dicembre 2011

Shhhttt...

Zitto mondo, zitto...

Tanto che ti frega se in Siria vengono uccisi, torturati, smembrati e violentati donne e bambini?

Che ti frega se in Egitto vengono picchiate selvaggiamente e denudate donne in mezzo ad una folla di increduli manifestanti?

Che ti frega se la Palestina piange DAVVERO lacrime e sangue ma per la fame e la crudeltà quotidianamente inflitta da chi vuol cacciare la gente da casa loro, non per una manovra salva-qualchecosa.

Hai il tuo panettone, hai il tuo spumantino, i tuoi botti di capodanno... Girati pure dall'altra parte. Prima o poi però sappilo, ci sarà qualcun'Altro che si girerà, quando sarai TU ad avere bisogno di aiuto.

Siria, in migliaia in manifestazione ad Homs

Le violenze al Cairo: donna spogliata, picchiata, presa a calci e forse violentata in piazza Tahrir da soldati dell'esercito. Le foto-denuncia su Twitter

Nel 3° anniversario della guerra israeliana su Gaza: si riaprono le ferite dei palestinesi

15 dicembre 2011

Il Razzismo che uccide.

Comunicato stampa Admi

Purtroppo sempre più di frequentemente  si sente parlare di episodi come quello avvenuto a Firenze lo scorso 13 Dicembre 2011, che riguarda l'uccisione di due uomini, venditori ambulanti senegalesi: Samb Modou, 40 anni e Diop Mor, 54. Ha sparato loro a sangue freddo un cittadino italiano, che si è detto appartenesse ad una corrente di estrema destra. L'uomo successivamente si è suicidato. Altri tre uomini, sempre del Senegal, sono rimasti feriti durante il secondo, successivo agguato, vittime a loro volta di un'insensata follia omicida. Alcuni di loro sono tutt'ora in gravissime condizioni. Gli auguriamo sinceramente che possano riprendersi presto dallo shock fisico ed emotivo che sono stati costretti a subire.

L'Italia non è un paese razzista, ci crediamo fermamente. Gli italiani in genere sono un popolo aperto, accogliente, che ha alle spalle un bagaglio culturale immenso, del quale fanno parte storie di emigrazione e allo stesso tempo di immigrazione. Ma ben sappiamo che negli ultimi anni in particolare in questo paese purtroppo sono venute sempre più alla ribalta, complici anche i media che amplificano determinate notizie spesso esponenzialmente, con il conseguente condizionamento diretto o meno dell'opinione pubblica, politiche inneggianti spesso e volentieri al razzismo e alla xenofobia, che hanno contribuito a creare un clima di forte tensione tra immigrati e non.

Fra l'altro da poco era avvenuto un altro vergognoso episodio accaduto a spese della comunità rom stanziata a Torino, a causa di una falsa accusa di stupro lanciata da una ragazzina sedicenne che si sentiva troppo oppressa dai genitori. Tutto ciò ha causato una rivolta di cittadini torinesi che ha colpito un'ignara comunità che ha visto distrutti dalle fiamme i luoghi in cui viveva.

L'Admi perciò si stringe sentitamente attorno alle famiglie delle vittime, porgendo loro sincere condoglianze, ed esprime la piena solidarietà alla comunità senegalese e a quella rom, augurandosi che fatti del genere non debbano mai più accadere nei confronti di nessun popolo, di nessuna etnia, di nessuna religione. Di nessun essere umano, insomma.

15/12/2011


Il Consiglio Direttivo dell’ADMI (membro dell’EFOMW)





ADMI – Associazione Donne Musulmane D’Italia
Sede legale: Viale Monza n. 50, 20127 Milano - www.admitalia.org - infoadmi@yahoo.it admi_stampa@live.it
Presidentessa: 3356387290 - katkhouda.souheir@gmail.com

12 dicembre 2011

Gesù e l'Islam.

Molte persone spesso ci chiedono che ruolo abbiano i Profeti venuti prima di Muhammed, pace su di lui, in particolare Gesù. La maggioranza dei non musulmani infatti pensa innanzitutto che il nostro Dio sia differente da quello della Bibbia, e che Gesù per noi non abbia importanza, ma in realtà non è affatto così.

Per noi esiste un Unico Dio, che è lo Stesso di Abramo, di Mosè, e di Gesù. Stesso Dio, stessi Profeti, dunque.

Uno dei pilastri della fede, le basi spirituali ove si basa la religione dell'Islam, sottolinea infatti che bisogna “credere in tutti i Profeti”.

Per noi musulmani Gesù, su di lui la pace, è stato un grande Messaggero della Parola Divina, che altro non ha fatto che diffondere alle sue genti ciò che il Signore dei Mondi ha voluto. Ovvero la nozione di puro monoteismo, di giustizia, di fratellanza e di carità. Valori indispensabili anche per la religione islamica.

Un grande Profeta dunque, che a nostra volta stimiamo, amiamo e dal quale prendiamo esempio.

Il nostro Libro Sacro, il Corano, parla spesso di Gesù, è uno dei Profeti in esso più citato:

[Ma Gesù] disse: “In verità, sono un servo di Allah. Mi ha dato la Scrittura e ha fatto di me un profeta.
(Maryam, 30)

E [ne farà un] messaggero per i figli di Israele [che dirà loro]: In verità, vi reco un segno da parte del vostro Signore. Plasmo per voi un simulacro di uccello nella creta e poi vi soffio sopra e, con il permesso di Allah, diventa un uccello. E per volontà di Allah, guarisco il cieco nato e il lebbroso, e resuscito il morto. E vi informo di quel che mangiate e di quel che accumulate nelle vostre case. Certamente in ciò vi è un segno se siete credenti!
(Al Imran, 49)

Facemmo camminare sulle loro orme Gesù, figlio di Maria, per confermare la Torâh che scese prima di lui. Gli demmo il Vangelo, in cui è guida e luce, a conferma della Torâh, che era scesa precedentemente: monito e direzione per i timorati.
(Al Ma'ida, 46)

E abbiamo dato a Gesù, figlio di Maria, prove evidenti e lo abbiamo coadiuvato con lo Spirito Puro (l'angelo Gabriele).“ (Al Baqara, 87)

Questi sono solo alcuni esempi tra i numerosi presenti nel Libro di Allah.

Di conseguenza da parte della religione islamica e di tutti i veri musulmani ci deve essere grande rispetto e reverenza per una figura così importante, che fra l'altro noi crediamo fermamente che alla Fine dei Tempi ritornerà e che per Volontà Divina riporterà la Giustizia sulla terra.

L'Islam infatti insegna che il suo ritorno sarà uno dei segni che indicherà la prossima venuta della fine del mondo. Il musulmano poi non crede che egli sia morto, ma che sia salito in cielo per Volontà di Dio, e che non abbia sofferto il supplizio della croce dato che il Creatore lo ha sostituito con un altro uomo dandogli le sue sembianze, proprio perchè il suo ruolo sulla terra non era ancora terminato.

Il Corano in proposito dice:

e dissero: “Abbiamo ucciso il Messia Gesù figlio di Maria, il Messaggero di Allah!”. Invece non l'hanno né ucciso, né crocifisso, ma così parve loro. Coloro che sono in discordia a questo proposito, restano nel dubbio: non hanno altra scienza e non seguono altro che la congettura. Per certo non lo hanno ucciso
ma Allah lo ha elevato fino a Sé. Allah è eccelso, saggio.
Non vi è alcuno della Gente della Scrittura che non crederà in lui prima di morire. Nel Giorno della Resurrezione testimonierà contro di loro.
(An Nisa, 157-159)

Gesù, ugualmente alla religione cristiano-cattolica, per l'Islam è nato miracolosamente da Maria, Allah abbia misericordia di lei, senza avere padre. Il Creatore ha insufflato in lei del Suo Spirito, ed in questa sacra maniera è stato concepito. Quindi il concetto di “immacolata concezione” è presente e valido anche nella nostra religione.

Tra l'altro Maria stessa per l'Islam e la donna musulmana in particolare è un grande modello di devozione. La sua riservatezza, il suo pudore, la sua grande fede e – perchè no? - perfino il suo velo, praticamente identico a quello della donna musulmana, rappresentano un monito costante per ogni donna che aspira a diventare una devota adoratrice di Dio.

Tanto importante è la sua nobile figura che è presente nel Corano un'intera sura (capitolo) dedicato a lei, intitolato “Maryam”, appunto.

Riguardo a Gesù però è d'obbligo sottolineare che c'è una differenza sostanziale tra il cristianesimo-cattolicesimo e l'Islam: noi non crediamo nella sua divinità, in quanto il sacro Corano ci insegna:

[Ma Gesù] disse: “In verità, sono un servo di Allah. Mi ha dato la Scrittura e ha fatto di me un profeta.“ (Maryam, 30)

Del resto ciò coincide perfettamente con il primo dei dieci comandamenti dati da Dio al Profeta Mosè:

Io sono il signore Dio tuo. Non avrai altro dio all'infuori di Me”.

In ogni caso però resta una figura eminente e grandemente rispettata, e concludendo possiamo dire che chi non rispetta e non ama la figura del grande Messaggero di Dio, Gesù, non è un buon musulmano.

E che l'Unico creatore possa guidarci tutti verso la Sua Luce, amin.

07 dicembre 2011

Khol: ritirate alcune marche perchè nocive.

ATTENZIONE: LE 9 MARCHE DI KHOL REPERIBILI ANCHE IN ITALIA PRESENTI NELL'ARTICOLO CORREDATO DI FOTO SONO STATE RITIRATE DAL MERCATO ARABO PERCHE' CONTENGONO QUANTITA' DI PIOMBO SUPERIORI ALLE NORME CONSENTITE. CHI LO HA NON LO UTILIZZI PIU', E AVVISI PER FAVORE TUTTI COLORO CHE LO UTILIZZANO!

02 dicembre 2011

Se Milano, Roma, Londra, fossero occupate come la Palestina...

Immaginate vostra figlia o vostra sorella in fil di vita e voi in corsa contro il tempo per portarla all’ospedale in una città come Roma, come Milano, come Londra, che una mattina vi risvegliate e non è piu’ Londra, ne Milano ne Roma.

... Ma Nablus, Jenin, Gaza.

Quando la vita si spegne dinnanzi ad un checkpoint sulla strada verso la speranza

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Attorno a Gerusalemme il tempo di percorrenza medio necessario per trasportare un malato in ospedale è oggi di circa 2 ore, mentre era solo di 10 minuti nel 2001.

Solo in West Bank ci sono più di 600 checkpoints.

Dinnanzi a questi checkpoints, quotidianamente pazienti palestinesi bisognosi di cure vengo rimandati indietro.

Dinnanzi ai checkpoints donne gravide sono costrette a partorire per strada.

Dinnanzi ai checkpoints palestinesi in fila per passare vengono feriti, e talvolta uccisi dai soldati israeliani.

Immaginatevi una mattina di risvegliarvi nella vostra bella città occupata da Israele.

Restiamo umani
Vik da Gaza city
- 29/11/2010 -

Questo scriveva in diretta dai territori occupati Vittorio Arrigoni. Questo qualcuno ha voluto impedire che lui raccontasse. Questo, molto probabilmente, è il motivo per il quale gli è stata barbaramente rubata la vita. Ma scripta manent, grazie a Dio, così come il ricordo di un vero eroe.

29 novembre 2011

I cani, i gatti... Ma gli esseri umani?

Ha fatto piuttosto scalpore la trasmissione di Rai 1, “Uno mattina”, andata in onda il 12 Novembre intorno alle ore 9 durante la quale in cui una suora missionaria, Laura Girotto, ha espressamente detto che con una scatoletta di cibo per cani si sarebbe potuto sfamare un bambino del terzo mondo.

Sono nati gruppi di protesta su Facebook, innumerevoli discussioni su chat, forum, social network.

Se ne è parlato al bar, davanti a brioche e cappuccino, forse anche a scuola durante l’intervallo.

Il punto è: la suora ha ragione? Può essere vero il fatto che ci si occupa più degli animali che degli esseri umani?

Con questo non si intende dire che gli animali debbano essere maltrattati, anzi. Sono creature adorabili. Cani, gatti, canarini, conigli… Ma non debbono avere maggior attenzione di un bambino che non ha nemmeno l’acqua da bere a causa della siccità.

In televisione e sui media però purtroppo pare sia così. Programmi che parlano dell’amico dell’uomo, dello psicologo (!) che aiuta a comprendere e a gestire i disturbi comportamentali dei nostri compagni di vita, che raccontano di “case di moda” e negozi specializzati per animali “chic” ove poter acquistare cappottini, collarini con strass, cucce di lusso, etc.

Ma gli animali hanno davvero bisogno di tutto ciò? Anzi, per meglio dire: a loro interessa tutto ciò?

Bisogna essere onesti. Ad un cane è sufficiente una cuccia semplice, calda e sufficientemente larga. Qualche passeggiata per la città, da bere, qualche croccantino, un po’ di riso e carne da mangiare e basta. Lui è contento, e ci fa le feste quando ci vede. Perché le sue necessità sono semplici, minime. E’ felice con poco.

Per il gatto è ancor più semplice: mangia meno del cane, non ha bisogno di essere portato a passeggio, probabilmente non gli necessita nemmeno la cuccia dato che adora dormire sui caloriferi, ai piedi del letto dei padroni o sulla televisione. Un po’ di pappa, una cassettina con la sabbia per i bisogni, un ceppo tiragraffi e a sua volta è soddisfatto come il suo amico cane. Certo, ci fa le fusa se ne ha voglia, non sempre, dato che è molto indipendente. Ma per lui va bene così. E’ la sua natura. Anche lui è felice con poco.

Ma un bambino, un bambino… Di tanto, ha bisogno. Come ne abbiamo avuto noi quando eravamo a nostra volta piccoli. Ricordate?

Cibo, cure, attenzioni, affetto, un sorriso. Ma soprattutto ha molto più bisogno, un bisogno vitale, di aver persone attorno a lui che se ne occupino, che parlino di lui, con lui, che gli domandino se sta bene, se ha fame, se è triste, se ha bisogno dell’abbraccio di un adulto che lo ama.

Si vedono immagini sul web a dir poco strazianti. Bambini che hanno gli occhi fuori dalle orbite dalla magrezza, disidratati per una semplice dissenteria che qui in occidente si cura con qualche fermento lattico ma che è tutt’ora mortale per migliaia di bimbi del terzo mondo; bambini costretti a rinfrescarsi con l’urina degli animali perché, povere, piccole creature, non hanno nemmeno l’acqua da bere, figuriamoci per lavarsi il viso.

Perché, quindi, viene spontaneo domandarsi, non ci sono programmi televisivi che parlano di loro? Perché il tg anziché parlare di come far felice il proprio cane (cosa che, come è stata esplicata sopra, è talmente semplice da risultare sciocco parlarne) non apre una rubrica che tratta le emergenze del mondo cercando di risolverle con l’aiuto degli spettatori?

Quanti soldi spendiamo, ha ragione la suora della Rai, in scatolette per cani che tra l’altro dopo qualche anno a causa del troppo cibo devono andare dal dietologo a causa dell’obesità, e quanti pochi soldi invece mandiamo in Somalia, in Ghana, in Etiopia, in Eritrea.

Non è forse ora di cominciare a dare il giusto peso alle cose, di aprire gli occhi, e di aiutare una parte di umanità che sta letteralmente morendo sotto gli occhi di una parte di mondo superficiale ed indifferente?

Meditate gente, meditate.

E soprattutto pensate: fossero i vostri i figli che stanno morendo?

Diamo una carezza al nostro cane, ma facciamo di tutto per salvare la vita ai figli del mondo.

Fonte

28 novembre 2011

Può la donna tingere i capelli di nero?

So che è permesso per una donna usare l'henna per colorare i capelli, ma mi domando se si possono usare schiarenti o altri coloranti per capelli sui capelli delle donne.

Sia Lode ad Allah. Allo shaikh Ibn Uthaimeen è stata fatta domanda in proposito e lui ha detto:

Se il capello è tinto di nero il Profeta (pace e benedizioni su di lui) lo ha proibito, quando ha ordinato ad un uomo di cambiare il colore dei suoi capelli bianchi ma di evitare il nero. Egli disse: "Cambia questi capelli bianchi ma evita il nero" (Vedere Sahih Muslim, 5476).

Un severo avvertimento è inoltre stato narrato a colui che lo ha fatto, citando l'hadith del Profeta (pace e benedizioni su di lui): "Ci saranno persone alla fine del tempo che tingeranno i capelli di nero come il gozzo degli uccelli; non sentiranno nemmeno la fragranza del Paradiso" /Narrato da Abu Dawud, 4212; An-Nasa'i, 8/138; classificato come sahih da Al ALbani in Sahih AL Jaami', 8153).

Questo indica che è vietato cambiare i capelli con la tinta nera. Riguardo al cambiarli con diversi colori di tintura il principio di base è che è permesso, a meno che ciò non sia fatto alla maniera delle donne miscredenti o immorali, in tal caso ciò è vietato per questa ragione, perchè il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ha detto: "Chiunque imita un popolo è uno di loro" (Narrato da Abu Dawud, 4031; classificato come sahih da Al Albani in Irwa' al Ghalil, 5/109).

Majmoo’ Fataawa wa Rasaa’il Ibn ‘Uthaymeen, 4/121

Fonte

26 novembre 2011

Auguri il primo giorno di Muharram (capodanno islamico)?

Qual'è la regola sul fare gli auguri in occasione del nuovo anno Egiriano e nel dire "Kull aam wa antum bi khair" o sul pregare per le benedizioni, o sullo spedire una cartolina con i migliori auguri di benedizioni per il nuovo anno?

Sia lode ad Allah.
Allo shaikh Muhammed Ibn Salih Al Uthaimeen (Allah gli conceda misericordia) venne chiesto: "Qual'è la regola sul felicitarsi con le persone in occasione del nuovo anno Egiriano, e cosa si dovrebbe rispondere ad una persona che offre felicitazioni?".

Lui rispose:

"Se qualcuno si felicita con voi rispondetegli, ma non iniziate voi per primi. Questo è il punto di vista corretto riguardo alla questione. Quindi se una persona vi dice, per esempio "Buon anno", voi potete dire "Possa Allah renderlo per te un anno buono e benedetto". Ma non dovreste iniziare a fare simili auguri, perchè non conosco alcuna trasmissione riguardo al fatto che i salaf (prima generazione dell'Islam) si congratulassero l'uno con l'altro in occasione del nuovo anno, piuttosto i salaf non hanno considerato il primo di Muharram come il primo giorno dell'anno fino al califfato di Umar Ibnu Al Khattab (che Allah sia soddisfatto di lui)".

Lo shaikh Abd Al Karim Al Khudayr ha detto riguardo al felicitarsi in occasione del nuovo anno Egiriano:

"Pregare per un altro musulmano in termini generali, in frasi che non sono intese come rituali in occasioni speciali come il Aid è accettabile, specialmente se ciò che è inteso attraverso questi auguri è amicizia e mostrare un volto amico ad un compagno musulmano. L'imam Ahmed (Allah gli usi misericordia) disse: "Io non inizio a felicitarmi ma se qualcuno si felicita con me io rispondo all'augurio, perchè rispondere al saluto è obbligatorio. Ma essere il primo a farli non è nè sunna nè vietato".

Fonte

25 novembre 2011

25 Novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Comunicato Ucoii.

Contro la violenza sulle donne, seguendo gli insegnamenti del Sacro Corano e l’esempio del Profeta Muhammed (pace e benedizioni su di lui).

Da 1432 anni l’uomo musulmano, nell’obbedienza a Dio e leggendo le parole del migliore fra gli uomini, il Profeta Muhammed (pace e benedizioni su di lui), è conscio del fatto che l’essere umano ha grande valore. Che la vita, l’onore e il rispetto per gli altri sono fondamentali per colui che si ritiene essere un vero

Così come sa che la violenza gratuita, in qualsiasi forma essa venga messa in atto, è SEMPRE sbagliata. Anzi, condannata, perché considerata un grave peccato agli occhi del Creatore.

Ancor di più se chi rischia di esserne vittima è la donna, in quanto il Profeta Muhammed (pbsl) ha insegnato:

Nessuno, tranne il gentiluomo, tratta le donne in modo onorevole e nessuno, tranne l’ignobile, tratta le donne vergognosamente” (At-Tirmidhi)

In occasione di questa giornata durante la quale tutto il mondo si mobilita affinché venga data voce a chi spesso non la ha, l’UCOII e tutti coloro che seguono la Via di Dio si schierano dalla parte della metà del cielo che l’Altissimo ha scelto per avere il nobile ruolo di sicuro ricettacolo per l’umanità intera.

La donna nell’Islam oltre che credente e madre è anche insegnante, consigliera, portatrice di tenerezza e di amore per i suoi figli e per la famiglia intera. Senza di lei l’uomo stesso non potrebbe considerarsi un essere umano completo.

Come il Sacro Corano ha insegnato è fondamentale avere riguardo per la sua persona, per il suo essere moglie e madre, così come lo è amarla e trattarla nella maniera migliore:

Fa parte dei Suoi segni l’aver creato da voi, per voi, delle spose, affinché riposiate presso di loro, e ha stabilito fra voi amore e tenerezza.” (Al Baqara 187)

La donna non è inferiore all’uomo, e non ha colpe ancestrali che deve scontare per il resto della sua vita, in quanto l’Altissimo ha chiaramente detto, riguardo alla vicenda di Adamo ed Eva e del serpente che li traviò, che entrambi ebbero colpa, anzi: addirittura sottolinea nel Libro che fu proprio Adamo a peccare:

Ne mangiarono entrambi e presero coscienza della loro nudità. Iniziarono a coprirsi intrecciando foglie del giardino. Adamo disobbedì al suo Signore e si traviò.” (Ta-Ha 121)

Inoltre il Nobile Profeta Muhammed ci ha ricordato che proprio la metà femminile del mondo è il bene più prezioso che possa esistere in assoluto:

Il mondo intero è una provvigione, e il maggior beneficio di questo mondo è una donna devota.” (Trasmesso da Muslim)

Può quindi il musulmano o l’uomo in genere avere il diritto di maltrattare un essere così onorato e rispettato?

Può quindi rimanere indifferente di fronte alla sofferenza di centinaia, migliaia, milioni di donne, che sono loro sorelle, madri, figlie che quotidianamente vengono picchiate, abusate, torturate e mercificate per scopi ignominiosi e assolutamente ingiusti?

La risposta è no, nel modo più assoluto. Per questo altro non possiamo dire, da credenti e da esseri umani, che dobbiamo ricordarci di lei, ed aiutarla, confortarla, sostenerla in tutti i modi per poter far cessare l’ondata di violenza che è costretta a subire che purtroppo non si ferma. Ricordando inoltre che chi fa soffrire una donna fa soffrire una generazione intera. E di conseguenza tutti coloro che avranno a che fare con essa.

Il miglior modo per iniziare a farlo forse è usando compassione e misericordia verso chi ci chiede aiuto, così come verso chi non ne ha il coraggio, aprendo le porte del nostro cuore per poi aiutare concretamente in tutte le maniere possibili chi fra di loro viene fisicamente o psicologicamente maltrattata.

Dobbiamo sempre tenere a mente le meravigliose e sublimi qualità dell’Altissimo Creatore, che è Ar-Rahman, Ar-Rahiim1, e attingere da esse. Solo in questa maniera potremmo finalmente riuscire a far qualcosa per far cessare le urla di dolore e di disperazione di questa fondamentale parte dell’umanità, ma non solo per una giornata all’anno, ma per una vita intera.

———

1Il Compassionevole, il Misericordioso.

22 novembre 2011

Svelato il segreto antibiotico del miele.

E' una proteina il componente in grado di uccidere i batteri.

ROMA

E' una proteina il componente finora "segreto" contenuto nel miele e capace di uccidere i batteri. La defensina-1, che si trova nel sistema immunitario delle api, è stata scoperta durante uno studio condotto dai ricercatori del Centro Medico Accademico di Amsterdam, che ha chiarito la base molecolare dell’attività antibatterica.

La dolce notizia è stata pubblicata sulla rivista della Federazione delle Società americane di Biologia sperimentale, Faseb journal, dove si anticipano i possibili usi antibiotici: la proteina di origine animale potrebbe un giorno essere usata per trattare ustioni e infezioni della pelle e per sviluppare nuovi farmaci contro le infezioni resistenti agli antibiotici.

«Il miele o suoi componenti isolati - spiega uno degli scienziati - potrebbero essere di grande importanza per la prevenzione e il trattamento di infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti». I ricercatori hanno testato in laboratorio l’attività antibatterica di ciascun componente del miele su un gruppo di batteri antibiotico-resistenti, isolandoli selettivamente per determinare il loro contributo antibatterico individuale.

Dall’analisi della defensina-1, gli scienziati hanno concluso che la grande maggioranza delle proprietà antibatteriche del miele proviene proprio da questa proteina. Questa informazione mette in luce anche il funzionamento interno del sistema immunitario delle api, che potrebbe un giorno aiutare gli allevatori a creare api più sane e robuste. «Sappiamo infatti da tempo che il miele può esserci d’aiuto nei mali, ma non sapevamo in che modo», ha commentato il direttore del Faseb Journal, Gerald Weissmann.

Fonte

"Ed il tuo Signore ispirò alle api: “Dimorate nelle
montagne, negli alberi e negli edifici degli uomini.
Cibatevi di tutti i frutti e vivete nei sentieri che vi ha tracciato il vostro
Signore”. Scaturisce dai loro ventri un liquido dai diversi colori, in cui c'è
guarigione per gli uomini. Ecco un segno per gente che riflette."

(Sura An Nahl, le api, versetti 68, 69)

18 novembre 2011

Scombinata poesia...

Certe volte penso che...
Non so cosa pensare.
Ho una grande confusione
che impedisce, e assai, l'azione.
Faccio questo?
No!
Quell'altro.
E alla fine sempre lì resto.
Ma codesta situazione
deve pure terminare.
Tutta questa confusione
prima o poi deve scemare.
Sì, la gente non mi piace
fa soffrire, lamentare
e la voglia di far giace.
Però poi quando ci penso,
che la vita in fondo ha un senso,
di adorare il mio Signore
con il massimo dell'ardore
dell'amore,
del dolore...
Mi vien fuori la pazienza
mi ribolle la coscienza...
Sì, dall'Uomo mi allontano
ma mi avvicino, anche se più sola, al mio Sovrano.
Grazie a Lui che ci ha creato.
Grazie a Lui che ci ha provato.
Grazie a Lui che fa del male
per poterci poi elevare.
Il dolore è un grande aiuto
per capire dove andare
per scremare ciò che è vuoto
da ciò che invece ci permette di volare.

16 novembre 2011

Torino, Palazzo di in-Giustizia.

Triste vedere come, quasi nel 2012 ormai, sia ancora difficile far rispettare i propri diritti e le proprie convinzioni religiose in un paese così “moderno” ed “avanzato” come l’Italia.

Crocevia di popoli e culture dalla Notte dei Tempi, penisola con migliaia di persone che da centinaia di anni vanno e vengono dal Bel Paese lasciando tracce indelebili della loro presenza per l’eternità.

Persone diverse, con le loro specificità, con le loro religioni, con le loro differenze (ricchezze?).

Persone che ancora oggi però faticano a vivere la normalità del quotidiano, costrette ancora ed ancora a dover continuamente giustificare le proprie credenze, se non a rinunciare in prima persona, ad un qualcosa di importante, per non dover snaturare il loro essere più profondo.

Questo è accaduto a Fatima, una giovane tunisina residente a Torino, che da tempo lavora al Palazzo di Giustizia, e che quindi è conosciuta e ritenuta persona degna di fiducia.

Proprio per questo motivo l’episodio risulta essere ancor più grave.

E’ successo nella giornata di ieri, 14 Novembre 2011, che la giovane venisse chiamata per un consulto linguistico riguardo ad un processo ove erano imputati due maghrebini. Una volta entrata nell’aula del Tribunale, il giudice preposto alla causa, anziché focalizzarsi principalmente su ciò che aveva da dire la giovane a riguardo si è interessato al velo sul suo capo – che lasciava perfettamente visibili viso e mani – che lei indossava per seguire un precetto della religione islamica, arrivando addirittura a chiederle di toglierselo pubblicamente.

La ragazza, ligia alla sua religione, ha preferito rinunciare all’incarico uscendo dall’aula.

Il giudice ha giustificato la sua richiesta citando l’articolo 129 del codice di procedura civile, dopo l’abrogazione dell’articolo 434 del codice di procedura penale, che impone di presentarsi al cospetto della corte a capo scoperto. Ci si è dimenticati però che la legge in questione non ha a che fare con questioni religiose ma con mere questioni di buona creanza – non è bene coprire il capo in aula senza motivo perché rappresenterebbe un affronto nei confronti dell’autorità in questione -, e che in passato, più e più volte, sono entrati nelle varie aule di Tribunale suore in divisa con il loro velo, ebrei con il kippah, persone con tumori sottoposti a cure terapiche con il capo coperto da cappelli et similia senza che nessuno abbia mai chiesto loro di scoprirsi.

Non bisogna invece scordare che la Costituzione italiana garantisce la pratica della propria religione:

Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Purtroppo, in questo caso, lo Stato anziché

rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese

l’ostacolo lo ha posto. Impedendo di fatto ad una giovane onesta di procurarsi un lecito guadagno e costringendola a dover fare una scelta tra due rinunce, mettendola in condizione di dover comunque perdere qualcosa indipendentemente dall’opzione scelta.

Se questa è Giustizia.

(Leggi anche la testimonianza di suor Giuliana:

IO LO PORTO DA CINQUANT'ANNI E NESSUNO MI HA MAI DETTO NULLA)

05 novembre 2011

Auguri!


Il Giorno di Arafa per i non pellegrini.

Della sorella N, Allah la ricompensi...

Bismi ALLAHI ArRahman ArRahim
Assalamu alaikum wa rahmata ALLAH wa barakatHU

Ha detto ALLAH azza wa jalla:

In nome di Allah, il Clemente, il Misericordioso.
1 Per l'alba,
2 per le dieci notti,

La maggior parte degli ulema concorda sul fatto che le 10 notti siano le notti dei primi dieci giorni di Dhul Hijja.

ALLAH crea ciò che vuole e tra le Sue creature sceglie. E nella Sua volontà ha decretato che questi giorni abbiano un privilegio enorme. Dice alaihi assalatu wa assalam:

“Non vi sono giorni in cui le buone azioni sono più gradite ad ALLAH rispetto a questi 10 giorni (di Dhul Hijja ) (i compagni) chiesero: “O Messaggero di ALLAH neanche il Jihad per ALLAH?” “rispose: neanche il Jihad per ALLAH, tranne che un uomo che è uscito con la sua vita ed i suoi veri e non è ritornato dopo aver perso entrambi

ALLAH stabilito delle azioni per la notte e per il giorno ed il vero credente non può fare a meno di cogliere questi giorni per avvicinarsi ad ALLAH swt

Il servo credente non può fare a meno di impegnarsi nella conoscenza e nella adorazione, per avvicinarsi quanto più possibile ad ALLAH swt.

Il giorno di ARAFA è il nono giorno di Dhul Hijja. Arafa è un luogo molto importante, ma non è sacro. I servi vi adorano ALLAH azza wa Jalla sostandovi il 9° giorno prima di scendere e recarsi a Muzdalifa e andare nel giorno del nahr (11 dhul hijja) a Minà.

Quando diciamo il Giorno di Arafa diamo un’importanza particolare al luogo, indicando il nome del giorno nel luogo della sosta. Il Rasul salla ALLAHU alaihi ua sallam disse: Mi fermai qui e Arafa tutta è il luogo della “sosta”. Disse ancora alaihi assalam “Al Hajju (il Pellegrinaggio) è Arafa!” per indicare con una parte il tutto, perché è uno dei momenti più salienti del Pellegrinaggio e perché chi salta la sosta a Arafa ha perso il Hajj stesso.

E questo è ciò che lega il giorno di Arafa ai pellegrini.

E per i non pellegrini?

Per coloro che guardano i pellegrini a Arafa e anelano: magari fossi con voi, quali ricompense vi ha riservato ALLAH! Coloro che guardano i pellegrini scendere a Muzdalifa, quindi andare a lapidare il diavolo, quindi radersi la testa, in pratica rinascere…. Magari fossimo con voi!

Ma ALLAH swt ci riserva una Misericordia infinita, che ci circonda e ricopre copiosamente.

A partire da chi veramente voleva fare hajj ma ha avuto qualche impedimento (vedi oggi i Palestinesi pellegrini fermati alla frontiera dal simpatico esercito israeliano!) ALLAH ha riservato per la sola intenzione sincera la stessa ricompensa dei pellegrini!

In questo giorno tutti i pellegrini sono concentrati nello stesso luogo, nello stesso orario, tutti con le mani alzate al cielo a chiedere il PERDONO! Ripensando alla montagne degli errori e dei peccati accumulati giorno dopo giorno, chiedendo ad ALLAH di perdonarli e di farci rinascere senza peccati, liberandoci dall’inferno.

È un giorno dedicato completamente dedicato al du’a e al dhikr, il pellegrino prega dohr e asr insieme 2 rikat, 2 rikat, per avere il tempo da dohr a maghreb per ricordare ALLAH e pregare ALLAH.

Ibn Abbas disse: vidi il Rasul salla ALLAHU alaihi ua sallam in piedi il giorno di Arafa con le mani aperte attaccate al petto, nell’atteggiamento del mendicante che prega ALLAH swt. Tanto che aveva in mano le redini con cui teneva la cammella, tanto che quando gli sfuggì di mano, restò con una mano aperta a invocare e con l’altra afferrò il capo, per non perdere neanche un istante!

Questo discorso non vale solo per i pellegrini! NO!

Il Profeta salla ALLAHU alaihi ua sallam ci disse che il digiuno di questo giorno fa espiare i peccati dell’anno precedente e dell’anno seguente. Si può mai perdere un’occasione del genere??? E ALLAHU alam anche la donna che non può digiunare, ma ha intenzione sincera e pura, ma è impedita a farlo, riceve l’ajer di questo giorno! Perché è qualcosa che va oltre alla sua volontà, è stato ALLAH a crearla così.

La Sunna ci insegna che il digiuno di questo giorno è una delle opere che maggiormente avvicina ad ALLAH azza wa Jalla. Il digiuno prevede per chi lo osserva una porta unicamente riservata ad esso in Paradiso!

E tutti i 10 giorni sono tutti giorni particolari per le opere buone come abbiamo visto nel hadith e con amal saleh si intende qualsiasi opera buona a partire ovviamente l’osservazione degli atti obbligatori, quindi: la preghiera comunitaria (specie per gli uomini) silat arrahm (i legami di parentela) la sadaqa, la umra, ecc. tutto ciò rientra sotto il termine alamal assaleh.

Ma un amal saleh accertato sicuramente e raccomandato dal hadith del Rasul salla ALLAHU alaihi ua sallam è il digiuno di questo giorno, che fa espiare i peccati di due anni. Questo è un grandioso incentivo del Profeta salla ALLAHU alaihi ua sallam verso ALLAH jalla wa ‘ala .

Il digiuno è già di per sé una maestosa forma di adorazione, indicato nel Corano nella sua forma fard obbligatoria: “…vi è stato prescritto il digiuno…” e nella sua forma di azione supererogatoria nel hadith quando il Rasul salla ALLAH alaihi ua sallam disse a Mua’z: Vuoi che ti indichi le porte per il bene? Il digiuno è una junna (non so cosa significa), la sadaqa cancella l’errore come l’acqua spegne il fuoco, e la preghiera dell’uomo fino alla notte seguente”

E iniziò con il digiuno. Ed è sunna digiunare 3 giorni al mese, digiunare in giorni particolari come nei mesi sacri, nel giorno di Ashura’, ma è assolutamente accertato nel giorno di Arafa, per i non pellegrini. Perché è un giorno dalle grandissime ricompense ed un giorno in cui il du’a è particolarmente accolto.

È come se il non pellegrino si avvicinasse alla figura del pellegrino nella sottomissione.
La sottomissione del pellegrino è palese: nell’abbigliamento, nella sosta sotto il sole, nell’affidamento ad ALLAH azza wa jalla ed al Suo perdono, il digiuno indebolisce un po’ ed è una forma di esplicitazione della sottomissione.

Se a questa forma di sottomissione si affianca una sottomissione reale, che è la sottomissione del cuore, del celato, l’uomo digiunante che con sincerità si sottomette ad ALLAH conosce e riconosce i suoi grandissimi doni, che non sono esclusivi di coloro che sostano in quel luogo grandioso (Arafa) ma sono elargiti a tutti coloro che li cercano perché ALLAH viene adorato in ogni tempo e in ogni luogo, il Vivente, che mai perirà. ALLAH azza wa jalla ha aperto le porte del Suo bene ai Suoi servitori, e quando disse:
vi aspirino coloro che ne sono degni
intendeva con “vi” una situazione reale in cui aspirare.

Poi a seconda della forza della spinta dei loro cuori, della loro sottomissione le persone si avvicineranno più o meno ai privilegi riservati da ALLAH azza wa jalla

Riportato da Abu Mudaffar Assam’ani un esegeta che facendo du’a diceva: ALLAHUMMA rendi i nostri cuori magazzini per il tuo tawhid (riconoscimento dell’unicità) e rendi le nostre lingue chiavi per il tuo tamjid, e rendi i nostri sentimenti al servizio della tua adorazione. ALLAHUMMA non vi è sicurezza se non nel TUO timore, non vi orgoglio se non la sottomissione a Te. È una du’a hasan.

Ma ci rendiamo davvero conto di questo dono??? ALLAH non priva coloro che non sono riusciti a osservare il pellegrinaggio dei grandi privilegi di questa giornata!

Vediamo dal punto di vista del fiqh dopo aver visto il digiuno di Arafa dal punto di vista della fede.
Capita che alcuni hanno ancora debiti di Ramadan (malattia, ciclo, parto, gravidanza ecc.) : chi ha debiti rimanda il digiuno del debito a dopo il eid, i giorni del tashriq, e digiuna Arafa, senza che i due digiuni siano in contrapposizione perché ha detto “altri giorni” , senza specificare. Quindi chi stringe il campo per le persone dicendo che prima di fare la nafila supererogatoria deve finire il debito non vale in questo caso, e non vale il detto che non si può espletare una nafila prima del recupero dell’obbligo della farida perché proprio Colui che ha previsto la farida ha previsto questa nafila. E Sitna Aisha ALLAH sia soddisfatto di lei diceva: “non recuperavo i miei debiti se non a Sha’aban per il mio rapporto con Rasul ALLAH salla ALLAHU alaihi ua sallam” ed è impossibile che non digiunasse Arafa o altri giorni di nafila come ashura.
Non si può considerare però il digiuno di Arafa come recupero del debito, perché nel momento in cui fai intenzione del recupero del farida non viene considerata la nafila. Allora fai intenzione che il digiuno di Arafa sia digiuno della nafila eccellente di Arafa e lascia il recupero per un altro giorno.


Oltre alla trasmissione anche il ragionamento porta a questa conclusione. Se uno va a Mecca, ad esempio, ma arriva dopo l’imam ha fatto salam e la preghiera è finita, ma c’è la preghiera sul defunto, non possiamo dirgli non pregare sul defunto perché è una nafila prima fai fard, perché la preghiera del defunto è limitata nel tempo, finisce subito, e visto che il tempo della farida è ancora lungo, può fare la preghiera del defunto, quindi dopo aver preso ajer la preghiera sul defunto può fare tranquillamente e in orario la sua preghiera farida. Allo stesso modo il digiuno. Chi non ha terminato il suo debito, ed arriva il giorno previsto limitato a quella data della nafila perché dovrebbe saltarla se il tempo della farida è ancora lungo 10 mesi? Visto che ALLAH azza wa jalla ha detto “ugual numero di altri giorni”
Cmq ci sono ‘ulema che invece sostengono cmq la necessità di recuperare prima la farida e rispettiamo questa opinione.

Il pellegrino non deve digiunare perché deve essere in forze.

È tremendo se pensiamo alla nostra immagine agli occhi di Dio mentre GLI disobbediamo, in particolare il Giorno di Arafa quando dobbiamo sottometterci più che mai! E invece menti, o sparli. Il Giorno in cui l’ajer diventa maestoso, non sminuiamoci! È il giorno in cui maggiormente vengono liberati i colli dall’inferno, è il giorno in cui il shaytan è umiliato, è il giorno in cui ALLAH scende sul cielo terrestre ed accoglie il du’a!

Questo è il giorno in cui il shaytan ha maggiore interesse a tenerci occupati dall’adorazione, perché non vi è giorno in cui Allah libera un maggior numero di anime dal fuoco dell’inferno, che nel giorno di `Arafah.

“Non vi è un giorno in cui Shaytan è visto più umiliato, più respinto, più depresso e più infuriato, che nel giorno di `Arafah, escluso il giorno della Battaglia di Badr.

Impegniamo questo giorno nell’adorazione, non occupiamolo nello shopping del Eid!!!
ALLAH è orgoglioso di noi, davanti agli Angeli che “protestarono” per la creazione di chi avrebbe diffuso la corruzione sulla terra, dice : Guardate i Miei servi, che sono venuti a ME da lontano, impolverati, stanchi per ottenere la Mia misericordia!

Allora digiuniamo con intenzione sincera, stacchiamoci per un giorno dalla dunya per ottenere il perdono ed essere simili con cuore puro e sincero a coloro che stanno a Arafa, chi imita un popolo entra a farne parte! Imitiamo nell’intenzione, nello sforzo, nella preghiera, nella sottomissione, imitiamo i pellegrini!!

Chi cerca la soddisfazione di ALLAH, ricordi che in questo giorno ALLAH è molto vicino. Lui è vicino. Lui si avvicina. Avviciniamoci anche noi! Guai ad essere lontani quando lui si avvicina! Ogni momento viviamolo avidamente nel ricordo nell’invocazione e nella preghiera.

Al fudaiel bin ‘Aiad guardando i pellegrini che invocavano ALLAH piangendo, pentiti, bramanti la Sua misericordia, perché tutti abbiamo bisogno di ALLAH swt, tutti abbiamo bisogno del Suo perdono, Lui che perdona peccati che fanno tremare la terra, disse: se queste persone in questa situazione di sottomissione e richiesta di perdono, si recassero da un uomo ricco a chiedere un dirham non potrebbe fare a meno di darglielo. Cosa dire allora di ALLAH azza wa jalla che dona la Sua misericordia ed il Suo perdono con più facilità del ricco che dona il piccolo dirham.

A Sufian Althauri chiese Ibn Mubarak : secondo te chi tra di noi si trova nella situazione peggiore? Abu Sufian rispose: colui che pensa che ALLAH non gli perdona i peccati.
Già! colui che su Arafa o a casa propria prega ALLAH di perdonarlo, ma pensa che non lo farà si trova nella situazione peggiore! Non conosce affatto il Suo Signore!

Disse il Rasul salla ALLAHU alaihi ua sallam “il miglior du’a è il dua’ del giorno di Arafa e il miglior du’a pronunciato da me e dai profeti prima di me è:
LA ILAHA ILLA ALLAH
UAHDAHU LA SHARIKA LAH
LAHU ALMULK UA LAHU ALHAMD
UA HUA ‘ALA KULLI SHA’IEN QADIR

E non ha specificato per i pellegrini , quindi per tutti è il miglior du’a che si possa fare!!! Bisogna assolutamente farlo! Alcuni dei salaf la ripetevano 5.000 o 8.000 volte!!!!

ALLAH potrebbe far discendere gli angeli proprio per te! Per accogliere i tuoi dua’!
dì LA ILAHA ILLA ALLAH !!!
LA ILAHA ILLA ALLAH UAHDAHU LA SHARIKA LAH LAHU ALMULK UA LAHU ALHAMD
IUHYI UA IUMIT BIYADIHI AL KHAIR UA HUA ‘ALA KULLI SHAI’EN QADIR

Allah swt dice: a colui che si impegna nel dhikr dimenticando di chiedermi, donerò più di quanto donerò ai chiedenti. Perché LUI sa di cosa abbiamo bisogno!!! Non facciamo du’a di labbra senza essere presenti con il cuore!

E ALLAHU a’lam non ci vengono perdonati solo i peccati dei due anni, ma con la nia di essere con coloro con Arafa e ottenere la stessa ricompensa …..

E con il tramonto, tramonta il sole, e inshaALLAH i nostri peccati sono tramontati!

tratta liberamente da
http://www.youtube.com/watch?v=9fFKhrwtif0
https://www.facebook.com/photo.php?v=170670016296093
http://www.youtube.com/watch?v=7xCvdbEMAe4
http://www.youtube.com/watch?v=xpdyyKmEgZY

01 novembre 2011

As salam alaykum, se non avete tanti soldini per acquistare un animale per il sacrificio qui in Italia, a partire da soli 60 euro potete acquistarne uno anche on line tramite Islamic Relief da donare in Somalia o ad un altro paese in difficoltà :) Varrà lo stesso come sacrificio (una fatwa lo ha attestato), e al contempo sfamerete che non ha altro di cui cibarsi che l'amore dei suoi fratelli in Allah...:

29 ottobre 2011

Halloween: la festa delle zucche vuote.

Allah ricompensi l'ottima sorella che lo ha scritto.

Bismi ALLAHI ArRahman ArRahim
Assalamu alaikum wa rahmata ALLAH wa barakatHU

Fino a qualche anno fa la festa di Halloween era qualcosa che in Italia si vedeva solo nei films e telefilms americani.

Da qualche anno a questa parte è entrata invece prepotentemente a far parte degli “usi” festaioli del Bel Paese.
Strano!!!! Proprio in un periodo in cui si usano come stendardi o si brandiscono come armi le radici cristiane dell’Europa, il valore dell’italianità, l’impossibilità dell’introduzione di culture straniere contaminanti (il pericolosissimo Kebab che mina minaccioso il principio della .... porchetta) dilaga tra grandi e piccini la festa di Halloween…. a suon di …. quattrini. Hehe

Certo occasione ghiottissima per i venditori di festività per battere cassa! E così abbiamo assistito allo spuntare di zucche, pipistrelli, cappelli e la quanto mai contraddittoria “tradizione” del “dolcetto o scherzetto”, contraddittoria ovviamente perché ai bambini si insegna a non accettare caramelle dagli sconosciuti, salvo portarli poi a prenderle casa per casa, scimmiottando una tradizione secolare di oltre oceano … ma forse nella notte delle streghe… i cattivi dormono??? E dal Kuwait non potendo introdurre halloween, la chicca di aver importato il dolcetto o scherzetto nella sera del eid per non far sentire da meno i nostri figli…. Ovvio il must della globalizzazione delle cose strambe, uso un eufemismo, in cui gli arabi sono proprio campioni imbattibili!

Cmq non è questo il problema, o quanto meno lo è, ma ognuno è libero di contraddirsi come vuole. Perché si festeggia Halloween? banalmente xkè è un’occasione di festa! bizzarro che in tempi di crisi l’uomo cerchi nuove occasioni per spendere o spandere… ma l’uomo è fatto così… ma è davvero solo questo?

Halloween ha una simbologia ben definita, con significati molto chiari eppure non vengono considerati o vengono sminuiti per la filosofia dello "scimmiottiamo se è moda" e come tante marionette, filosofia per cui un anno troviamo molto chic un pantalone strappato, l’anno dopo lo disprezziamo alla grande, un anno sono molto belle le scarpe a punta scaccia scarafaggi negli angoli, l’anno dopo sono molto kitch, salvo poi diventare l’anno ancora successivo molto di moda il kitch…. Bah


La critica o peggio ancora il brutto difetto di voler avere gusti e pensieri propri non è neanche un optional , ma una biasimevole pretesa.

Perché Halloween mi dà l’orticaria pur non essendo affetta da scabbia o pur non essendo passata per un campo di ortiche? perché è una cosa importata dagli adoratori del dio denaro, che vede tanti scimmiottamenti ciechi, con usanze strane in contraddizione con gli insegnamenti pedagogici dei figli? Anche! Ma sarebbe ben poca cosa! Ce ne sono tante di cose così che oramai non ci facciamo più neanche caso.

Allora Noura che vuoi? Perché non mi fai svuotare in santa pace questa mia zucca?

Mmmm c’è chi urlerà nello stile pinocchio d’Egitto all’“antiamericanismo”? ahahah no, anche perché in realtà è una festa che ha origini celtiche, esportata in America, viene re-importata in Europa nella versione americanizzata, un po’ come il Babbo Natale con l’addome globoso e la tuta rossa della Coca Cola era “partito” nelle vesti di un Santa Klaus vestito di verde e decisamente più atletico … ma la Coca Cola ha imposto il suo modello universalmente.

Cmq tornando a noi, partiamo dall’inizio!

Halloween o la vigilia di Ogni Santi?

Allora in Francia, Inghilterra, Galles e Scozia vivevano i Celti. Questi signori festeggiavano il loro capodanno il 31 ottobre, l’inizio del freddo e delle tenebre, in onore del principe della morte Samhain, che secondo il loro credo quella notte faceva una rimpatriata con gli spiriti malvagi dei morti per creare un po’ di scompiglio. Essendo un periodo di passaggio dal vecchio al nuovo anno, le barriere tra mondo di vivi e morti erano più attraversabili. La festa serviva a far contenti e placare i morti a cui si offrivano anche cibo e latte messi fuori dalle porte per evitare che entrassero a fare lo scherzetto… da qui appunto la tradizione del dolcetto o scherzetto.
Presso i celti erano molto temute le fate, per antiche vendette covate nei confronti dell’uomo, e gli elfi, che odiavano gli umani.
La festa cristiana di Ogni Santi venne istituita da Papa Gregorio Magno il 13 Maggio nell’834. Per sconfiggere il persistere di questa festa pagana, Odilo di Cluny nel 1048 la spostò al 1 Novembre. Il nome Halloween difatti deriva da "All Hallowed Eve" ("vigilia di tutti i santi"), che è poi stato abbreviato in "Halloween" appunto.
Persistendo però la festa pagana, nel X secolo la Chiesa decise di istituire il 2 Novembre il giorno dei morti, dedicato ai propri defunti.

Ma festa rimase e quando tra il 1845 e il 1850, 700mila irlandesi emigrarono in America, portano con sé questa tradizione ….

PIT STOOOOOOOOOOP
Cioè la Chiesa fissò le date di Ognissanti e dei morti appositamente per eliminare la festa pagana…. Facendo due conti il numero di coloro che festeggia la vigilia di Ognissanti è molto più elevato di coloro che festeggiano andando a Messa (correggetemi se sbaglio) per Ognissanti. Quindi di fatto quella che è una “sconfitta “ per i cristiani, viene oggigiorno causata dai cristiani stessi… ohibò! Già questo dovrebbe bastare per dire no a Halloween!! ma andiamo avanti!!


La zucca o Jack’o lantern

La zucca era in principio una rapa. Ma in America gli scozzesi capirono che era molto più agevole una zucca e la sostituirono . La zucca deve contenere al suo interno un lumicino. Uuuu che abajour carino…. Ma perché?
Beh il signor Jack era un fabbro ubriacone che scommetteva e perdeva. Per pagare i suoi debiti di gioco contratti con il diavolo, decise di farsi con lui una bevuta. Jack sfidò il povero diavolo J asserendo che questi non era capace di trasformarsi nella moneta con cui avrebbero pagato la bevuta. Il diavolo ci cadde, si trasformò in una moneta che svelto Jack ripose in tasca vicino ad un crocefisso. Il diavolo non poteva più assumere le sue sembianze. Il diavolo per liberarsi promise di rimandare la presa della sua anima all’anno successivo.
Strano ma vero, in questa storia il diavolo era uno di parola… cmq fatto sta che Jack acconsentì pensando di farla franca, ma puntuale il diavolo si ripresentò sempre a Halloween per riscuotere… e ancora una volta fu preso in giro, qt volta promise di non cercarlo per ben 10 anni.
10 anni che non passarono mai, perché jack morì. Ovviamente non fu accolto in Paradiso, ma neanche all’inferno. Iniziò a peregrinare disperato nel buio e il diavolo gli lanciò un carbone ardente, che ripose all’interno di una rapa, divenuta poi zucca, per non farla spegnere.

Da allora la zucca rappresenta le anime dei dannati che peregrinano disperate….

Proprio un bel simbolo da tappezzarci case, strade, giardini… mmm ma sì circondiamoci di dannati!!!

Pipistrelli e gatti neri sono stati introdotti dall’adozione occulta della festa. I pipistrelli essendo uccelli delle tenebre sarebbero dotati di capacità occulte perché rappresentano rispettivamente anima e demonio. I gatti neri rappresentano le streghe e il male, tanto che venivano arsi nei roghi con le streghe così come i ragni erano strettamente legati alle streghe.

E sparnicciamo un po’ ovunque sti pipistrelli e ragni!!! Che vuoi che sia

Le maschere servivano per spaventare gli spiriti -.-

Mi si potrebbe dire: ma noi non diamo a questi simboli questo significato…. Per noi sono solo decorazioni!!! Beh allora scusa, 1. Perché usi proprio queste? Perché uso simboli specifici se poi dico che non hanno un significato per me??? Come a dire ti faccio un gestaccio, ma non interpretarlo male! Ah beh… sfido!!

Secondo: Sei proprio sicuro che i simboli non hanno valore? Hanno il valore che io voglio dare loro… a ottimo Anch’io domani tappezzo una festa di svastiche e simboli neonazisti e mi giustifico con un: mai letto mein Kampf, mi piaceva il movimento della svastica…. Minimo mi becco una denuncia e a ragione, e per tutti sono una sostenitrice di una corrente sanguinaria e di odio.

Perché il culto del male dovrebbe fare eccezione?

E veniamo al punto cruciale

Halloween e satanismo

E sìììììììììììììì… Per i satanisti Halloween rappresenta l’inizio di un nuovo anno di stregoneria, per cui si moltiplicano i riti, le magie, spiritismo ecc. . È un classico ritrovare dopo la vigilia di ognissanti resti di riti e messe occulte nelle chiese sconsacrate e chi più ne ha più ne metta.
A Chicago hanno riscontrato lo sparire dei gatti neri sotto Halloween tanto da giustificare un’ordinanza che ne vieta l’adozione in quel periodo

Per i satanisti simboleggia l’inizio del 4 sabba, l’arrivo di freddo, fame e morte e la sconfitta del sole

Fermi tutti!!! L’islam viene combattuto in ogni modo, dicendo che è una religione di odio bla bla bla e poi si permette, si promuove e si dà amplio spazio tra i giovani al satanismo… che per definizione non può avere adepti buoni… che razza di cultori del male e del demonio sarebbero!!!

Siamo talmente contraddittori che se domani decidessi di offrire in un paesino del nord couscous a base di agnello della festa ( a che noia quelli che adesso fanno i moralisti sugli agnelli destinati x 2/3 ai meno abbienti del sacrificio.. come se durante tutto il resto dell’anno non esistessero macelli e la carne venisse da piante!! cmq) se si facesse una cosa del genere, ma minimo minimo minimo si organizzerebbe una sfilata di porci molto simile alla settimana della moda di Milano, con passarelle continue….

Dovremmo stare uniti cristiani, musulmani, ma anche tutti gli altri credenti e anche atei.. (perché se criticano le cerimonie religiose mi auguro che facciano uguale x le “messe occulte”) per evitare di essere così facilmente e stupidamente alla mercé dei satanisti e dei cultori del male … oggi i loro simboli … domani chissà ché!

Teniamo il sale in zucca! A che pro o dove porta questa cieca imitazione di un simbolismo di dannazione e stregoneria?

Perché non dobbiamo avere il coraggio, l’orgoglio, l’amor proprio di dire io non mi adeguo alla massa, perché massa stai sbagliando! Io non festeggio Halloween perché io non osanno il male? Cosa ci trattiene dal fare ciò?

Perché dobbiamo temere di insegnare ai nostri figli a dire NON LO FACCIO perché VA CONTRO I MIEI PRINCIPI? È la metodica che gli consentirà di dire NO alle sigarette anche se tutti fumano, no a qt no a quello perché io la testa la uso per conto mio!
Siamo in uno dei round decisivi Iblis-uomo … chi vincerà?

28 E quando il tuo Signore disse agli angeli: « Creerò un uomo con argilla secca, tratta da mota impastata;
29 quando poi lo avrò plasmato e avrò insufflato in lui del Mio spirito,
prosternatevi davanti a lui».
30 E gli angeli tutti si prosternarono,
31 eccetto Iblîs, che rifiutò di insieme ai prosternati.
32 [Allah] disse:« O Iblîs, perché non sei tra coloro che si prosternano?».
33 Rispose: « Non devo prosternarmi di fronte a un mortale che hai creato di argilla risuonante, di mota impastata».
34 [Allah] disse: « Fuori di qui, che tu sia bandito.
35 In verità sei maledetto fino al Giorno del Giudizio!».
36 Disse: « O Signor mio, concedimi una dilazione fino al Giorno in cui saranno resuscitati».
37 [Allah] disse: « Che tu sia fra coloro a cui è concessa la dilazione
38 fino al Giorno del momento fissato ».

39 Disse: « O Signor mio, poiché mi hai indotto all'errore, li attirerò al male sulla terra, rendendolo attraente, e certamente li farò perdere tutti,


40 eccetto i Tuoi servi sinceri».


41 [Allah] disse: « Questa sarà la Retta Via da Me [custodita]:
42 Non avrai alcun potere sui Miei servi, eccetto i perduti che ti obbediranno,
43 e l'Inferno sarà certo il loro ritrovo;
[Al Hijr]


61 Quando dicemmo agli angeli: " Prosternatevi davanti ad Adamo", tutti si prosternarono eccetto Iblis che disse: " Mi dovrei prosternare davanti a colui che hai creato dal fango? ".
62 E disse ancora: " Che? Questo è l'essere che hai onorato più di me?Se mi darai tempo fino al Giorno della Resurrezione avrò potere sulla sua discendenza, eccetto pochi".
63 [Allah]disse: " Vattene! E chiunque di loro ti seguirà, avrà l'Inferno per compenso, abbondante compenso.


64 Seduci con la tua voce quelli che potrai, riunisci contro di loro i tuoi cavalieri e i tuoi fanti, sii loro socio nelle ricchezze e nella progenie, blandiscili con promesse". Le promesse di Satana non sono altro che inganni.


65 " Non avrai però nessuna autorità sui Miei servi: il tuo Signore basterà a proteggerli".
[Al Isra]

Ovviamente come sempre sono aperta a ogni confronto e a cambiare idea qualora mi si sottoponessero le osservazioni convincenti… altrimenti continuerò a dire che il festeggiare ci rende molto simili a Jack o lantern.. ma senza lumicino!!!

NO! NO! NO! con doppio triplo salto mortale NO! ALLA FESTA DELLE ZUCCHE VUOTE!!!

Se ho detto giusto è per grazia concessa da ALLAH, se ho sbagliato è per limite mio.

Allah ci guidi tutti.

Wassalamu alaikum wa rahmata ALLAH wa barakatHU

24 ottobre 2011

Dialogo? Sì, però...

E' che comincio a pensare che il cosiddetto "dialogo" fine a sé stesso non serva a niente. Perché vedo che alcune persone, nonostante gli si spieghi tutto il possibile e immaginabile portando prove, testimonianze, palesi evidenze e quant'altro la loro idea, per pregiudizio e testardaggine, non la vogliono cambiare.

Talvolta non lo ammettono chiaramente, ma lo puoi leggere sui loro volti, il loro finto assenso. Il loro dire "Sì. ok, hai ragione, basta che la pianti".

Legittimo anche questo, però talvolta, sinceramente, inizia a passarti la voglia di comunicare, di andare a cercare occasioni di dialogo o di organizzarne tu stessa.

Perchè ti ritrovi a perdere un sacco di tempo senza aver ottenuto nulla. La celebre frase di Cervantez "Combattere contro i mulini a vento" direi che calza a pennello, in questi frangenti.

Islamicamente, grazie a Dio, conta sempre la buona intenzione, su questo non ci piove. La nostra scorta di "hasanat", di "ricompense", se Dio vuole la avremo comunque per ogni minuto impiegato sulla Sua Via.

Però non so, preferisco al momento dirigere i miei sforzi e le mie attenzioni altrove. Dove so che possono essere maggiormente utili e meno dispersivi, e che magari, seppur in piccolo, riescono a cambiare in meglio le cose.

Perchè il tempo in questa vita tutto sommato, davvero, è poco, e bisogna imparare a scegliere come impiegarlo al meglio, ottenendo i maggiori risultati con il minor spreco di tempo e di energie.

Ogni minuto che passa è prezioso, ed è meglio dedicarlo a chi ha realmente bisogno di te anziché sprecarlo per tentare di cavare il sangue dalle rape.

Sì, io in questo momento della mia vita la penso esattamente così.

Fermo restando che per chi invece ha realmente voglia di parlare con me, con noi, di ascoltarci, di provare a conoscerci la porta è sempre, perennemente, aperta inshaLlah.

Mai negarsi quando c'è qualcuno che ci cerca, su questo non ci piove. Ma nemmeno cercare chi ci nega, non so se mi spiego...

Buon tempo proficuo a tutti... Buona vita, e buona pratica della religione.

02 ottobre 2011

729.

Vi dico la verità, ho sempre pensato che la faccenda del boicottaggio ad Israele dei prodotti con codice a barre che iniziavano con il 729 fosse una bufala. Pensavo fosse una voce fatta girare tanto per far perdere un po' di tempo a chi legge. Ne girano tante sul web...

E invece no, mi sono dovuta ricredere. Perchè? Perchè ho letto un appello del genere da parte di una persona che, senza ombra di dubbio, di frottole a riguardo non ne avrebbe mai dette.

Dal libro "Restiamo Umani", del compianto Vittorio Arrigoni:

"Haidar (Eid, professore dell'università di Gaza City, n. d. Aisha ) mi invita a divulgare, e io registro sul mio taccuino lacero, il suo appello per tutti gli italiani a non comprare più alcun prodotto made in Israel. I prodotti israeliani si riconoscono sugli scaffali con il codice a barre che li contraddistingue: 729 le cifre iniziali. Per ricavare la lista completa dei prodotti è possibile accedere al sito http://www.bigcampaign.org/ (sito modificato da chi vi scrive perchè l'indirizzo citato dal libro risulta essere cambiato). Stampatevi la lista, appiccicatela sulla porta del frigo o infilatela nella borsa di vostra madre o di vostra moglie quando si recano al mercato. - Se compri anche un solo bicchiere d'acqua proveniente da Israele, di fatto compri anche un proiettile che prima o poi andrà a conficcarsi nel cuore di uno dei nostri figli - (la conclusione di Haidar, n. d. Aisha - 2)"

Null'altro da aggiungere, ora ci credo. Non si può rifiutare di credere alla parola di una persona che è morta martire per la Verità.

Boicottiamo quindi, protestando pacificamente, questi prodotti per contribuire a salvare un nostro fratello in Palestina.

Se vuoi saperne di più sulla Palestina e acquistare il libro di Vik clicca qui.

Restiamo umani, e retti.

15 settembre 2011

P m metter l'hijab...

Una bellissima poesia in dialetto napoletano... Grazie, sorella Amal, di averla composta con un vero sentimento di fede che traspare in ogni parola...

P m metter l'hijab agg fatt a uerr cu mammà,
essa sta cosa nun a puteva accettà...
ricett essa a me a gopp a man:
"Ma cher'è sta frenesia e Allah?"
"Ohi ma' che t'aggia ricere, m fa sentr 'mportant" ;
rispunnett mamm'm: "Ma si a gent t uarda male?!"
che l'era ricere, era o ver:
"Ma' ma ij m'accummoj p Dij no pa gent"


(Per mettermi il hijab ho fatto la guerra con mamma,
lei questo non lo poteva proprio accettare,
mi disse pronta e indispettita:
"Ma da dove ti esce questa frenesia per Allah?"
"Oh mamma, che devo dirti, mi fa sentire importante" ;
e mia madre rispose: "Ma se la gente ti guarda male?!"
che risponderle se in effetti aveva ragione:
"Mamma, ma io mi copro per Dio non per la gente")

14 settembre 2011

Mense scolastiche: no ai cibi proibiti dall'Islam per legge.

Non tutti lo sanno, ma proprio una normativa speciale del governo italiano ci permette di poter richiedere ed ottenere, senza certificati medici o altre strampalate fasulle dichiarazioni di allergia, una dieta speciale per motivi religiosi per evitare ai nostri bambini di mangiare in mensa cibi proibiti o rimanere a digiuno mentre gli altri loro compagni mangiano il prosciutto...

Una questione di primaria importanza per chi ha figli che frequentano asili, scuole elementari, medie e così via.

Grazie ad una gentilissima sorella che lo ha preformato, per fare questa richiesta al vostro istituto scolastico vi basterà stampare e compilare il modulo che troverete in questa pagina, consultando anche la normativa di riferimento che troverete linkata subito sotto. Dovrete poi semplicemente consegnarlo alla scuola, tutto qui.

As salam alaykum e... Buon appetito!

10 settembre 2011

Fatwa sulle aste.

L'Islam permette l'asta e non la vieta, secondo l'opinione più corretta degli studiosi più noti. Questo si basa sui seguenti punti:

I:

Jaabir ha detto: Un uomo decise che il suo schiavo sarebbe stato liberato dopo la sua morte, ma poi aveva bisogno di soldi, per cui
il Profeta (pace e benedizione su di lui) prese lo schiavo e gli disse: "Chi comprerà questo schiavo da me? Nu'aym ibn Abd Allah lo comprò, e il Profeta (pace su di lui) gli rese lo schiavo.

(riportato da al-Bukhari, Muslim e 2034, 997).

Al-Bukhari ha incluso questo hadith in un capitolo intitolato l'asta.

Ibn Hajar ha detto: Ibn Battal ha dichiarato che la domanda del Profeta (pace su di lui) in questo hadith: "Chi comprerà questo schiavo da me? indica che l'intento era quello di offrire al miglior offerente in modo che i bisogni dell'uomo in bancarotta (per il quale stava cercando di vendere) poteva essere raggiunto.

(Fath al-Bari, 4 / 354).

2. Ataa, dichiarò: "Ho incontrato gente che non vedeva nulla di male nel vendere un bottino al miglior offerente. (Riportato da al-Bukhari nel Kitab al-Buyoo (vendite di libri), Bay 'alMuzaayadah (capitolo: l'asta).

II:

Evidenza razionale: in un'asta, il venditore offre la sua merce in vendita e l'acquirente si offre di comprarle ad un prezzo. Se il venditore non accetta questo prezzo, è la fine della questione e non vi è alcuna transazione.

Il venditore a questo punto dirà: "Chi offre di più?" Un secondo acquirente in grado di offrire un prezzo più alto, farà la sua offerta e così via. In questo caso, ogni offerta è un contratto separato e indipendente, e non c'è niente di sbagliato in questo.

III:

Alcuni ricercatori, come al-Oozaa'i e Raahawayh ibn Ishaq hanno detto che le aste possono essere utilizzate solo per la vendita di bottini e di proprietà ereditate. La loro testimonianza è stata la seguente hadith:

"Il Messaggero di Allah (benedizione e pace su di lui) ha proibito qualcuno di voi di cercare di spodestare l'altro, ad eccezione dei casi
di bottino e di proprietà ereditata.

(Riportato da Ahmad, 5398; al-Daraqutni, 3 / 11, al-Bayhaqi, 5 / 344; al-Tabarani ad al-Awsat, 8 / 198).

IV:

La risposta a questa visione è la seguente: L' hadith è debole, in quanto include ibn Abd Allah Lahee'ah. L' hadith di Jaabir è generale, e la decisione è di applicazione generale.
Questo è il motivo per cui Imam al-Tirmidhi ha detto:

Sulla base degli ahadith di Jaabir, alcuni ricercatori non vedo niente di male nel vendere bottini o proprietà ereditate al miglior offerente.
Ibn al-'Arabi (che Allah abbia misericordia di lui) ha detto:
Non ci sono restrizioni sulle aste solo per questi due tipi di proprietà ereditate. Non c'è differenza tra questi prodotti e gli altri, sono tutti uguali. (Vedi Fath al-Bari, 4 / 354).

V:

Non c'è contraddizione tra le aste e un uomo che cerca di spodestare suo fratello, che è vietato secondo l'hadith di Abu Hurayrah: "Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di Lui) vietò un cittadino di vendere a un beduino, ed Egli ci proibì di gonfiare artificialmente i prezzi e di fare un'offerta più alta altri" (Narrato da al-Bukhari, 2033 e da Muslim, 1413) ..

Che cosa si intende in questo hadith è quando il compratore e venditore hanno raggiunto un accordo e negoziano il prezzo, e il terzo arriva e cerca di annullare la transazione. Ma questo non vale per le aste, perché in un'asta è il venditore che annulla l'operazione
richiedendo chi è in grado di offrire di più, le persone che sono presenti in un'asta sono già coinvolti, e tutti è consapevoli che chiunque può aumentare il prezzo.

VI:

L'avvertimento a non impegnarsi in prezzi artificialmente gonfiati con intento fraudolento. In arabo la parola "nasjh" significa causa , è anche usato per descrivere l'azione del insistenza di un uccello ad
entrare in una trappola. Si riferisce a spingere a cadere nella trappola in modo che il venditore acquista ad un prezzo gonfiato.

Questo viene fatto da un altro uomo che ha partecipato alla vendita che fa grandi offerte anche senza volerlo acquistare, per aumentare il prezzo. Se questo viene fatto in accordo con il venditore o non, è vietato dalla Hadith:

"Il Messaggero di Allah ( Pace e benedizioni su di lui la salvezza) ha proibito l'inflazione artificiale dei prezzi."
(Riportato da al-Bukhari, 2035 e Muslim 1516).

Conclusione: L'asta è uno dei tipi di vendite che siano previste dalla legge islamica (Sharia). E lo è anche il consenso dei musulmani nei loro mercati.

Islam Q & A
Sheikh Muhammed Salih Al-'Uthaymeen
Fatwa n °. - 7294

Jazak Allahu khairan alla sorella Lamia per la segnalazione della fatwa e per la sua traduzione.

05 settembre 2011

Dal Corano e dalla sunna: imparare cos'è la vera pazienza.

Allah ricompensi la sorella che ha raccolto questi versetti e hadith.


‎153 O voi che credete, rifugiatevi nella pazienza e nell'orazione. Invero Allah è con coloro che perseverano. [Al Baqarah]


250 E quando affrontarono Golia e le sue truppe dissero: "Signore, infondi in noi la perseveranza, fai saldi i nostri passi e dacci la vittoria sul popolo dei miscredenti". [Al Baqarah]


120 Se vi giunge un bene, se ne affliggono. Se un male vi colpisce, gioiscono. Se però sarete pazienti e devoti, i loro intrighi non vi procureranno alcun male. Allah abbraccia tutto quello che fanno [Al Imran]


125 Anzi, se sarete pazienti e pii, quando i nemici verranno contro di voi, il vostro Signore vi manderà l'ausilio di cinquemila angeli guerrieri. [Al Imran]


186 Sarete certamente messi alla prova nei vostri beni e nelle vostre persone, e subirete molte ingiurie da quelli che hanno ricevuto la Scrittura prima di voi e dagli associatori. Siate perseveranti e devoti, ecco il miglior atteggiamento da assumere. [Al Imran]


200 O voi che credete, perseverate! Incitatevi alla perseveranza, lottate e temete Allah, sì che possiate prosperare. [Al Imran]


126 ti vendichi su di noi solo perché abbiamo creduto ai segni del nostro Signore quando essi ci sono giunti. O Signore, concedici la sopportazione e facci morire [a Te] sottomessi ». [Al A'raf]


128 Disse Mosè al suo popolo: « Chiedete aiuto ad Allah e sopportate con
pazienza: la terra è di Allah ed Egli ne fa erede colui che sceglie tra i Suoi servi. L'esito felice sarà per coloro che [Lo] temono. [Al A'raf]


137 E abbiamo fatto, del popolo che era oppresso, l'erede degli Orienti e degli Occidenti della terra che abbiamo benedetta. Così, la bella promessa del tuo Signore si realizzò sui Figli di Israele, compenso della loro pazienza.
E distruggemmo ciò che Faraone e il suo popolo avevano realizzato ed eretto. [Al A'raf]


46 Obbedite ad Allah e al Suo Messaggero. Non siate discordi, chè altrimenti vi scoraggereste e verrebbe meno la vostra risolutezza. Invero Allah è con coloro che perseverano
[Al Anfal]


109 Segui ciò che ti è stato rivelato e sopporta con pazienza, finché Allah giudichi. Egli è il migliore dei giudici. [Yunus]


11 [tutti si comportano così] eccetto coloro che perseverano e compiono il bene. Essi avranno perdono e mercede grande. [Hud]


115 Sii paziente, ché Allah non manda perduta la mercede di coloro che fanno il bene. [Hud]


18 Gli presentarono la sua camicia, macchiata di un sangue che non era il suo. Disse [Giacobbe]: « I vostri animi vi hanno suggerito un misfatto. Bella pazienza... mi rivolgo a Allah contro quello che raccontate». [Yusuf]


83 Disse [Giacobbe]: « Sono piuttosto le vostre passioni che vi hanno ispirato qualcosa. Bella pazienza! Chissà che Allah me li restituisca tutti quanti! In verità Egli è il Sapiente, il Saggio ». [Yusuf]


90 Dissero: « Sei tu proprio Giuseppe?». Disse: « Io sono Giuseppe e questi è mio fratello. In verità Allah ci ha colmato di favori! Chi è timorato e paziente, [sappia che] in verità Allah non trascura di compensare chi fa il bene». [Yusuf]


22 coloro che perseverano nella ricerca del Volto del loro Signore, assolvono all'orazione, danno pubblicamente o in segreto di ciò di cui li abbiamo provvisti e respingono il male con il bene. Essi avranno per Dimora Ultima
23 i Giardini dell'Eden, in cui entreranno insieme ai probi tra i loro padri, le loro spose e i loro figli. Gli angeli andranno a visitarli entrando da ogni porta
24 [e diranno]: « Pace su di voi, poiché siete stati perseveranti. Com'è bella la vostra Ultima Dimora». [Ar-ra'd]


42 Essi sono coloro che hanno sopportato con pazienza e confidato nel loro Signore.[An-nahl]


96 Quello che è presso di voi si esaurisce, mentre ciò che è presso Allah rimane. Compenseremo coloro che sono stati costanti in ragione delle loro azioni migliori. [An-nahl]


110 Ma in verità il tuo Signore è perdonatore e misericordioso nei confronti di coloro che sono emigrati dopo aver subito la persecuzione e quindi hanno lottato e hanno resistito [per la Sua Causa].[An-nahl]


126 Se punite, fatelo nella misura del torto subito. Se sopporterete con pazienza, ciò sarà [ancora] meglio per coloro che sono stati pazienti. [An-nahl]


127 Sii paziente! La tua pazienza [non viene da altri] se non da Allah. Non ti affliggere per loro e non farti angosciare dalle loro trame. [An-nahl]


28 E persevera insieme con coloro che invocano il loro Signore al mattino e alla sera, desiderando il Suo Volto. Non vadano oltre loro i tuoi occhi, in cerca degli agi di questa vita. Non dar retta a colui il cui cuore abbiamo reso indifferente al Ricordo di Noi, che si abbandona alle sue passioni ed è oltraggioso nel suo agire. [Alkhaf]


66 Chiese [Mosè]: « Posso seguirti per imparare quello che ti è stato insegnato [a proposito] della retta via?». 67 Rispose: « Non potrai essere paziente con me.


68 Come potresti resistere dinnanzi a fatiche che non potrai comprendere?». [Alkhaf]


130 Sopporta dunque con pazienza quello che dicono, glorifica e loda il tuo Signore prima del levarsi del sole e prima che tramonti. GlorificaLo durante la notte e agli estremi del giorno, così che tu possa essere soddisfatto. [Alkhaf]


111 In verità oggi li ho compensati di ciò che hanno sopportato con pazienza; essi sono coloro che hanno conseguito [la beatitudine].
[Al Muminun]


20 Prima di te non inviammo alcun Messaggero che non mangiasse cibo e non camminasse nei mercati. E designammo alcuni come tentazioni per gli altri. Persevererete? Il tuo Signore tutto osserva. [Al Furqan]


42 C'è mancato poco che non ci sviasse dai nostri dèi, se solo non fossimo rimasti perseveranti ». Ma presto sapranno, quando vedranno il castigo, chi è il più sviato dalla [retta] via. [Al Furqan]


75 Per la loro costanza saranno compensati con il livello più alto [del Paradiso] e saranno ricevuti con l'augurio di pace, [Al Furqan]


54 Essi sono coloro cui verrà data ricompensa doppia per la loro perseveranza, per aver respinto il male con il bene e per essere stati generosi di quello che Noi abbiamo concesso loro. [Al Qysas]


59 di coloro che perseverano e hanno fiducia nel loro Signore! [Al Ankabut]


60 Sopporta dunque con pazienza [o Muhammad]. La promessa di Allah è veritiera e non ti rendano leggero coloro che non hanno certezza. [Ar- Rum]


17 O figlio mio, assolvi all'orazione, raccomanda le buone consuetudini e proibisci il biasimevole e sopporta con pazienza quello che ti succede: questo il comportamento da tenere in ogni impresa. [Luqman]


24 E [finché] furono perseveranti e credettero con fermezza nei Nostri segni, scegliemmo tra loro dei capi che li dirigessero secondo il Nostro comando. [As-Sajdah]


17 Sopporta con pazienza quel che dicono e ricordati del Nostro servo Davide, così forte, così pronto al pentimento. [Sad]


55 Sii paziente, ché la promessa di Allah è verità. Chiedi perdono per il tuo peccato e glorifica e loda il tuo Signore alla sera e al mattino. [Ghafir]


77 Sii paziente: la promessa di Allah è vera. Sia che ti mostriamo una parte di ciò che minacciamo loro, sia che ti richiamiamo, a Noi saranno ricondotti. [Ghafir]


35 Ma ricevono questa [facoltà] solo coloro che pazientemente perseverano; ciò accade solo a chi già possiede un dono immenso. [Fussilat]


43 Quanto invece a chi è paziente e indulgente, questa è davvero la miglior disposizione. [Ash Shura]


35 Sopporta con pazienza, come sopportarono i messaggeri risoluti. Non cercare di affrettare alcunché per loro. Il Giorno in cui vedranno quel che è stato promesso loro, sarà come se fossero rimasti solo un'ora del giorno. [Questo è solo un] annuncio: chi altri sarà annientato se non i perversi? [AL Ahqaf]




39 Sopporta dunque con pazienza quel che ti dicono e glorifica il tuo Signore prima che si levi il sole e prima che tramonti ;
40 glorificaLo in una parte della notte e dopo la prosternazione.
[Qaf]


48 Sopporta con pazienza il decreto del tuo Signore, poiché in verità sei sotto i Nostri occhi. Glorifica e loda il tuo Signore quando ti alzi,
49 e glorificaLo durante la notte e al declinare delle stelle.
[At Tur]


48 Sopporta dunque con pazienza il Decreto del tuo Signore e non essere come l'uomo del Pesce, che invocò al colmo dell'angoscia. [Al Qalam ]


5 Pazienta dunque di bella pazienza. [Al Ma'arej]


10 Sopporta con pazienza quello che dicono e allontanati dignitosamente. [Al Muzzammel]


7 ma sopporta con pazienza per il tuo Signore! [Al Muddather]


12 li compenserà del loro perseverare con il Giardino e la seta. [Al Insan]


24 Sii paziente [nell'attesa] del Decreto del tuo Signore e non obbedire al peccatore e all'ingrato dei loro [Al Insan]


17 ed essere tra coloro che credono e vicendevolmente si invitano alla costanza e vicendevolmente si invitano alla misericordia [Al Balad]


1 Per il Tempo!
2 Invero l'uomo è in perdita,
3 eccetto coloro che credono e compiono il bene, vicendevolmente si raccomandano la verità e vicendevolmente si raccomandano la pazienza.
[Al 'Asr]

Il profeta sAaws disse:


“Non vi è fatica, malattia, pena, tristezza, ferita o dolore che capiti a un musulmano, anche solo una puntura di una spina, senza che per questo Allah non espii alcuni dei suoi peccati.”
Sahih al-Bukhari


Disse il Profeta sAaws


"Pazientate famiglia di Yasser, il vostro appuntamento (la vs. promessa ) è il Paradiso"


Da Ryad As Salihin Capitolo 3
DELLA PAZIENZA
http://www.walidmuslim.com/CAP-3----RIYAD-AS-SALIHIN.html


25. Da Abû Mâlik al-Hârith ibn °Âsim al-Ash°arî – che Allah sia soddisfatto di
lui. Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse:


"L'esser puro è metà della fede; la lode di Allah riempie il piatto della bilancia; le
formule "Sia esaltato Allah – Subhâna Allah" e "Sia Lode ad Allah – Alhamdu
lillah" riempiono lo spazio tra i cieli e la terra. La salât è una luce e l'elemosina
una prova evidente, la pazienza una luce splendente; il Corano è una prova per
te, oppure contro di te; ogni individuo si presenta al mattino a commerciare la
propria anima, arricchendola (affrancandola) o mandandola in rovina".
Lo ha trasmesso Muslim.


26. Da Abû Sa°îd Sa°d ibn Mâlik ibn Sinân al-Khudrî – che Allah sia
soddisfatto del padre e del figlio.
Alcuni dei Compagni chiesero al Messaggero di Allah (pace e benedizioni di
Allah su di lui), ed egli diede loro quello che avevano chiesto; poi gli chiesero
ancora, ed egli diede loro ancora, fino a che quello che aveva sparì; e quando
ebbe dispensato tutto quello che aveva, disse loro:


"Tutto quello di buono che avessi, certo non lo conserverei senza darvelo. E chi è continente, Allah lo conserva nella continenza; e chi si arricchisce, lo arricchisce Allah; chi è paziente, lo rende paziente Allah, e nessuno è stato gratificato di un dono
migliore e di più vasta portata della pazienza".
Al-Bukhârî e Muslim concordano.


27. Da Abû Yahyâ Suhayb ibn Sinân – che Allah sia soddisfatto di lui.
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse:


"Quello che è straordinario nel caso del credente, è che per lui l'intera sua condizione è buona; e ciò non avviene per altri che per il credente; se gli capita prosperità, egli ringrazia, e ciò è bene per lui; se gli capita un'avversità, pazienta, e ciò è un bene per lui".
Lo ha trasmesso Muslim.


28. Da Anas – che Allah sia soddisfatto di lui.
Quando il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) si aggravò, il dolore
prese ad invaderlo, e Fâtima (che Allah sia soddisfatto di lei) diceva: "Quale
sofferenza, padre mio!". Ed egli rispose (pace e benedizioni di Allah su di lui):
"Non vi sarà più sofferenza per tuo padre dopo di oggi". Quando egli morì, lei
disse: "Padre mio! Egli ha risposto a un Signore che lo ha chiamato; padre
mio! Il Giradino di Firdaws è la sua dimora. Padre mio! Annunceremo la sua
morte a Jibrîl". E quando fu seppellito, Fâtima (che Allah sia soddisfatto di lei)
disse: "Sono a loro agio gli animi vostri, adesso che avete gettato la terra sulla
tomba del Messaggero di Allah?!".
Lo ha trasmesso al-Bukhârî.


29a. Da Abû Zayd Usâma ibn Zayd ibn Hâritha, mawlâ del Messaggero di
Allah, persona da lui amata, e figlio di persona da lui amata – che Allah sia
soddisfatto di entrambi.
La figlia del Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) gli mandò a dire:
"Mio figlio è in punto di morte; vieni ad assisterci". Egli mandò il suo augurio
di pace, e a dire: "Appartiene ad Allah ciò che Egli prende, ed è Suo ciò che
Egli dona: ogni cosa è annoverata presso di Lui secondo un termine fisso: sìi
paziente, e rimettiti alla ricompensa di Allah* ". E lei mandò a scongiurarlo
che si recasse da lei; egli si alzò per andare, e c'erano con lui Sa°d ibn °Ibâda, Mu°âdh ibn Jabal, Ubayy ibn Ka°b, Zayd ibn Thâbit, e altri (che Allah sia
soddisfatto di tutti loro). Il bambino fu sollevato fino al Messaggero di Allah
(pace e benedizioni di Allah su di lui), che se lo fece sedere in grembo; il suo
animo trasalì, e gli si inumidirono gli occhi. Sa°d gli chiese: "Messaggero di
Allah, che cosa c'è?", ed egli (pace e benedizioni di Allah su di lui) rispose:
"Questa è la compassione che Allah ha posto nel cuore dei Suoi servi".


* (Tahtasibu): il senso è quello di "mettere in conto", quale prezzo di dolore, od altro, che
Allah pagherà in ricompensa.


29b. In un'altra versione:
"…nei cuori di chi Egli vuole, dei Suoi servi; e Allah è Misericordioso soltanto
verso quelli dei Suoi servi che sono misericordiosi".
Al-Bukhârî e Muslim concordano.


30. Da Suhayb – che Allah sia soddisfatto di lui.
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse:
Tra coloro che furono prima di voi c'era un re, che aveva al suo servizio un
mago; questi, quando divenne vecchio, propose al re: "Io ormai sono diventato
vecchio; mandami un ragazzo, cui insegni la magia". Ed egli gli mandò un
ragazzo da istruire. Questi era per via, quando passò per la stessa strada un
monaco: gli si sedette accanto per ascoltare il suo discorso; e prese l'abitudine,
quando andava dal mago, d'incontrarsi col monaco e di sedergli accanto;
quando arrivava dal mago, questi lo bastonava; se ne lamentò col monaco, che
gli suggerì: "Quando hai paura del mago digli: 'I miei mi hanno trattenuto'; e
quando hai paura dei tuoi, di' loro: 'Il mago mi ha trattenuto'.". E mentre egli
si trovava in questa situazione, ecco che un giorno si imbatté in una bestia
enorme, che bloccava la gente, e si disse: "Oggi saprò se è superiore il mago, o
se lo è il monaco". Prese una pietra, e disse: "Mio Dio, se lo stato del monaco
Ti è più caro di quello del mago, uccidi questa bestia, sì che la gente possa
passare". Tirò alla bestia, e la uccise; e la gente passò. Egli si recò dal monaco
e lo informò dell'accaduto, ed egli gli disse: "Figlio mio, oggi tu sei stato
superiore a me, e già sta capitando quello che pensavo, del tuo stato, e sarai
messo alla prova; e quando sarai messo alla prova, non indicare me".
Il ragazzo guariva il cieco e il lebbroso, e curava la gente di ogni malanno. Un
cortigiano del re, che era diventato cieco, ne ebbe sentore, e si recò da lui con
molti doni, dicendo: "Tutto quello che c'è qui, l'ho messo insieme per te, se tu
mi guarirai". Rispose: "Io non guarisco nessuno; Allah l'Altissimo soltanto
guarisce, e se tu credi in Allah l'Altissimo, pregherò Allah (SWT), ed Egli ti
guarirà". E quegli credette in Allah l'Altissimo, e Allah l'Altissimo lo guarì. E si
recò dal re, e si sedette al suo cospetto com'era solito fare; il re gli chiese: "Chi
ti ha reso la vista?". Egli rispose: "Il mio Signore". Chiese: "Hai forse un altro
Signore oltre a me?". Egli ribatté: "Signore mio e Signore tuo è Allah". Egli
allora lo mise alle strette e non cessò di tormentarlo finché indicò il ragazzo; si
mandò a chiamare il ragazzo, e il re gli disse: "Figliolo, m'è giunta notizia della
tua magia, e del fatto che guarisci il cieco e il lebbroso, e di quello che vai
facendo". Il ragazzo rispose: "Io non guarisco nessuno; Allah l'Altissimo
soltanto guarisce". Il re lo mise alle strette, e non cessò di tormentarlo finché
non indicò il monaco; si mandò per il monaco, cui fu ingiunto: "Recedi dalla
tua Religione". Rifiutò. Gli fu fissata la sega nel bel mezzo del capo, che fu
segato finché ne caddero le due parti. Poi fu fatto venire il ragazzo, cui fu
ingiunto: "Recedi dalla tua Religione". Rifiutò. Il re lo consegnò ad una brigata
di suoi compagni, cui ordinò: "Andate con lui al tal monte, e saliteci insieme
sulla vetta". Il ragazzo pregò: "Mio Dio, proteggimi da loro nel modo che
vuoi": e la montagna tremò sotto di loro, ed essi caddero giù. Egli se ne tornò
dal re, che gli chiese: "Che fine hanno fatto i tuoi compagni?". Egli rispose:
"Allah l'Altissimo mi ha liberato di loro". Allora lo consegnò ad un'altra brigata
di suoi compagni, cui ordinò: "Andatevene con lui, e portatelo su un grande
vascello, e andateci in alto mare; e se recede dalla sua Religione, bene;
altrimenti buttatelo giù". Se ne andarono con lui, che pregò: "Mio Dio,
liberami da loro nel modo che vuoi". E la nave si capovolse con loro dentro, ed
essi affogarono; e il ragazzo se ne tornò dal re, che gli chiese: "Che fine hanno
fatto i tuoi compagni?". Rispose: "Allah l'Altissimo me ne ha liberato"; e
aggiunse, rivolto al re: "Non riuscirai a uccidermi, finché non avrai fatto quello
che ti avrò detto"; "E cioè?". Il ragazzo disse: "Riunirai il popolo su un solo
luogo elevato, e mi legherai ad un tronco di palma; quindi, prendi una freccia dalla mia faretra, piazza la freccia al centro dell'arco, e di': 'Nel nome di Allah,
Signore del ragazzo'; quindi, scocca: se farai così, mi ucciderai".
Il re radunò il popolo su un solo luogo elevato, legò il ragazzo ad un tronco di
palma, prese una freccia dalla sua faretra, la piazzò al centro dell'arco, e
pronunziò la formula: "Nel nome di Allah, Signore del ragazzo", quindi scoccò,
e la freccia s'infisse nella tempia del ragazzo, che vi portò la mano, e morì.
Il popolo disse: "Crediamo nel Signore del ragazzo"; andarono dal re, e gli
dissero: "Hai visto che è successo ciò che avevi paventato? Per Allah, la tua
prevenzione è ricaduta su di te, e il popolo ormai crede". Allora ordinò che si
scavassero dei fossati agli imbocchi delle strade; furono scavati e vi si accesero
dei fuochi, ed egli decretò: "Chi non recederà dalla sua Religione, gettatevelo
dentro [oppure: Gli si dica: "Buttati!"]; e così fecero, finché venne una donna
che aveva con sé il suo bambino, ed esitava a gettarsi nel fuoco, e il bambino le
disse: "Madre mia, sii forte, giacché tu sei secondo il Vero".
Lo ha trasmesso Muslim.


31a. Da Anas – che Allah sia soddisfatto di lui.
Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) passò accanto a una donna che
piangeva nei pressi di una tomba, e disse: "Temi Allah e sìi paziente". Lei
replicò: "Vattene via da me; non sei stato colto tu dalla sventura che mi è
capitata – e non la conosci!". Le dissero: "Quello è il Profeta (pace e
benedizioni di Allah su di lui)!". Allora lei andò alla porta del Profeta (pace e
benedizioni di Allah su di lui), non vi trovò guardiani, e disse: "Non ti avevo
riconosciuto". Egli (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: "La pazienza si
esercita al primo arrivare del colpo".
Al-Bukhârî e Muslim concordano.


31b. Nella versione di Muslim:
Piangeva su un suo bambino.


32. Da Abû Hurayra (che Allah sia soddisfatto di lui).
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: "Allah
Altissimo ha detto: "Il Mio servo, quando gli prendo una persona cara di tra gli
abitanti del basso mondo, lo mette nel conto del suo stato, e non gli è ascritta
presso di Me ricompensa diversa dal Paradiso".
Lo ha trasmesso Al-Bukhârî.


33. Da °Â'isha (che Allah sia soddisfatto di lei)
Interrogò il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) sulla
pestilenza, ed egli la ragguagliò dicendo: "È un castigo che Allah Altissimo
manda a chi vuole, ed allo stesso tempo Allah Altissimo l'ha posta a
misericordia per i credenti: non vi è servo che incappi nella pestilenza, e
rimanga nel suo paese, pazientemente e mettendola nel conto del suo stato,
sapendo che no gli capiterà altro che quello che Allah gli ha ascritto, senza che
per lui vi sia una ricompensa pari a quella del martire".
Lo ha trasmesso Al-Bukhârî.


34. Da Anas (che Allah sia soddisfatto di lui)
Ho sentito il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) dire:
"Allah Potente e Glorioso ha detto: "Quando metto un Mio servo alla prova attraverso i suoi due prediletti* , ed egli è paziente, Io lo ricompenso di quei
due con il Paradiso"."
Lo ha trasmesso Al-Bukhârî.


* Si intende: "i suoi occhi", ossia: quando lo faccio divenire cieco


35. Da °Atâ' ibn Abî Rabâh.
Ibn °Abbâs – che Allah sia soddisfatto del padre e del figlio – gli chiese: "Vuoi
che ti faccia vedere una donna che fa parte della gente del Paradiso?".
"Certamente!" risposi; disse: "Questa donna negra si recò dal Profeta (pace e
benedizioni di Allah su di lui) e disse: "Ho degli attacchi di epilessia, e poi mi
ritrovo scoperta: prega Allah l'Altissimo per me". Egli (pace e benedizioni di
Allah su di lui) disse: "Se vuoi, sìi paziente, e per te ci sarà il Paradiso; oppure,
se vuoi pregherò Allah l'Altissimo perché ti risani". E lei decise: "Che io sia
paziente"; poi aggiunse: "Io però mi ritrovo scoperta: prega Allah che non mi
ritrovi scoperta". Ed egli (pace e benedizioni di Allah su di lui) pregò per lei".
Al-Bukhârî e Muslim concordano.


36. Da Abû °Abd ar-Rahmân °AbdAllah ibn Mas°ûd (che Allah sia soddisfatto
di lui):
È come se vedessi ancora adesso il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di
Allah su di lui) raccontare di uno dei Profeti (li benedica Allah e dia loro la
pace) che il suo popolo percosse fino a farlo sanguinare, ed egli si asciugava
colla mano il sangue dal volto, dicendo: "Mio Dio, perdona al mio popolo,
perché essi non sanno".
Al-Bukhârî e Muslim concordano.


37. Da Abû Sa°îd e Abû Hurayra – che Allah sia soddisfatto di ambedue
Dal Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui), che disse: "Non coglierà il
Musulmano sofferenza, o malattia, o afflizione, o dolore, o danno, o tristezza,
o financo la puntura di una spina che abbia a subire, senza che per questo
cancelli Allah qualcuno dei suoi peccati".
Al-Bukhârî e Muslim concordano.


38. Da Ibn Mas°ûd (che Allah sia soddisfatto di lui)
Entrai dal Messaggero di Allah (pace e bendizioni di Allah su di lui) che era
indebolito dalla febbre, e gli dissi: "Messaggero di Allah, sei assai indebolito".
Rispose: "Già, sono indebolito quanto possono esserlo due di voi". Gli chiesi:
"È così perché ci sono per te due ricompense?"; "Già – rispose – la cosa sta
così: a nessun Musulmano capiterà il male di una puntura, o uno maggiore,
senza che per quello Allah cancelli le sue colpe, e ne siano lasciati cadere i
peccati, come l'albero lascia cadere le sue foglie".
Al-Bukhârî e Muslim concordano.


39. Da Abû Hurayra (che Allah sia soddisfatto di lui)
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: "Colui per
il quale Allah voglia un bene, sarà colpito a causa di esso* ".
Lo ha trasmesso Al-Bukhârî.


* Nda: Letto da alcuni yusabu, da altri yusibu; in questo caso: "lo raggiungerà"


40. Da Anas – che Allah sia soddisfatto di lui.
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: "Nessuno
di voi si auguri la morte a causa di un male che gli sia capitato; se non ne può
fare a meno, dica: "Mio Dio, conservami in vita per quanto la vita sia la cosa
migliore per me, e chiamami a Te qualora la morte sia la cosa migliore per
me".
Al-Bukhârî e Muslim concordano.


41a. Da Abû °AbdAllah Khabbâb ibn al-Aratt – che Allah sia soddisfatto di lui.
Ci lamentammo col Messaggero di Allah, che riposava sdraiato su un suo
mantello all'ombra della Ka°ba, e chiedemmo: "Perché non invochi il soccorso
divino per noi? Perché non preghi per noi?". Rispose: "Tra coloro che vissero
prima di voi, un uomo veniva afferrato, gli si scavava un buco nella terra, e ve
lo si metteva dentro; poi si portava una sega, gliela si fissava al capo, e se ne
facevano due metà, e con un pettine di ferro gli si striava la carne e le ossa
sotto la pelle; e tutto questo non lo distoglieva dalla sua religione. Per Allah,
certamente Allah porrà termine a questa situazione, in modo tale che un
cavaliere percorrerà la distanza da San°â sino al Hadramawt, senza che abbia
a temere altra cosa oltre ad Allah, ed il lupo per il suo gregge: e voi avete
fretta!".
Lo ha trasmesso Al-Bukhârî.


41b. In una versione.
Mentre egli stava riposando su un mantello, e noi avevamo già subito violenza
da parte degli associazionisti (mushrikîn).


42. Da Ibn Mas°ûd – che Allah sia soddisfatto di lui.
In occasione della giornata di Hunayn, il Messaggero di Allah (pace e
benedizioni di Allah su di lui) diede la preferenza ad alcuni nella divisione del
bottino, e assegnò cento cammelli a al-Aqra° ibn Hâbis, ed altrettanti a
°Uyayna ibn Hisn; inoltre ne assegnò a qualcuno dei nobili degli Arabi, ed in
quell'occasione diede loro la preferenza nella divisione del bottino. Un uomo
disse: "Per Allah, questa divisione non è stata fatta equamente, e non si è
cercato il Volto di Allah attraverso di essa". Dissi: "Riferirò al Messaggero di
Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui)", e lo informai di quello che quell'uomo aveva detto. Il suo volto si alterò fino a diventare come la tintura di rosso, quindi disse: "E chi sarebbe giusto, dal momento che non lo sarebbero
Allah e il Suo Messaggero?". Poi aggiunse: "Che Allah abbia misericordia di
Mûsâ, che già ebbe molte molestie maggiori di questa, e portò pazienza". Io
decisi dentro di me: "Di sicuro, dopo questa volta, non riporterò più alcuna
voce".
Al-Bukhârî e Muslim concordano.


43. Da Anas – che Allah sia soddisfatto di lui.
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: "Quando
Allah vuole il bene del Suo servo, gli commina in anticipo la pena in questo
mondo; e quando Allah vuole il male del Suo servo, S'astiene dal punirlo per il
suo peccato, finché non arriva per lui il Giorno della Resurrezione". Il Profeta
(pace e benedizioni di Allah su di lui) disse inoltre: "La ricompensa più elevata
è proporzionata alla grandezza della prova; e certo, quando Allah Altissimo
ama un popolo, lo mette alla prova, e chi si accontenta, si spande su di lui il
favore divino; e chi nutre risentimento, si spande su di lui lo sdegno divino".
Lo ha trasmesso at-Tirmidhî, che disse: hadîth buono.


44a. Da Anas – che Allah sia soddisfatto di lui.
Un figlio di Abû Talha era malato. Un giorno, Abû Talha uscì, e il bambino
morì mentre egli era fuori; quando tornò, chiese: "Come sta mio figlio?". Umm
Sulaym, che era la madre del bambino, rispose: "È più tranquillo di quanto sia
mai stato". E gli preparò il pasto serale ed egli cenò. Poi, egli ottenne da lei il
proprio piacere; e quando ebbe finito, lei disse: "Pensate al bambino". E
quando fece mattina, Abû Talha si recò dal Messaggero di Allah (pace e
benedizioni di Allah su di lui) ad informarlo dell'accaduto, ed egli chiese:
"Avete avuto rapporti stanotte?". Abû Talha rispose affermativamente, ed egli
disse: "Mio Dio, benedicili". E la moglie generò un maschio. Abû Talha mi
disse: "Lo porterò, perché tu ti rechi con lui dal Profeta (pace e benedizioni di
Allah su di lui", e mandò insieme con lui dei datteri secchi. Il Profeta (pace e
benedizioni di Allah su di lui) chiese: "C'è qualcosa insieme con lui?"; "Sì, dei
datteri secchi". Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) li prese e li
masticò, quindi li prese dalla propria bocca e li pose in quella del bambino,
quindi gli strofinò il palato, e lo chiamò °AbdAllah.
Al-Bukhârî e Muslim concordano.


44b. Da Ibn °Uyayna
Uno degli Ansâr disse: "Ho visto nove bambini, ciascuno dei quali già sapeva
recitare il Corano"* .
Versione di Al-Bukhârî.


* Nda: cioè dei bambini che erano coetanei di °AbdAllah.


44c. Nella versione di Muslim:
Un figlio che Abû Talha aveva avuto da Umm Sulaym morì, e la madre
raccomandò ai familiari: "Non dite ad Abû Talha di suo figlio, finché non
glielo avrò detto io". Egli arrivò, e lei gli preparò la cena, ed egli mangiò e
bevve. Poi civettò con lui, meglio di quanto avesse civettato prima di quel
momento, ed egli ebbe rapporto con lei; non appena si fu saziato ed ebbe
ottenuto il suo piacere, lei disse: "Abû Talha, hai considerato il caso di
qualcuno che faccia un prestito ad una famiglia, e poi reclami la cosa prestata:
è diritto della famiglia in questione rifiutare?". Egli rispose: "No". E allora lei
disse: "Metti in conto tuo figlio".
Il narratore proseguì: Egli s'adirò: "Mi hai lasciato tranquillo finché non mi
sono inzaccherato, e poi mi hai informato di mio figlio!?", e se ne andò ad
informare il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) di
quanto era accaduto. Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di
lui) disse: "Allah ha benedetto la vostra notte".
Il narratore proseguì: E lei rimase incinta.
Il narratore riprese: Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di
lui) era in viaggio, e lei era insieme con lui; quand'egli ritornava a Medina da
un viaggio, non vi entrava mai di notte. Si trovavano nelle vicinanze di
Medina, e la colsero le doglie. Abû Talha si trattenne presso di lei, mentre il
Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) se ne andò.
Il narratore proseguì: Abû Talha diceva: "Certo Tu sai, o Signore, che mi fa
piacere uscire con il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui)
quando esce, e rientrare insieme a lui quando rientra; ma sono intrattenuto
per quello che vedi". Umm Sulaym diceva: "Abû Talha, non soffro più come
prima: vai". Andarono avanti, e le doglie la colsero quando arrivarono, e
generò un maschio. Mia madre mi disse: "Che nessuno si metta a poppare
prima che lo abbiano presentato al Messaggero di Allah (pace e benedizioni di
Allah su di lui). Quando venne il mattino, me lo caricai portandolo dal
Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) – e raccontò la fine
del hadîth.


45. Da Abû Hurayra –che Allah sia soddisfatto di lui.
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: "Forte non
è chi stravince nella lotta* ; forte è chi si padroneggia nell'ira".
Al-Bukhârî e Muslim concordano.


* Nda: (sâri°) ha presso gli Arabi il senso di "chi abbatte molti avversari".


46. Da Sulaymân ibn Surar – che Allah sia soddisfatto di lui.
Sedevo in compagnia del Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su
di lui), mentre due uomini stavano altercando, e ad uno di loro già s'era
arrossato il volto, e gli si erano gonfiate le vene del collo; il Messaggero di
Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: "Conosco una formula che,
se egli la recitasse, l'emozione nella quale si trova se ne andrebbe via da lui: se
dicesse "Mi rifugio in Allah contro Satana il lapidato"* , l'emozione nella quale
si trova se ne andrebbe via da lui". E la gente andò a dirgli: "Il Messaggero di
Allah ha detto: "Recita la formula del rifugio in Allah contro Satana il
lapidato".".
Al-Bukhârî e Muslim concordano


* Da Corano XVI. An-Nahl, 98: "Quando leggi il Corano, cerca rifugio in Allah
contro Satana il lapidato".


47. Da Mu°âdh ibn Anas – che Allah sia soddisfatto di lui.
Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: "Chi reprime la collera,
pur essendo in grado di sfogarla, Allah Eccelso lo chiamerà, nel Giorno della
Resurrezione, in testa alle creature, sì da fargli scegliere, delle huri dalle
grandi pupille nere, quella che vorrà".
Lo hanno trasmesso Abû Dâ'ûd e at-Tirmidhî, che disse: hadîth buono.


48. Da Abû Hurayra – che Allah sia soddisfatto di lui.
Un tale chiese al Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): "Dammi delle
istruzioni". Egli rispose: "Non adirarti". Quegli ripeté più volte la domanda,
ma rispondeva sempre: "Non adirarti".
Lo ha trasmesso Al-Bukhârî.


49. Da Abû Hurayra – che Allah sia soddisfatto di lui.
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: "Il credente
e la credente non cessano mai dall'essere messi alla prova, in se stessi, nei loro
figli e nei loro beni, finché incontreranno Allah Altissimo, non avendo peccato
a loro carico".
Lo ha trasmesso at-Tirmidhî, che disse: hadîth buono ed autentico.


50. Da Ibn °Abbâs – che Allah sia soddisfatto del padre e del figlio.
°Uyayna ibn Hisn venne ad alloggiare presso il figlio di suo fratello al-Hurr
ibn Qays, che faceva parte del gruppo di coloro che °Umar (che Allah sia
soddisfatto di lui) teneva presso di sé; coloro che recitavano il Corano erano
membri del consiglio di °Umar (Allah sia soddisfatto di lui), il cui organo
consultivo comprendeva sia persone mature che giovani. °Uyayna chiese al
figlio di suo fratello: "Figlio di mio fratello, tu hai voce in capitolo presso
questo principe, chiedi il permesso di un'udienza per me". Chiese il permesso,
ed °Umar diede l'assenso. E quando entrò al suo cospetto, °Uyayna disse:
"Ebbene, o figlio di Al-Khattâb, per Allah, mica ci dai granché, e non giudichi
tra noi secondo equità". °Umar (che Allah sia soddisfatto di lui) s'adirò al
punto di stare per fargli piombare sul capo un castigo; al-Hurr intervenne:
"Principe dei Credenti! Allah l'Altissimo ha detto al Suo Profeta (sallAllahu
'alayhi waSallam):
Pratica il perdono, ordina il bene, e volgi le spalle agl'ignoranti


(Corano VII. Al-A'râf, 199)
E, per Allah, °Umar non passò sopra a questo versetto, dopo averlo meditato,
ed egli era uno che si soffermava molto sul Libro di Allah l'Altissimo.
Lo ha trasmesso Al-Bukhârî.


51. Da Ibn Mas°ûd – che Allah sia soddisfatto di lui.
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: "Dopo vi
sarà prevaricazione* , e situazioni che disapproverete". Gli fu chiesto:
"Messaggero di Allah, che cosa ci ordini al proposito?". Rispose: "Compirete il
vostro dovere, e chiederete ad Allah quello che è vostro".
Al-Bukhârî e Muslim concordano.


* Nda: (avara): l'atto di separarsi, portando via con sé ciò su cui altri hanno diritto


52. Da Abû Yahyâ Usayd ibn Hudayr – che Allah sia soddisfatto di lui.
Uno degli Ansâr chiese: "Messaggero di Allah, non ti servirai di me come ti sei
servito del Tale?". Rispose: "Dopo di me, sperimenterete prevaricazione;
pazientate, finché m'incontrerete all'Abbeveratoio*".
Al-Bukhârî e Muslim concordano.


* Nda: Cioè il Paradiso, nel quale sarà saziata la vostra sete di giustizia.


53. Da Abû Ibrâhîm °AbdAllah ibn Abî Awfâ – che Allah sia soddisfatto del
padre e del figlio.
In una delle giornate nelle quali incontrò il nemico, il Messaggero di Allah
(pace e benedizioni di Allah su di lui) aspettò fino a che il sole declinò, quindi
si levò in mezzo ai suoi uomini, e disse: "Uomini! Non auguratevi di incontrare
il nemico, e chiedete ad Allah la sicurezza; e quando lo incontrate, siate
pazienti, e sappiate che il Paradiso è all'ombra delle spade". Poi il Profeta
(pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: "Mio Dio, Che hai fatto scendere il Libro e fai correre le nubi, e metti in rotta gli eserciti, soccorrici contro di
loro".
Al- Bukhârî e Muslim concordano, e in Allah è il successo.


Da Sahih al Bukhari


Narrò al-Zubayr figlio di Adi: Andammo da Anas figlio di Malik e ci lagnammo con lui di quel che ci faceva al-Haggag. Egli rispose:
Abbiate pazienza, perché non verrà per voi nessuna epoca a cui non ne seguirà una peggiore, fino a che non vi troverete di fronte al vostro Signore. Questo l'ho sentito dal Profeta - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute.