30 settembre 2010

Ihsan s.r.l., prodotti halal per l'Italia.

Una società che proprio ci voleva, alhamduliLlah. Dal loro sito:

"IHSAN, acronimo di International Halal Services Agency Network, è un ente di certificazione italiano creato sulla base delle esperienze maturate all'interno del Centro di Cultura Islamica di Bologna.

I fondatori di IHSAN, infatti, hanno maturato negli anni passati una significativa esperienza in materia di certificazione Halal per conto della Moschea di Bologna provvedendo al controllo sia delle aziende che creavano e distribuivano prodotti Halal sia dei macelli che abbattevano gli animali secondo il rito islamico.

Via via che le richieste di certificazione sono aumentate il Centro di Cultura si è reso conto che l'attività esercitata fino ad allora su base volontaria e provvisoria doveva essere effettuata in maniera più stabile e professionale. A tale scopo ha favorito la creazione di un ente apposito, quale appunto IHSAN, che fosse incaricato di effettuare i necessari controlli e rilasciare le conseguenti certificazioni. IHSAN continua dunque ad operare con l'approvazione e la supervisione del Centro di Cultura Islamica che si rende conto della necessità di un ente a ciò preposto.

All'interno di IHSAN, e per suo conto, operano infatti tecnici e professionisti al fine di assicurare alle aziende, nel migliore dei modi, il servizio di certificazione da loro richiesto. Gli stessi soggetti assicurano inoltre alla comunità musulmana e non, il rispetto delle regole previste dalla giurisprudenza islamica.

A tal fine l'ente certificatore si avvale della consulenza di esperti di Sharia (la legge islamica), di tecnici specializzati in materie chimico-alimentari, di tecnici responsabili del controllo di produzione e di ogni altro professionista necessario al raggiungimento di un corretto iter certificatorio."

"REFERENTI

Daniele Mohammad Parracino (Abu Omar)
(Responsabile commerciale)

Di origine italiana 11 anni fa torna all'Islam e da sempre collabora attivamente all'interno del Direttivo del Centro di Cultura Islamica di Bologna nel quale riveste la carica di Vice Presidente.
All'interno delle attività svolte per il Centro si è anche occupato, per anni, per conto dello stesso, della certificazione Halal relativamente alla macellazione ed ai prodotti derivati. Ha poi fondato IHSAN, con il patrocinio del Centro medesimo, per continuare professionalmente l'attività suddetta ed all'interno dell'ente riveste la carica di legale rappresentante e responsabile commerciale.

Hagi Ali Ibrahim
(Responsabile settore macellazione)

Di origine libica e residente a Bologna ha collaborato a lungo con il Centro di Cultura Islamica nell'attività di certificazione Halal con particolare riferimento al settore della macellazione. Ha contribuito alla fondazione di IHSAN di cui è tuttora socio e nel quale collabora con la funzione di responsabile per il settore macellazione.

D.ssa Chiara Cacciari
Responsabile ispezioni aziendali, certificazioni e analisi chimiche (auditor responsabile)

Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche presso l'Università degli studi di Bologna, ed in Farmacia presso l'Università di Ferrara, si occupa della stesura delle procedure operative e delle ispezioni presso le aziende certificate, con le quali collabora a stretto contatto con il controllo qualità interno al fine di trovare le soluzioni ideali alle eventuali azioni correttive, necessarie per creare le condizioni adeguate alla produzione, al confezionamento ed allo stoccaggio dei prodotti in attesa di certificazione Halal.
E' inoltre responsabile dei rapporti con i laboratori di analisi chimiche, collaborando con il personale al fine di individuare le tecniche analitiche più idonee per la determinazione di sostanze che non sono considerate lecite dalla legge islamica (Haram)."

Per certificazioni e/o informazioni:

Tel 051.224156 - Fax 051.223579

oppure

scrivete loro direttamente una mail compilando il

form

Allah swt ricompensi tutti coloro che aiutano e sostengono la ummah. Amin.

24 settembre 2010

Teresa... E Sakineh.

"PENA DI MORTE IN USA: ESEGUITA LA CONDANNA DI TERESA LEWIS

Teresa Lewis, la donna di 41 anni disabile mentale, è stata uccisa intorno alle 3.13 ora italiana da un’iniezione letale nel ‘braccio della morte’ del Greensville correctional center. Lo ha reso noto il portavoce del carcere Larry Traylor parlando con i giornalisti.
Teresa, ha riferito Traylor, e’ deceduta alle 21:13 di ieri ora locale (le 3:13 di oggi in Italia). L’esecuzione si e’ conclusa senza alcuna complicazione. Prima di ricevere l’iniezione, la Lewis ha chiesto se la figlia fosse presente. ”Quindi – ha spiegato il portavoce del carcere – ha detto di amarla e di essere molto dispiaciuta per lei”.
”Quando e’ entrata nella stanza – ha raccontato uno dei quattro giornalisti che hanno assistito all’esecuzione – ha alzato gli occhi, guardandosi intorno, terrorizzata. Alcuni ufficiali hanno cercato di calmarla accarezzandole le spalle. Quindi ha parlato della figlia Kathy”. Come ultimo pasto, ha riferito il portavoce del carcere, la Lewis ha chiesto pollo fritto, piselli al burro e torta alle mele.
Solo un miracolo poteva salvare la vita a Teresa Lewis. Dopo il governatore della Virginia, anche la Corte Suprema aveva negato giovedì la grazia a questa disabile mentale di 41 anni, condannata a morte sette anni fa con l’accusa di aver organizzato l’omicidio del figliastro e del marito. Solo su internet si lottava ancora per salvarle la vita, fino all’ultimo. Alla Corte Suprema, a suo favore hanno votato solo due giudici, Sonya Sotomayor e Ruth Bader Ginsburg. Contro gli altri sette.
Una brutta storia che si è conclusa negli States, in un clima di sostanziale indifferenza. Il suo caso è stato rilanciato mercoledì dalle parole di Ahmadinejad, che ha voluto paragonare la sua vicenda a quella di Sakineh. Tuttavia, il dibattito s’e’ spento immediatamente. Giovedì il New York Times ha dedicato la sua prima pagina ai tanti problemi di Obama, tra i gay in divisa e l’economia che non tira. E lo stesso Washington Post, ha parlato di Teresa nelle pagine dedicate alla cronaca locale. Su internet pero’ si è lottato fino all’ultimo per salvarla.
Oltre agli appelli di Amnesty International, in tanti hanno cercato di mettere pressione sul governatore Bob McDonnell e convincerlo a cambiare idea. E’ nato un sito web ‘saveteresalewis.org’, in cui si ripercorre tutta la storia di questa donna con gravi disturbi mentali che un malaugurato giorno, all’eta’ di 33 anni, venne circuita da due criminali in un supermercato vicino casa. Uno di loro racconto’ al processo che lei era esattamente la persona che stava cercando: ”Era una donna brutta e scema che aveva sposato un uomo solo per i soldi e che potevo facilmente convincere a fare per me tutto cio’ che volevo”. E cosi’ ando’.
Matthew Shallenberger, che all’epoca aveva 21 anni, divento’ in poco tempo il suo amante. Lei perse la testa: lo copriva di regali e di soldi. Una volte gli mando’ perfino un mazzo di rose. Matthew allora gli propose il suo disegno criminale: uccidere il marito e il figliastro, impossessarsi della casa e dei soldi dell’assicurazione sulla vita e vivere insieme per il resto dei suoi giorni. Cosi’, la sera del 30 ottobre del 2002, Teresa lascio’ aperta la porta di casa. Matthew e un suo complice poterono quindi entrare e uccidere a colpi di pistola i due uomini. Dopo l’arrivo dei poliziotti, Teresa crollo’ immediatamente e confesso’ tutto. Alla fine, i giudici di primo e secondo grado la condannarono a morte definendola ”la testa del serpente”, la mandante del crimine. Ai due esecutori materiali, l’ergastolo. Uno dei due, proprio Shallenberger, una volta in carcere, scagiono’ Teresa, confessando di essere stato lui a circuirla. Ma poco dopo si suicido’ e le sue dichiarazioni non furono accettate dalla Corte d’Appello.
Cosi’ Teresa Lewis, una donna che tutti i test clinici definiscono una disabile mentale, è stata condannata a morte. Nel sito che chiede la sua salvezza, e’ possibile vedere un video, davvero toccante, in cui scorrono alcune foto dell’infanzia di Teresa e sullo sfondo la si sente cantare da dentro le sbarre ‘I need a miracle’, un gospel famosissimo, il suo preferito. Un miracolo, l’unica cosa di cui avrebbe avuto bisogno lei."

"AHMADINEJAD: «NESSUNA SENTENZA CONTRO SAKINEH»

Secondo il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad non c'è nessuna sentenza di morte per lapidazione contro Sakineh-Mohammad Ashtiani, la donna iraniana accusata di adulterio e complicità nell'omicidio del marito. Le dichiarazioni di Ahmadinejad, tratte da un'intervista che andrà in onda oggi sulla rete americana ABC, sono state citate dal quotidiano israeliano Haaretz. "Qualcuno ha sparso a questo proposito notizie false in Germania, che hanno portato a tutte le agitazioni verso l'Iran", ha detto il presidente iraniano nell'intervista. La massima carica politica della Repubblica islamica ha così contraddetto quelle fonti ufficiali che in precedenza avevano ammesso che contro la donna era stata emessa una sentenza, attualmente sotto revisione. Ahmadinejad, che si trova a New York per l'annuale Assemblea Generale dell'ONU, ha inoltre aggiunto che se anche la donna fosse giudicata colpevole, avrebbe comunque la possibilità di presentare appello per quattro volte."

Niente appelli internazionali, niente gigantografie, niente magliette, niente ministeri delle pari opportunità che sposassero la sua causa.
Shhttt... Anche adesso, continuiamo a non parlare di Teresa, ormai è morta. Non serve più. In fin dei conti era solo una disabile mentale, non musulmana, passabile di innocenza, non un simbolo, non residente in uno stato "canaglia". E' morta? Chi se ne frega, mica aveva il velo in testa... Lo avesse almeno avuto, ci sarebbe stato il motivo per difenderla, dato che sarebbe stata una povera sottomessa. Non lo aveva? Peggio per lei, che crepi, no?

Ai posteri, l'ardua coscienza.

21 settembre 2010

Sakineh...

Sakineh Muhammed Asthiani, 41 anni, è stata condannata a morte. L’esecuzione si terrà il giorno 23 Settembre 2010.

La donna, accusata di aver partecipato all’omicidio del marito e del figliastro assieme al suo amante, è stata giudicata disabile mentale da numerosi psicologi che l’hanno esaminata. Ciononostante il governo ha deciso di punirla con la pena capitale. E’ stata posta una formale richiesta di grazia, che però è stata respinta.

I suoi legali hanno fatto appello, insistendo sull’incostituzionalità della pena proprio a causa dell’insanità mentale della loro assistita, a carico della quale fra l’altro non ci sono prove certe di colpevolezza ma, anzi, numerosi punti non chiari.

La vicenda dell’omicidio si è svolta quando lei aveva 33 anni. Dalle indagini è emerso che aveva assoldato due killer per il delitto, l’amante e un complice; killer che, date le condizioni psichiche della donna, hanno fatto leva su di lei per ottenere il premio dell’assicurazione sulla vita del marito. Tra l’altro è emerso che in quel periodo lei utilizzava antidolorifici, che, stando alle perizie, avevano aggravato il suo già precario stato mentale.

Quando è stata arrestata la donna ha confessato e subito collaborato, fornendo senza reticenze i nomi dei suoi complici.

Mhhh… No, c’è qualcosa che non va.

Ahhh! Ecco cos’è! Ho sbagliato il nome! Questa non è la storia di Sakineh Muhammed Asthiani, che è in prigione per lo stesso reato ma non condannata a morte (già da prima degli appelli internazionali…), ma di Teresa Lewis, una donna, disabile mentale, americana, attualmente rinchiusa nel braccio della morte in Virginia!

Scusate, eh, mi sono confusa… Sono così abituata a leggere e a sentire in giro che i cattivoni sono i musulmani che mi son lasciata trascinare io stessa…
Mi perdonate, vero?

Ah, per favore, se vedete in giro una gigantografia della Lewis fatemi un fischio, ok?

14 settembre 2010

Gente che si ferma lì.

Mi capita spesso, quando gironzolo per la mia città, di incontrare persone che hanno voglia di chiacchierare, soprattutto quando sono in fila al supermarket, in banca, o a questo o quell'ufficio. Sì, c'è ancora chi ha voglia di sapere, di capire, di conoscere, grazie a Dio.

Queste sono persone per bene, di esperienza, di cultura. O magari non di esperienza, non di cultura, ma intelligenti. Che è fondamentale esserlo, per aprirsi agli altri.

Persone che mi chiedono cosa ne penso di questa notizia di attualità, che ne dico di quello lì che voleva bruciare il Corano (che lo bruci, mi vien da dire, fra l'altro. Può bruciare la carta, ma la Parola di Allah swt è Perenne e Incancellabile, perchè scolpita nel saldo cuore dei credenti, alhamduliLlah. La sua sarebbe solo fatica vana e fiammiferi sprecati...), perchè tutto stò polverone sull'Islam etc...

Persone con le quali si riesce ad instaurare un dialogo piacevole, profondo, che comprendono e sposano le spiegazioni che vengono date loro. E bene, anche. Talmente bene che mi sembra di parlare con dei musulmani, talvolta.

Sì, perchè un musulmano quando si afferma "Eh, questo non è Islam" quando avviene una tragedia che colpisce un innocente lo capisce, ovviamente, che quello non è Islam, i suoi occhi lo dimostrano che il suo cuore capisce. E con queste persone avviene lo stesso. Io lo so che mi capiscono e che credono in ciò che dico.

E peccato, mi vien da pensare, che non sono musulmani.

Peccato perchè non manca loro quasi nulla.

Hanno l'intelligenza, hanno il cuore, hanno l'apertura mentale, hanno la generosità per esserlo.

Ma gli manca quella Lucina che io ho visto solo in alcune persone che mi è capitato di conoscere, anche via web. Persone che poi hanno dato shahada, che hanno scelto l'Islam.

Sì, manca loro poco, tanto così.

Anzi, tanto, così.

Perchè non basta l'intelligenza, non basta il cuore, non basta l'apertura mentale e non basta la generosità per avere l'Islam. Quello te lo può dare solo l'Altissimo. Tu puoi avere millanta qualità, ma se Lui l'Islam non te lo regala non ce l'hai. E se non hai l'Islam in questa vita, nell'Altra non avrai nulla.

E non avrai nulla perchè lo dice Dio, il Signore dei Mondi. Il Dio di Abramo e di Mosè, il Dio di Adamo e di Gesù, il Dio che amano, rispettano, pregano tutti coloro che hanno la Lucina. La Lucina che Lui ha donato loro.

Queste persone di cui ho parlato però hanno già delle doti meravigliose, le stesse doti che hanno fatto grandi (islamicamente parlando) i migliori musulmani della storia, come i sahaba, per esempio.

Quindi non è detto che non possano ricevere la Lucina.

Per ora questa gente si ferma lì, ma non è detto che non sia destino che il loro cammino un giorno possa proseguire verso di Lui. Non è mai troppo tardi.

Prego Allah l'Altissimo che renda musulmani tutti gli uomini e tutte le donne dotate di rettitudine ed intelligenza, capacità e generosità, bontà e umiltà, e lo ringrazio infinitamente per avermi e averci condotto a Lui. Che ci permetta di essere guide alla Salvezza per queste persone, e permetta loro di essere per noi una ventata di aria fresca che rinnovi e rinsaldi la nostra Fede. Che renda la umma migliore grazie a nuovi e forti musulmani, che salvi i meritevoli dal Fuoco il cui combustibile sono gli uomini e le pietre, amin.

05 settembre 2010

Aiutate i fratelli che vivono in Sardegna ad acquistare una moschea, inshaLlah prenoterete il vostro posto in Paradiso...

Vi chiedo in Nome di Allah swt di far girare la nota in tutti i modi, sono tutte hasanat, e ricordatevi che questa Notte, che inshaLlah dovrebbe essere Laylatu al Qadr, è migliore di mille mesi... Gareggiamo in hasanat inshaLlah! Jazakum Allahu khairan!

Dal blog del fratello Muhammed Nur:

Cari fratelli e sorelle nell'Islam,
i musulmani delle province di Cagliari e Villacidro stanno raccogliendo fondi per l'acquisto dell'edificio già usato come moschea. È una casa di campagna, situata nel comune di Decimo, che è stata presa in affitto per diversi anni: la proprietaria ha deciso di venderla ed ha dato ai musulmani la precedenza, però la somma di denaro necessaria supera i centomila euro e non è facile metterla insieme in pochi mesi.
Della raccolta si sta occupando il Centro culturale e sociale dei Marocchini residenti in Sardegna, ma questa è soltanto una delle comunità che frequentano la moschea.

Per chi volesse dare un contributo, ecco le coordinate bancarie:

IBAN: IT56L0101544070000070249636
BIC: SARDIT3SXXX

Il Conto corrente (numero 0129 - 070249636) è aperto presso la filiale 44070 di Villasor del Banco di Sardegna (01015).

Per informazioni, è possibile rivolgersi a:
CENTRO SOCIALE E CULTURALE DEI MAROCCHINI RESIDENTI IN SARDEGNA
Sede Legale in Via Leonardo da Vinci 10 - 09048 Sinnai (Cagliari)
Telefono 0704512309 - 3281871375 - Fax 0704512309
Sede staccata in Via Cavour 70 - 09034 Villasor (Cagliari)
biancaservizi@tiscali.it

(JazakAllahu khairan al fratello Prof. Abdullah Nur as-Sardani per la segnalazione).
Ricordo ai fratelli e alle sorelle che vorranno contribuire, che le eventuali donazioni dovranno essere precedute con l'intima intenzione di fare un'elemosina ordinaria e non la Zakat al-Mal, questo perchè l'acquisto e la costruzione di una moschea non rientra nelle otte categorie menzionate da Allah come beneficiarie dell'elemosina obbligatoria. BarakAllahu fikum

04 settembre 2010

Invocazione da fare durante la Notte del Destino (ripetutamente).

Allahumma innaka 'afùwwun tuhibbu-l-'àfwa fà'fu 'annii

(O Allah! Tu sei Colui che perdona e ami il perdono, allora perdonami)

[Ahmad, Ibn Majah, at-Tirmidhi.]

Che l'Altissimo ci permetta di coglierne le benedizioni, amin.