21 novembre 2012

Il digiuno di Ashura (sabato 24/11/2012). Da Fiqh as sunna di Sayd Sabiq

Divieto di digiunare il venerdì da solo

Il Venerdì è una festa settimanale per i Musulmani. Per tale ragione, il Legislatore ha vietato di digiunare. Secondo quanto ritenuto dalla maggior parte degli Ulama’, la proibizione non è da intendersi in senso assoluto, ma il fatto (di digiunare il venerdì) è considerato “detestabile”; infatti, (il credente) può digiunare (il venerdì) a condizione di digiunare (anche) il giorno precedente o il giorno successivo, oppure nel caso in cui sia abituato a digiunare in un giorno preciso del mese. Lo stesso vale se di venerdì cadono le date di ‘Arafa o ‘Âshurâ; in tutti questi casi, il suo digiuno non sarà ritenuto detestabile

Hafsa (r) riferì: «Il Messaggero di Allah (s) non abbandonò mai queste quattro azioni: il digiuno di ‘Ashura’, dei dieci giorni del mese di Dhu-l-Hijja, dei tre giorni per ogni mese e infine due raka’at compiute prima della preghiera di mezzogiorno». Questa tradizione è riportata da Ahmad e Nisâ’i.

Da Mu’awiya ibn Abi Sufyan (r): Sentii dire dal Messaggero di Allah (s): «E’ il giorno di ‘Ashura’ e il suo digiuno non è obbligatorio, ma io sono a digiuno; dunque dipende da voi digiunare o interrompere». Questo hadîth è oggetto di accordo.

Da ‘Aisha (r): Il giorno di ‘Ashura’ era un giorno di digiuno per i Quraysh prima dell’Islam, e il Messaggero di Allah (s) aveva l’abitudine di digiunarlo. Quando giunse a Madinah, lo digiunava e ordinava alla gente di farlo. Tuttavia, quando (il digiuno del mese di) Ramadan venne ordinato, egli (s) disse: «Colui che vuole digiunare può farlo, e colui che non vuole, può rompere (il digiuno)». Questo hadîth è oggetto di accordo.

Da Ibn ‘Abbâs (r): Quando il Messaggero di Allah (s) si insediò a Madinah, il giorno di ‘Ashura’, chiese: «Di cosa si tratta?». Gli risposero: «E’ un giorno virtuoso, Allah (SWT) liberò Musa (*) e gli Israeliti del loro nemico. In effetti, Musa (*) lo digiunò». Allora il Messaggero di Allah (s) disse: «Musa appartiene a me più che a voi», e lo digiunò, e ordinò di digiunarlo. Questo hadîth è oggetto di accordo.

Da Abu Musa al-Ash’ari (r): «Il giorno di ‘Ashura’ era un giorno glorificato dai giudei e riconosciuto come loro festa, allora il Messaggero di Allah (s) disse: «Digiunatelo, (anche) voi»». Questo hadîth è oggetto di accordo.

Da Ibn ‘Abbâs (r): Quando il Messaggero di Allah (s) digiunò il giorno di ‘Ashura’ e ordinò ai suoi Compagni di digiunarlo, essi dissero: «Oh Messaggero di Allah, è un giorno glorificato dai giudei e dai cristiani». Allora egli (s) rispose: «L’anno prossimo inshaAllah digiuneremo il nono giorno (intendendo oltre al giorno di Ashura)». Ma quando giunse l’anno successivo, il Messaggero di Allah (s) era morto. Questo hadîth è riportato da Muslim e Abû Dâwûd. D’altronde, secondo un’altra versione, il Messaggero di Allah (s) disse: «Se sarò vivo l’anno prossimo, digiunerò il nono (giorno del mese di Muharram) ».

Questo hadîth è oggetto di accordo. In effetti, gli Ulama’ hanno stabilito che il giorno di ‘Ashura’ ha tre gradi: - Il primo grado: il digiuno di tre giorni: il nono, il decimo e l’undicesimo (del mese di Muharram) - Il secondo grado: il digiuno del nono e del decimo - Il terzo grado: il digiuno del decimo da solo

17 ottobre 2012

I dieci giorni di Dhul Hijja


Di N., Allah la ricompensi.

Bismi ALLAHI ArRahman ArRahim
Assalamu alaikum wa rahmata ALLAH wa barakatHU

appunti dalla Khutba di Sheikh Arifi

Allah ha creato le Sue creature e le ha poste in livelli presso di Lui jalla fi ‘Ulah. Ed ha preferito delle creature su altre, così come ha preferito dei giorni su altri, dei mesi su altri, dei Messaggeri su altri, delle nazioni sulle altre, dei tipi di acqua sulle altre.

Allah ha donato ad ognuno di loro un livello scelto da Lui . Allah jalla fi ‘UlaH ha reso la nostra vita di lunghezza diversa dalle genti che ci hanno preceduto, ma ci ha compensato con giorni benedetti in cui ha reso la Sua adorazione più ricompensata di altri giorni. Ci ha donato delle notti in cui raddoppiano le hasanat (buone azioni) vengono perdonate le sayat (le cattive azioni) e vengono innalzati i livelli presso ALLAH jalla ua ‘UlaH. Il Suo detto:

3 La Notte del Destino è migliore di mille mesi.

 È la riservata alla ns. ummah

Disse il Raziu nella sua esegesi (tafsir) chi veglia la notte del Destino è come se avesse vegliato più di 80 anni
E tra i migliori giorni che ALLAH ha riservato a noi sono i 10 giorni di dhul hijja . di cui il Profeta salla ALLAHU alaihi ua sallam ha detto come riferito da Ibn Abbas ALLAH sia soddisfatto di entrambi:

“Non vi sono giorni in cui le azioni buone sono più amate da ALLAH  (o più gradite) dei giorni di dhul hijja. Gli chiesero: o Profeta di ALLAH neanche il Jihad fi sabil ALLAH? Rispose: neanche il jihad fi sabil ALLAH! Se non un uomo che esce (per il jihad) con tutti i suoi averi e se stesso quindi non ritorna avendo perso entrambi
Riportato da Al Bukhari e Muslim,

Said ibn Jubair riferendo da Ibn Abbas ALLAH sia soddisfatto di loro  si impegnava nell’orazione e nel tasbih tanto che nessuno poteva contattarlo  per una domanda o un lavoro, così come riportato nelle Sunan di Addarimiy, Said ibn Jubair diceva: se arrivano i 10 giorni di Dhul Hijja “non spegnete le luci” (di notte) appunto invitando a leggere il Corano, invocare, fare tasbih.


Dobbiamo investire questi 10 giorni che verranno di tutta la loro importanza. L’imam ibn Hajar ALLAH abbia misericordia della sua anima aveva detto che la superiorità di questi 10 giorni rispetto agli altri giorni è dovuta alla riunione delle adorazioni (ibadat) in essi: la preghiera, il digiuno, la zakat (elemosina), il pellegrinaggio  e tutte queste non si uniscono in altri giorni.

È vero vi sono altri giorni in cui fai l’elemosina, digiuni, preghi, ma non puoi fare il hajj (pellegrinaggio) né a Rajab, né a Sciaban, invece in questi giorni ALLAH swt ha permesso che si incontrassero tutte le forme di adorazione, come dono e privilegio per i Suoi servi

La maggior parte dei mufassirin (coloro che fanno l’esegesi) individuano in questi 10 giorni, i giorni finali dopo i 30 di Musa di cui ALLAH azza ua Jalla dice:

142 E fissammo per Mosè un termine di trenta notti, che completammo con altre dieci,

Ibn Kathir Allah abbia misericordia di lui, quando volle dare privilegio a Musa parlandogli, gli ordinò di digiunare e così fece. Digiunò per 30 giorni, quindi fece di un ramoscello di un albero il siwak e se lo passò, per avere un buon odore in bocca e ALLAH gli ordinò di digiunare altri 10 giorni . I 30 erano 30 giorni di Zhul Qu’da e i 10 erano i primi 10 di Dhul Hijja. E il giorno del nahri, l’ultimo giorno, ALLAH azza wa jalla gli parlò.

Quindi questi 10 giorni terminarono con un grande dono per la ns. ummah ma non solo, anche per tutte quelle che la precedettero

I mufassirin indicano nelle notti di Suret Al Fajr

1 Per l'alba,
2 per le dieci notti,

le dieci notte iniziali di Dhul Hijja.

Così dai detti del Profeta ‘alaihi assalat wa assalam, quando ricordò i mesi sacri , i sapienti evinsero che i migliori mesi dell’anno sono i mesi sacri, e di questi mesi sacri i migliori sono  Sciaual, Zhul Qu’da e Zhul Hijja, e i migliori giorni dei mesi sacri sono i primi dieci giorni di Zhul Hijja.

Per questo il Rasul salla ALLAHU alaihi ua sallam durante questi si impegnava molto nell’adorazione e si avvicinava ancor più ad ALLAH azza ua jalla.

Ricordò ancora Ibn Kathir sulle parole di ALLAH taala

ed invocare il Nome di Allah nei giorni stabiliti,

concordò con la maggior parte dei mufassirun che questi giorni stabiliti sono i primi 10 giorni di Dhul Hijja

Durante questi giorni cade il giorno di Arafa che è il miglior giorno che ha visto il sorgere il sole e non vi è giorno in cui ALLAH perdoni e liberi i colli dei credenti dall’inferno più del Giorno di Arafa.

Non vi è giorno per il Shaytan in cui sia maggiore l’ umiliazione se non il giorno di Badr in cui gli Angeli sono scesi sulla terra. Sui privilegi del Giorno di Arafa il Rasul salla ALLAHU alaihi ua sallam disse che il DIGIUNO DEL GIORNO DI ARAFA “cancella i peccati dell’anno precedente e di quello seguente “ e in un’altra trasmissione “i peccati di due anni”.

Disse ancora il Rasul salla ALLAHU alaihi ua sallam, riferito dal Tirmidhi, in un hadith hasan: il miglior du’a è il DU’A DEL GIORNO DI ARAFA.

E questo riguarda sia i pellegrini a Arafa, che gli altri

È mustahabb per coloro che non sono in pellegrinaggio a Arafa digiunare, mentre i pellegrini non devono digiunare, al fine di essere più forti nello stare tra le mani del loro Signore chiedendo la Sua misericordia.

Disse il Rasul salla ALLAHU alaihi ua sallam: il miglior du’a è il du’a del Giorno di Arafa, e il meglio di ciò che abbiamo detto io e i Profeti che mi hanno preceduto è la ilaha illa ALLAH Wahdahu la Sharika laHU, laHU al Mulku ua laHu alhamdu ua Hua ‘ala kulli shai’en Qadir

Il giorno di Arafa fa parte di questi 10 giorni e anche ciò aumenta il suo privilegio. E di questi 10 giorni un giorno privilegiato è il Giorno del Nahr, del sacrificio.
Quando il Rasul salla ALLAHU alaihi ua sallam fece una khutba ai suoi compagni sul giorno di Arafa e il giorno del Nahr disse davanti a più di 100.000 fedeli, arabi e a’jamiin (non arabi), grandi e piccini, il bianco e il nero : Che giorno è mai questo? Che mese è mai questo? Che paese è mai questo? - Quindi aggiunse salla ALLAHU alaihi ua sallam - il vostro sangue, i vostri beni e il vostro onore sono inviolabili come inviolabile è questo giorno. (Fece onore a questo giorno quando pronunciò il sermone e ricordò che è uno dei giorni più inviolabili, più sacri) in questo vostro mese, in questa vostra città.

Questo giorno del Nahr è sacro come è sacro il mese in cui cade, Dhul Hijja.

È così come era stato un giorno di festa Eid per il Rasul salla ALLAHU alaihi ua sallam continuarono a farvi festa i sahabe,

Umar ALLAH sia soddisfatto di lui vide un uomo della comunità ebraica che gli disse: “o Umar vi è una aya nel libro di ALLAH che se fosse stata rivelata a noi, avremmo reso quel giorno festività”. Gli chiese allora Umar: “Quale aya intendi” replicò l’ebreo: “è il detto di ALLAH Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto darvi per religione l'Islàm.
Disse Umar ALLAH sia soddisfatto di lui: Giuro su ALLAH conosco il giorno cui è stata rivelata altrimenti ed abbiamo reso quel giorno giorno di festa.

Fu infatti rivelata al Profeta salla ALLAHU alaihi ua sallam nel giorno del Nahr , che era anche un venerdì. Ed è in questo giorno così ricco di privilegio che ALLAH azza ua jalla ha completato la religione


È una caratteristica dei credenti approfittare di questi 10 giorni così speciali per aumentare la vicinanza ad ALLAH swt e aumentare le invocazioni e le adorazioni.
Il credente non deve vivere i momenti speciali presso ALLAH nella stessa routine con cui vive i giorni normali.

Se ALLAH azza wa jalla ha reso speciali, favoriti, più ricompensati alcuni giorni e alcune notti deve vedere da parte del Suo servo credente un atteggiamento diverso nei confronti di questi giorni, di riconoscimento dei loro privilegi, di guadagno (di ajer) in questi giorni, l’impegno in ogni ora e in ogni momento e vicinanza ad ALLAH swt

Il Profeta salla ALLAHU alaihi ua sallam praticava varie forme di adorazione e la miglior cosa che si possa durante questi giorni è fare moltissimo dhikr , così come fece il nostro esempio il Rasul salla ALLAHU alaihi ua sallam che faceva tantissimo tasbih (subhana ALLAH), takbir (Allahu Akbar), tahmidi (Alhamdu liLah) e tahlil (la ilaha illa ALLAH)

Disse Ibn Al Qayem che bisogna fare molto dhikr in particolare il TAKBIR:

 ALLAHU AKBAR, ALLAHU AKBAR LA ILAHA ILLA ALLAH UA ALLAHU AKBAR UA LILLAHI ALHAMD

E vi sono due forme di dhikr: mutlaq e muqaiad. Il Mutlaq è dall’inizio dei 10 giorni di Dhul Hijja, e bisogna fare molto dhikr, a casa, in moschea, per strada, nei negozi, in auto, a letto, in ufficio, e lo sentono i figli e la gente, sia tra le preghiere, o subito dopo di esse.

Abu Huraira e Ibn Omar ALLAH sia soddisfatto di loro si recavano nel mercato nei giorni di dhul Hijja e facevano dhikr a voce alta, la gente li sentiva, e seguiva il loro takbir al punto che si sentiva il mercato tremare dal Takbir (poiché tutti ripetevano insieme il takbir !)

Umar si sedeva nella sua tenda a Mina’, visto che arrivavano dall’inizio di Dhul Hijja a Mina, faceva il Takbir a voce alta e coloro che stavano intorno alla sua tenda lo sentivano, e facevano a loro volta takbir, finchè Minà non tremava dal Takbir

Alzavano la voce nel mercato affinchè la gente sapesse che erano nei 10 giorni di Dhul Hijja, ravviviamo questa sunna, non lasciamola morire!!!

E c’è un Takbir muqaiad che è dopo Salat al Fajr del giorno di Arafa e dopo ogni preghiera si fa il Takbir a voce alta fino al 13° giorno di Dhul Hijja, il terzo giorno del tashriq, e deve perseverare nel farlo dopo ogni preghiera,

Disse Rasul ALLAH salla ALLAHU alaihi ua sallam:
I giorni del tashriq sono giorni in cui si beve, si mangia e si ricorda ALLAH azza wa jalla!
Mangiare e bere di ciò che viene distribuito dai sacrifici, e ricordo di ALLAH

Preghiamo ALLAH swt di aiutarci ad approfittare e far fruttare ogni momento di questi giorni sacri, e di renderci di coloro che si avvicinano a LUI in vari modi di adorazione a avvicinamento

La migliore adorazione in questi giorni è il  DIGIUNO

I sapienti non concordano sull’indicazione di digiunare tutti i giorni o solo alcuni.
Nei due sahih disse Aisha ALLAH sia soddisfatto di lei: Non vidi mai il Profeta pace e benedizione su di lui digiunare i 10 giorni di Dhul Hijja.

In un altro hadith invece riportato da Hafsa ALLAH sia soddisfatto di lei diceva: non vidi mai il Profeta salla ALLAHU alaihi ua sallam non digiunare (fare iftar) durante i giorni di Dhul Hijja .

L’imam Ahmad unì questi due detti spiegando, che se intanto nel hadith riportato da sitna Hafsa ci sono dei dubbi di trasmissione, si possono spiegare e prendere per veritieri entrambi, pensando che sitna Aisha nei giorni in cui capitò che il Rasul salla ALLAHU alaihi ua sallam dormisse da lei di Dhul Hijja, non lo trovò a digiuno, al contrario sitna Hafsa lo trovò digiunante, ciò può significare che non digiunava sempre tutti i giorni, ma alcuni sì e alcuni no e a seconda dei loro turni Aisha e Hafsa l’avessero visto non digiunante e digiunante.

Quindi chi vuole digiunare tutti questi giorni benedetti può farlo anche in virtù dei numerosi hadith sul digiuno nafila, mentre chi vuole digiunarne solo alcuni può farlo

Secondo il hadith riportato da Ummu Salam, il Rasul salla ALLAHU alaihi ua sallam disse: chi volesse fare il sacrificio e si trovi nei giorni di Dhul HIjja, non si tagli i capelli, né le unghie, né la pelle.

La spiegazione è che così come il pellegrino si trova in condizione di ihram anche chi non lo è può trovarsi in questa condizione

Se qualcuno ha compito di fare un sacrificio per qualcuno? Allora un vivo (ad esempio il padre è in viaggio ed è colui a cui spetta il sacrificio)  delega (ad esempio il figlio di comprare e fare il sacrificio) il ihram è legato al padre, colui che è proprietario del sacrificio, e non il delegato.

Se invece la delega è per conto di un morto, ad esempio un padre che ha lasciato dei beni raccomandando ai figli di fare il sacrificio per lui ogni anno, o il figlio fa volontariamente per un genitore morto un sacrificio per avvicinarsi ad ALLAH swt, essendo l’altro morto, spetta il ihram al vivo delegato.

Allahumma guidaci nella Tua adorazione, nell’amore verso i poveri , allontanaci dalla fitna e accetta i nostri sforzi.

Da: http://www.youtube.com/watch?v=AyjMm_mkCS4&feature=related

e parte

http://www.youtube.com/watch?NR=1&v=UlUZOE3SFHY

09 ottobre 2012

Destino o libero arbitrio?

Viene comunemente detto "Se le mie azioni corrispondono al destino di Allah, perchè dovrei essere punito per i miei peccati"...

Una persona non può utilizzare il destino come giustificazione per disobbedire ad Allah. Allah non forza l'individuo a commettere i suoi peccati.

Quando decidi di commettere un peccato, non sai che esso ti è destinato, perchè un essere umano non sa cosa gli è destinato fino a che ciò non avviene. Perchè non pensi invece che Allah ti ha destinato obbedienza e rettitudine e agisci di conseguenza?

Proprio come tu lotti in questa vita materiale per fare ciò che consideri essere buono e migliore per te, perchè non tratti gli affari dell'Altra Vita nello stesso modo?

Perfino se l'essere umano avesse un argomento (per giustificarsi, ndt) riguardo al destino e ai loro atti di disobbedienza, questo argomento verrebbe invalidato dal fatto che Allah ha inviato Messaggeri e Profeti proprio per non farne sussistere nessuno:

"[Inviammo] messaggeri, come nunzi e ammonitori, affinché dopo di loro, gli uomini non avessero più argomenti davanti ad Allah. Allah è eccelso e saggio." Sura an-Nisa [4:165]

Dr. Bilal Philips

02 settembre 2012

Hamza e i significati del Corano - Video

Il film-documentario sulla storia di come il fratello Hamza Piccardo ha deciso di tradurre il Sacro Corano in lingua italiana. Bellissimo e commovente. In lingua italiana con sottotitoli in arabo. Regia di Mohammed Kenawi.

31 agosto 2012

Importantissimo: NON USATE IL CORANO COME PORTAFORTUNA!

"I musulmani devono evitare con cura di usare il Corano come un ciondolo portafortuna. Appendendolo nelle loro macchine, nei loro portachiavi, braccialetti, collane, etc. come i non musulmani usano fare con i loro vari amuleti e talismani, aprono la porta allo shirk (miscredenza). Quindi, deve essere fatto un consapevole sforzo per purificare la propria fede da tutto ciò che potrebbe sottrarre da una pura concezione del Tawheed (puro Monoteismo)."

Dr. Bilal Philips

30 agosto 2012

Yusuf Estes: ecco perchè sono diventato musulmano

Forse non è solo un blog...

... Che ogni tanto mi scordo quanto possa essere importante per alcune persone un blog come questo, ma grazie a Dio poi arriva chi, in punta di piedi, sussurrando, te lo fa rimembrare...

Che l'Altissimo possa continuare a renderlo utile per amor Suo, amin...

Grazie a tutti coloro che in silenzio leggono e che comprendono tutto ciò che mi sforzo di trasmettere loro: l'amore per la mia religione e la sua beltà.

18 agosto 2012

Aid al fitr Mubarak!


Due appuntamenti da non perdere in tv

Questa sera alle ore 19 la replica del bellissimo docu film sul fratello Hamza Piccardo "Hamza e i significati del Corano" di su Al Jazeera Documentary (in italiano con sottotitoli arabi), visibile on line qui:

http://www.bizontv.com/2010/05/al-jazeera-documentary.html

e poi alle ore 21 la seconda puntata del programma sull'Islam sempre in lingua italiana del fratello Usama Abul Asad visibile anche on line su

www.rtbnetwork.it

Buona visione!

17 agosto 2012

Zakat Al fitr, una breve nota

Di H. P. Piccardo

Definizione di stato e giuridico:

La ragione di questa zakat è la concomitanza con la fine di Ramadan. E 'stata introdotto nel secondo anno dell'Egira. Si differenzia dal "zakat al-mal" per il fatto che è riscossa in base alle persone e non sulla proprietà.

La maggior parte degli studiosi, tra cui i quattro imam dicono che è obbligatoria. Ibn 'Umar disse: "Il Profeta (BDSL) ha ordinato di versare zakat" al-Fitr ", nella misura di un “sa' ” (quattro doppie manciate) di datteri o di orzo per ogni persona, schiavo o libero, maschio o femmina" (al Bukhari e Muslim).

Per quanto riguarda il suo scopo, Ibn Abbas ha detto: "Il Messaggero di Allah ha ordinato Zakat" al-Fitr ", come una purificazione per la persona a digiuno di ogni parola inutile e qualsiasi linguaggio osceno e per provvedere cibo ai poveri. Dev'essere versata prima della preghiera di ''id. Quella assolta dopo questa preghiera è solo un'elemosina come qualsiasi altra"(Abu Dawud).

A chi compete?

E 'obbligatoria per ogni musulmano, maschio o femmina, bambino o adulto, ricco o povero. Il musulmano deve pagare per ogni persona a suo carico. Devono versarla tutti coloro che , oltre ai bisogni di base durante il giorno e la notte di Eid (la persona e la sua famiglia) sono in possesso di altri mezzi.

La quantità di Zakat e la sua natura:

La maggioranza, tre Imam Malik, Shafi'i e Ahmad hanno ritenuto che la quantità di Zakat è pari a (quattro doppie manciate) di datteri, orzo, uva passa, formaggio essiccato (aqit), di frumento o del cibo più popolare del paese.

E 'lecito dare valore zakat in denaro e questo è oggi più conveniente per il donatore,e utile per il destinatario. Ciò è particolarmente l'opinione dell'Imam Abu Hanifa, Hasan al-Basri e 'Umar ibn' Abdil-'Aziz.

L'importo della zakat "al-Fitr" è stimato quest'anno in 8 euro a persona (chiedere all'imam della propria zona a quanto ammonta la cifra, che può differire da città a città, n. d. Aisha...).

Il momento del pagamento:

Il pagamento della zakat "al-Fitr" diventa obbligatoria dagli albori di Eid. E 'obbligatorio il pagamento prima della preghiera di Eid.

E' lecito pagare uno o due giorni prima di Eid per Maliki, a partire dalla metà del Ramadan per gli hanbaliti. È consentito dall'inizio del Ramadan per Shafi'is.

I beneficiari della zakat al-Fitr:

Zakat "al-Fitr" è esclusivamente per i poveri.

15 agosto 2012

Quando fare il bagno (ghusl)

Un uomo una volta chiese ad Alì (Allah sia soddisfatto di lui) riguardo al fare un bagno completo (ghusl). Lui rispose: "Lavati ogni giorno se vuoi" L'uomo disse: "No, ciò che intendevo è il ghusl": Alì replicò: "Al Jumu'ah (il venerdì), il giorno di Al-Nahr (del sacrificio, cioè Aid Al Adha) e il giorno di Al-Fitr (la festa che segue Ramadan)".

In Irwa Al-Ghalil, sotto l'hadith 146 lo shaikh Al-Albani ha classificato la sua catena di trasmissione sahih (autentica) e disse che questa è la migliore delle prove per la raccomandazione di fare un bagno (intendendo il ghusl) nella celebrazione dei due Aid (prima di recarsi in moschea per la preghiera della festa congregazionale, ndt).

Ricordo inoltre QUI come compiere correttamente il ghusl:

Imparare a pregare come il Profeta Muhammed (pace e benedizioni su di lui)

11 agosto 2012

Islam italiano in televisione

Ho letto sul profilo Facebook del fratello Usama questo messaggio:

"Stasera alle ore 21.00 sul canale RTB programma televisivo "...alla Luce"
Primo programma sull'Islam interamente in italiano.

Il programma sarà sul digitale terrestre, Sky e internet.

Domenica alle 14 la replica.

Mio ospite sarà il fratello Musa Cerantonio.

Non mancate all'appuntamento!"

Ovviamente non potevo non diffonderlo... Buona visione!

Canale web (in diretta streaming)

Frequenze (digitale terrestre)

Frequenze (satellitare)

30 luglio 2012

Il digiuno e le sue regole

Khutba (sermone) di Abdullah Saalih al Qasier

Sommario:
1) Il desiderio dei Salafus Saalih (pii predecessori) di preservare il loro digiuno
2) Le virtù del Ramadan rispetto agli altri mesi
3) La necessità di astenersi dai peccati, soprattutto durante il digiuno
4) Metodi e regole del digiuno

Tutte le Preghiere sono per Allah(Gloria a Lui l’Altissimo), noi lo glorifichiamo per la Sua grandezza. Testimonio che non c’è alcuna divinità all’infuori di Lui, che non ha associati, che ha fatto del digiuno di Ramadan uno dei pilastri dell’Islam, e raddoppiato la ricompensa a coloro che fanno il digiuno ed eseguono la preghiera facoltativa notturna – Tarawih.

Testimonio che Muhammad(Pace e benedizioni su di lui)è il Suo servo e Messaggero, esempio da seguire per tutti i Credenti e leader dei giusti. Il Profeta(Pace e benedizioni su di lui)è stato il più generoso tra la gente, specialmente a Ramadan, quando ha incontrato l’Angelo Gabriele da cui ha ricevuto il Sacro Corano.
Che Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)abbia misericordia su di lui e sui suoi compagni, che erano come lampade che illuminavano il buio. Gareggiavano tra loro in buone azioni ed in atti di culto che li portavano più vicini ad Allah(Gloria a Lui l’Altissimo). Continuavano a recitare il Corano e stavano molto attenti ad evitare cose che potevano vanificare il loro digiuno.
Per questo, spesso si liberavano dagli affari terreni ed andavano in Moschea a recitare il Corano, così da evitare ogni atto che potesse vanificare il loro digiuno. Dicevano: “Dobbiamo preservare il nostro digiuno ed evitare di danneggiare le persone”.
O gente! Temete Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)ed obbediteGli e sappiate che i suoi favori sono innumerevoli.
Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)dice nel Sublime Corano:

Coloro che obbediscono ad Allah e al Suo Inviato paventano Allah e Lo temono. Essi sono coloro che avranno il successo!
Surah n.24 Versetto n.52

O Credenti! Presto arriverà un grande momento, come il mese benedetto di Ramadan. Che Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)ci faccia vivere finché non arriva e ci aiuti nel cercare la Sua vicinanza.

Servi di Allah! E’ stato raccontato che il Profeta (Pace e benedizioni su di lui) ha detto: “Il mese di Ramadan è venuto a voi come una benedizione, in cui Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)vi copre con la Sua misericordia, cancella i peccati e risponde alle suppliche. Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)vede la vostra competizione nel compiere buone azioni ed è orgoglioso. Quindi, dovreste mostrare la bontà di Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)in voi stessi, dal momento che un miserabile è colui che viene privato della Misericordia di Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)durante questo mese”.

Salman al-Farisi ha riportato: Il Profeta(Pace e benedizioni su di lui)fece un sermone l’ultimo giorno di Shaaban dicendo: “O gente! Le ombre di un grande mese benedetto stanno arrivando sopra di voi. In questo mese vi è una notte che è migliore di mille mesi. Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)ha reso obbligatorio il digiuno durante questo mese e facoltativa la preghiera nottura(Tarawih). Chiunque commetta una buona azione, otterrà la ricompensa di un atto obbligatorio e chi compie un atto obbligatorio sarà premiato settanta volte di più che in qualsiasi altro mese. E’ il mese della pazienza e la ricompensa della pazienza è il Paradiso. Chiunque dia cibo ad una persona per rompere il digiuno, i suoi peccati saranno perdonati e sarà salvato dal Fuoco. Riceverà una ricompensa simile a colui che ha fornito cibo, senza sminuire niente della ricompensa del primo(che ha nutrito). La gente ha detto: O Messaggero di Allah! Nessuno di noi è in grado di fornire cibo per coloro che digiunano. Allora il Profeta(Pace e benedizioni su di lui)ha detto: Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)premierà colui che fornisca cibo ad una persona che digiuna, anche se è un po’ di latte mescolato con acqua, un dattero ed un sorso d’acqua. Chiunque fornisca una bevanda ad una persona che sta digiunando, Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)gli fornirà una bevanda dalla mia Haud(fronte), e chiunque beva dalla mia Haud, non sentirà più la sete fino a quando non entrerà in Paradiso”.

L’inizio di questo mese è fatto di misericordia, al centro c’è il perdono e la fine contiene la liberazione dal Fuoco. Quindi dovremo essere interessati a promuovere queste quattro qualità il più possibile: due qualità nel pregare e ringraziare Allah (Gloria a Lui l’Altissimo) ed altre due qualità che sono ugualmente indispensabili. Le prime due qualità: Testimoniare che non c’è alcuna divinità all’infuori di Allah (Gloria a Lui l’Altissimo) e cercare il Suo perdono. Le altre due qualità: Chiedere ad Allah (Gloria a Lui l’Altissimo) di entrare in Paradiso e cercare il Suo rifugio dal Fuoco.

O Credenti! E’ stato riportato che il Profeta(Pace e benedizioni su di lui)ha detto: “Chi osservi il digiuno durante il Ramadan, per fede e cercando la ricompensa di Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)tutti i suoi precedenti peccati saranno perdonati”, o anche “chiunque preghi le notti di Ramadan, con fede ed in vista della ricompensa di Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)vedrà tutti i suoi precedenti peccati perdonati”.

Il Profeta (Pace e benedizioni su di lui) ha detto: “Coloro che stanno in Preghiera fino a quando l’Imam non ha finito la Preghiera, saranno considerati come coloro che hanno pregato tutta la notte”.

Inoltre, il Profeta (Pace e benedizioni su di lui) ha detto: “Chi prega la notte di Laylatul Qadr(notte del destino ndt)vedrà tutti i suoi precedenti peccati cancellati”.

Poi ancora, il Profeta (Pace e benedizioni su di lui) ha detto: “Il digiuno è come uno scudo. Il giorno in cui siete a digiuno dovete evitare oscenità e clamore. Se qualcuno vi insulta dovete dirgli: Sto digiunando”.

Il Profeta (Pace e benedizioni su di lui) ha insistito per mantenere il digiuno libero da qualunque cosa possa renderlo nullo dicendo: “Chi non rinuncia alla falsità ed al comportamento sciocco, Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)non ha bisogno che dia del cibo o da bere”.

Jabir bin Abdullah (che Allah sia soddisfatto di lui) ha detto: “Se digiunate, lasciate che il vostro udito, la vista e la lingua preservino il digiuno dalla menzogna e dai peccati. Dovreste smettere di danneggiare il vostro vicino, e dovreste essere distinguibili per solennità e calma, poiché il giorno in cui fate il digiuno non deve essere uguale al giorno in cui l’avete rotto(nel comportamento ndt)”.

O Credenti! Le seguenti dichiarazioni descrivono il corretto comportamento dei Musulmani nel Ramadan, che può essere riassunto come segue:

Primo: Fare il pasto prima dell’alba(Suhur)così da poter reggere più facilmente il digiuno durante il giorno. E’ anche preferibile rompere il digiuno subito dopo il tramonto, e fare il Suhur fino al tempo appena prima dell’alba.

Secondo: Evitate tutte le parole e le azioni che possano portare a qualcosa che possa invalidare il digiuno.

Terzo: Fate la Preghiera notturna, specialmente Tarawih, nel miglior modo possibile e fino alla conclusione dell’Imam ed offrite un numero di Rakah anche nella seconda parte della notte. Potete fare un pisolino durante il giorno per essere fisicamente pronti per compiere le Preghiere notturne senza troppa difficoltà.

Quarto: Evitate di stare svegli fino a tarda notte, per fare cose diverse dalla devozione, poiché questo elimina le benedizioni di questo tempo e priva l’uomo di molti aspetti positivi nell’utilizzo di questo tempo e lo spinge a commettere peccati.

Quinto: Passate il tempo a compiere atti di devozione, come recitare il Corano, chiedere il perdono di Allah(Gloria a Lui l’Altissimo), ricordando Allah(Gloria a Lui l’Altissimo), facendo suppliche, invitando la gente a compiere buone azioni, invitare a ciò che è bene e proibire ciò che è male, così come sostenere queste azioni con parole ed opere. Così, l’uomo può essere un buon esempio ed ottenere una ricompensa pari a tutti coloro che lo seguono.

Sesto: Essere interessati a fornire cibo per la gente che digiuna sia nel momento della rottura del digiuno che in quello del pasto prima dell’alba, incoraggiarli, sostenerli nel fare il bene, pazientare per il loro cattivo comportamento, astenersi dal fare del male ad altri, essere benevoli con la gente, cercando il piacere di Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)ed il Suo perdono.

Temete Allah, o servitori di Allah. Evitate le azioni che si trasformano in miseria e tolgono la misericordia di Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)e che conducono al Fuoco. Sforzatevi di raggiungere i
requisiti della Misericordia illimitata di Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)nel mese di Ramadan, in cui Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)dà molti premi anche per piccole cose e perdona molti errori a coloro che sono sinceri e si affrettano al pentimento. Ramadan è un mese in cui il premio delle buone azioni viene raddoppiato. Congratulazioni ai pii Musulmani che digiunano per il grande perdono di Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)e l’annullamento dei peccati. Siate preparati a digiunare a Ramadan e ad effettuare la preghiera notturna(Tarawih)ed a competere in azioni giuste. Accettate i doni di Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)durante il mese di Ramadan. Forse un’ora spesa nel compiacere Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)innalza colui che la compie al livello dei servitori stretti di Allah(Gloria a Lui l’Altissimo).
Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)dice nel Sublime Corano:

Questa è la Grazia di Allah, Egli la concede a chi vuole. Allah è il Detentore della Grazia immensa.
Surah n.62 Versetto n.4

Che Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)ci dia benefici sui Versetti del Corano recitati durante il mese di Ramadan. Cerco il perdono di Allah(Gloria a Lui l’Altissimo)da tutti i peccati, poiché Egli è il Perdonatore, il Misericordioso.

Traduzione di Mohammed Roma ( mohammedroma@hotmail.it )

Breve nota del traduttore:
Tutte le traduzioni vengono fatte a scopo di Da’wah e vengono diffuse gratuitamente sul web, è quindi assolutamente vietata la vendita.
Chi volesse contribuire nel sostenere questo lavoro di Da’wah può contattare il traduttore.

Il vero digiuno di Ramadan

Non solo fame e sete... Grazie sorella Amina Umm Samir :)

25 luglio 2012

Dott. Gabriele puri: come mantenere il metabolismo attivo durante il Ramadan?

Fonte

Salve a tutti, volevo porre una domanda: io pratico molta attività fisica (4 o 5 volte a settimana, di cui 3 palestra e 2 corsa) mi alimento bene solo che in questo periodo nella mia religione (Islam) ci sarà il Ramadan, digiuno dall'alba al tramonto e mi chiedevo se non vado a rallentare il mio metabolismo? Prima dell'alba faccio un pasto ricco e completo e bevo molta acqua, poi digiuno totale fino al tramonto per poi fare una cena ricca di frutta e verdura, proteine un po' di carboidrati e molta acqua. Secondo voi in questo modo si rallenta il metabolismo? Grazie.

Risposta

Gentilissimo Lettore,
il Ramadan è un periodo di grande importanza nell'Islam vissuto con fervore e partecipazione da moltissimi islamici. Visto in un'ottica puramente alimentare il Ramadan rappresenta senza ombra di dubbio una modalita? interessante di purificazione dell'organismo sia sul versante fisico sia sul versante psicologico.
Il digiuno prolungato, dall'alba al tramonto, lascia spazio alle naturali capacità di depurazione dell'organismo e permette di ridurre i livelli generali di infiammazione migliorando il quadro immunologico. Con qualche semplice indicazione è possibile ottenere il meglio da questo periodo.

Prima di tutto, come già ben fai, è importante bere molto prima dell'alba e poi subito dopo il tramonto. Una corretta idratazione è fondamentale per mantenere in equilibrio l'organismo sopratutto se il Ramadan cade durante l'estate come quest'anno. Prima dell'alba è necessario fare una ricca prima colazione completa di tutto. La prima colazione è il pasto più importante della giornata. Dopo il digiuno notturno è fondamentale garantire al nostro organismo tutta l'energia che serve ad affrontare gli impegni della giornata e questo vale ancora di più se si prevede di digiunare per tutta la giornata.

Durante la colazione bisogna puntare l'attenzione sulla masticazione che deve essere lunga e accurata. In questo modo si dà possibilità all'organismo di percepire con precisione quante energie stiamo assumendo dando un'importante segnale di benessere e tranquillità al nostro corpo. Con una masticazione troppo frettolosa non ci rendiamo conto di quanto stiamo mangiando e di conseguenza perdiamo un feedback fondamentale sulle reali necessità del nostro organismo. Inoltre un'attenta masticazione favorisce la digestione degli alimenti migliorando la disponibilità di vitamine, minerali e amminoacidi essenziali.
Se la colazione deve prevedere una quota equivalente di carboidrati (integrali) e proteine, la cena deve puntare maggiormente sulle proteine. Dovrebbe essere fatta subito dopo il tramonto lontana dal riposo notturno. La digestione e il sonno sono due processi estremamente dispendiosi sul piano energetico per l'organismo e la loro contemporaneità rischia di disturbare sia il sonno che la digestione. In un periodo particolare come il Ramadan la digestione e il sonno vanno curati con estrema attenzione. Frutta e verdura non devono mai mancare sia per un sensato apporto di microelementi si per quanto riguarda il sostegno all'idratazione.
In tutto questo una modica attività fisica è consigliata ma deve essere svolta con cautela. Il movimento permette di apprezzare con maggior intensità le sensazione di questo importante periodo di depurazione ma non deve per nessuna ragione essere massimale. Una passeggiata a passo svelto o per i più allenati una corsa leggera di 30 minuti è più che sufficiente per un corretto stimolo metabolico.
Non ci resta che dire “Ramadan karìm” (“Ramadan è generoso” riferendosi ai benefici dell'astinenza).

18 luglio 2012

Actual moon 3d - Le fasi lunari in diretta!

Per vedere le fasi della luna sul vostro pc! Bellissimo screen-saver, con il quale possiamo tenere d'occhio le fasi della luna durante il Sacro mese di Ramadan... Basta poi inserire la longitudine e la latitudine della vostra città (digitatene il nome su google, le troverete facilmente), aggiungerla alla lista presente nella schermata delle impostazioni (a meno che non ci sia già) e il gioco è fatto! Avrete un bellissimo screen-saver lunare da tenere d'occhio ogni volta che vorrete...

16 luglio 2012

Dire "Ramadan mubarak" è bi'da?

Dire "Ramadan mubarak" o "Ramadan karim" è considerato essere bi'da?

Sia Lode ad Allah.

Non c'è nulla di male nel congratularsi l'un l'altro all'inizio del mese. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) usava dire ai suoi Compagni le buone novelle dell'arrivo di Ramadan, e li esortava a compiere la maggior parte di esse. Abu Hurayra (Allah sia soddisfatto di lui) disse: "Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse: -Vi è giunto Ramadan,un mese benedetto. Allah ha reso obbligatorio su di voi digiunare (in questo mese). Durante esso le porte del Paradiso sono aperte e le porte dell'Inferno sono chiuse, e i diavoli sono incatenati. In esso vi è una notte che è migliore di mille mesi, e chiunque è deprivato delle sue bontà è in effetti deprivato." (Riportato da al-Nisaa'i, 4/129; Sahih al-Targheeb, 1/490)

Vedere: Al Syam, 70 problemi relativi al digiuno.

E Allah ne sa di più.

Fonte

15 luglio 2012

Metodo scientifico VS sunna...

Ok. Abbiamo appurato che ci sono due metodi per decretare l'inizio di Ramadan. Uno scientifico comunque adottato da sapienti europei, uno strettamente conforme alla sunna del Profeta ss. Personalmente tengo in considerazione la fatwa europea, però in maniera puramente indicativa. Prima di avere conferma che c'è stato chi ha visto la luna io non digiuno di solito. Il punto è però un altro: POSSIBILE CHE OGNI ANNO CE DOVEMO SORBI' LE STESSE POLEMICHE TRA FRATELLI E/O SORELLE CHE "BISTICCIANO" SU QUALE SIA IL METODO CORRETTO DA ADOTTARE??? Eppure la soluzione a queste diatribe sarebbe facile: basterebbe che ognuno di noi secondo coscienza faccia quello che islamicamente ritiene giusto. E attenzione, CHE RITIENE GIUSTO, NON CHE FA PIU' COMODO. Chissà quanto tempo e parole si risparmierebbero... E Allah ne sa di più.

Comunque, rileggiamoci questo con la speranza che contribuisca a toglierci i dubbi, insha Allah...

DOVREBBE SEGUIRE LA POPOLAZIONE LOCALE RIGUARDO ALL'INIZIO E ALLA FINE DEL RAMADAN?

As salam alaykum...

05 luglio 2012

Apriamo le finestre...

E' il caso di dare una spolveratina a questo blog, di riaprire le finestre, cambiare aria, riprendere a fare ciò che un tempo mi appagava e mi dava soddisfazione, scrivere, condividere, parlare con chi ha voglia di ascoltarmi.

Per parlare di Islam, di ingiustizie, di novità; per approfondire la religione, descriverla a chi non la conosce, presentarla in maniera semplice a chi ancora la teme.

E farlo come sempre, attraverso le parole di una donna musulmana che altro non vuol fare che smontare qualche pregiudizio e vivere serenamente con tutti, anche con chi non condivide il suo credo e le sue scelte di vita.

Non sempre ci si riesce, anzi. Spesso la serenità è solo quell'attimo fuggente, in funzione del quale però si vive una vita intera. Ma provare è nostro dovere. Dovere di musulmani.

Ci si ribecca in giro inshaLlah, da oggi riapro i battenti...

As salam alaykum!

Aisha

27 maggio 2012

Arabo del Corano e della sunna: da non perdere!

A cura della sorella Johanna Fatima.

"Siamo lieti e onorati di annunciare l'uscita imminente del libro
"Arabo del Corano e della Sunna", di F.J.D. Denuszek, un volume
che tratta esaurientemente, per la prima volta nel nostro Paese,
la grammatica araba, utilizzando come principale campo lessicale
i testi classici dell'Islam.

Crediamo che quest'opera - di cui potete vedere la copertina in allegato -
sarà di grande interesse, oltre che per i musulmani italofoni, anche per
gli studiosi interessati alla lingua e alla cultura islamica.

Le pagine del volume sono 650, il prezzo è di € 30,00, e sarà in vendita
dalla prossima settimana presso le librerie Cues di Fisciano (SA),
Napoli (Monte S.Angelo) e Aversa (CE).

Potrà anche essere richiesto in contrassegno postale, inviando un ordine
via e-mail a questo indirizzo, oppure ad:
antonio.grimaldi@cues.it
o, ancora, via fax allo 089964360.
I costi di spedizione ammontano - per l'Italia - a € 6,50.

Speriamo vivamente che questo lavoro, per il quale l'Autrice ha impiegato
- con intento ed esito pregevoli - lunghi anni di studio, di attenzione e di
sforzo, possa essere di beneficio a un gran numero di persone,
e porgiamo a tutti i più cordiali auguri e saluti.

Antonio Grimaldi
responsabile editoriale CUES

tel. 089964501
cell.3395358323"

20 maggio 2012

Non c'è più religione.

Fonte

Non c’è più fede. Non ci sono più valori. Non c’è più lo Stato che difende gli inermi cittadini, non ci sono più i cittadini che quando lo Stato non li difende si tirano su le maniche e cercano di cambiare le cose. Non ci sono più persone che lottano per ciò che è giusto, non c’è più giustizia.

I suicidi dei disoccupati, disperati, senza più speranza per il futuro, la bomba di ieri a Brindisi, che è andata a colpire il cuore e l’anima del paese, rappresentata dalla sua gioventù e dalla vita innocente di Melissa Bassi e degli altri giovani che sono rimasti feriti, e tutto il resto del paese che si guarda intorno, sperso nei suoi pensieri ed egoismi, che non sa più che dire e come agire sono sintomi tangibili di tutto ciò. Perchè forse non è stato insegnato alle persone il grande valore della spiritualità, perchè non riescono più a capire qual’è il modo giusto per cambiare le cose, perchè non alberga più Dio nel loro cuore e allora tirano avanti alla meno peggio seguendo il proprio intelletto o istinto che dir si voglia. Ma l’intelletto e l’istinto da soli non bastano.

A questi livelli non ci si sarebbe arrivati se la morale comune fosse stata ancora alta. Se la religiosità, quella vera, continuasse ad albergare nei cuori degli uomini rendendoli giusti, migliori, propositivi. In molti, troppi, se ne fregano di ciò che accade agli altri. Non importa alle persone che stanno magari un pochino meglio che il loro vicino stia soffrendo. Perfino oggi stesso, in un supermercato dove vi era un’associazione che raccoglieva generi alimentari per i malati terminati di tumore, è toccato sentir dire da una donna che stava pagando alla cassa “Hanno ancora il coraggio di chiedere ai tempi di oggi!”, alla quale l’istinto primordiale di una persona moralmente retta avrebbe avuto il desiderio di rispondere “Vorrei vedere te cosa faresti se fossi una malata terminale e nessuno ti considerasse…”. Ma non avrebbe comunque capito, perchè a lei, come a molti altri, interessa solo avere la sua di pancia piena e il resto del mondo che si impicchi.

Sì, se la religiosità fosse ancora il valore di fondo di questo paese lo Stato non opprimerebbe i suoi più deboli cittadini per tappare i buchi causati da ladri, opportunisti, approfittatori che fino a poco fa erano (sono?) al suo interno e che hanno succhiato tutto ciò che era possibile dalle sue casse e dai fondi pubblici. Perchè lo Stato sarebbe giusto, e proteggerebbe gli indifesi, non i forti.

E se fosse ancora importante non accadrebbe che le mostruosità che tutt’ora avvengono in Siria, in Palestina, venissero totalmente snobbate dai più per il semplice fatto che sono distanti, lontane… Ma poi sono anche distanti e lontane le persone che ci vivono accanto? Sono distanti e lontane le nostre dirimpettaie pensionate che, abbandonate dalla loro stessa famiglia spesso muoiono nella loro casa sole, rimanendovi per giorni e giorni fino a che la puzza dei loro cadaveri non appesta il condominio in cui è sita?

Sono forse lontani i ragazzini che al di fuori della scuola fumano “canne” davanti ai genitori degli altri alunni o che importunano i più piccoli o i più deboli senza che nessuno si preoccupi di dar loro una sgridata o di avvisare i rispettivi genitori?

Davvero, non c’è più religione e non c’è più moralità. C’è solo egoismo e menefreghismo. Perchè se ci fossero l’Italia non andrebbe così a rotoli, non ci sarebbe tutta questa corruzione, questo senso di paura, tristezza ed oppressione collettivi, questo diffuso desiderio di morire o questa quasi totale insensibilità emotiva che permette di potersene fregare di tutto ciò che ci circonda.

Ma l’essere umano non è nato per essere indifferente. E’ stato creato con sentimenti ed emozioni proprio perchè questi lo spingano ad agire per aiutare i propri simili nei momenti di sofferenza. Ma questo lo insegna la fede. Se questa non c’è non ci si può aspettare null’altro che i livelli di abominio dei quali tutt’oggi siamo spettatori.

Solo la forza morale che proviene da Dio può salvare l’umanità, ma l’umanità da quell’orecchio non ci sente o non ci vuol sentire. Per questo motivo si sta tramutando… In dis-umanità.

11 maggio 2012

Emergenza siccità Africa: un sms al 45594 può salvare una vita...

Dall'11 al 30 maggio 2012 manda un sms al 45594 da cellulari privati TIM, Vodafone, 3, Poste Mobile, Tiscali, Noverca, CoopVoce (costo: 1 euro), o chiama lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Fastweb, TeleTu, Tiscali (costo: due euro), contribuisci con poco a combattere la siccità nel Ciad e a dissetare migliaia di persone che hanno bisogno del tuo aiuto...

23 aprile 2012

Da Khadija a Lorella (Cuccarini...)

Lettera inviata da una sorella italiana alla nota showgirl Lorella Cuccarini in seguito alla trasmissione andata in onda ieri, Domenica 22 Aprile 2012, che trattava il tema dei matrimoni misti. Lettera che, ovviamente, condivido appieno.

"Buonasera Sig.ra Cuccarini, le scrivo dopo aver visto la puntata odierna sui matrimoni misti. L'ho sempre stimata e apprezzata per il suo lavoro, per la sua genuinità, per il suo amore per la famiglia che ha sempre trasmesso attraverso le schermo e soprattutto per la sua eleganza sempre pacata mai eccessiva e volgare.

L'ho sempre ritenuta una donna molto intelligente, schietta e forte caratterialmente tanto da non farsi mai mettere i piedi in testa in qualsiasi contesto l'abbia vista partecipare, lei dirà, "vabene arriva al punto"...il punto è quello che ho visto oggi in tv. Io sono italiana nata da genitori italiani e ritornata all'islam da circa 3 anni, sposata con un uomo marocchino da 6 anni ma stiamo insieme da circa 13 anni, ho 2 splendide bambine Sofia e Maryam e per questo mi sono sentita molto offesa da quello che ho visto oggi nella sua trasmissione, in cui fra l'altro noi musulmani non abbiamo avuto la minima possibilità di replica, tranne quel pover fratello "l'imam" che doveva lottare contro tutto e tutti per far capire a chi in realtà non ha nessuna voglia di capire, quali e quante sono le nostre ragioni.

Una piccola minoranza rispetto al resto del pubblico, autori, ospiti e lei stessa che ahimè erana palesemente schierata contro questi musulmani cattivi, arroganti, prevaricatori, violenti e chi più ne ha più ne metta. Ma insomma quando la smetterete di accanirvi contro di noi? Quando? Non voglio sminuire le storie di quelle povere donne a cui è stato tolto un figlio o quelle povere donne che quotidianamente subiscono violenze dai loro mariti ma questo cosa c'entra con l'islam? Cosa? Solo perchè chi compie questi atti disumani è musulmano allora tutti i musulmani sono dei b..., quante sono le donne dell'est Europa che rapiscono i loro figli e li portano nei loro paesi? Quante? E perchè non avete parlato di loro? Perchè sempre ad accanirvi contro una religione in cui la moglie e la donna sono considerate il perno su cui ruota la famiglia e quindi tutto il resto? Perchè?

Sa Sig.ra Cuccarini c'è un detto del nostro amato profeta Muhammed (pace e benedizioni su di lui) che dice: "Il paradiso è sotto i piedi delle madri" pensi quanto possa essere importante nelle famiglia musulmana la mamma o la nonna o la bisnonna o comunque la donna in generale. Gli atti di questi signori che portano via i figli alle loro mamme non hanno niente a che vedere con la nostra religione anche se il messaggio che avete voluto far passare è stato proprio il contrario. Perchè quando a compiere atti vandalici in generale si dice il nome e poi musulmano e invece quando a compierlo è un italiano, un inglese, un australiano, un cinese non si usa lo stesso "aggettivo religioso"? Perchè? Sono certa che tutte queste mie domande non troveranno una risposta ma questa lettera era solo per farla riflettere su quanto oggi accaduto in una trasmissione televisiva pubblica che dovrebbe fare servizio pubblico in un paese di cui anche io ne faccio parte ma dal quale non mi sento per niente rappresentata perchè se è vero che siamo una piccola minoranza è anche vero che l'accanimento e il razzismo dei tempi di Auschwitz è ora additato e tacciato da voi "italiani" facciamo che non accada di nuovo con noi musulmani. Mi scuso per essermi dilungata ma mi sono sentita in dovere di difendere, anche se con un piccolo gesto, la minoranza che rappresento e di cui ne faccio parte orgogliosamente per io sono FIERA DI ESSERE MUSULMANA. Khadija."

12 marzo 2012

Quando la ummah..

Quando la ummah era guidata dal Profeta Muhammed pbsl era unita, forte, irreprensibile, esemplare.

Se uno dei suoi componenti aveva un momento di tristezza, di difficoltà oggettiva, di malattia o di povertà tutti quanti subito comprendevano le sue necessità e, anche con un solo dattero o un sorriso, gli stavano accanto.

Nei momenti in cui era la terra d'Islam ad essere in pericolo, perchè i nemici esterni l'attaccavano per ridurla sotto il loro potere idolatrico si univa come fosse un sol'uomo, e, assieme, sconfiggeva il nemico con l'aiuto di Allah, con lo stendardo alzato e con il Messaggero in testa.

Quando invece era uno dei suoi (capita, si è umani) ad errare, tutti gli altri compuntamente, nel Nome di Dio, lo sostenevano, lo correggevano, lo convincevano a pentirsi del suo errore e a non commetterlo mai più, ma nella maniera più dolce, più equilibrata, con il maggior tatto possibile.

A volte era necessaria anche la durezza, quando la fede, il paese o gli altri musulmani avrebbero potuto essere danneggiati da un cattivo comportamento. Ma sempre e comunque nella maniera più pietosa, misericordiosa possibile, che era poi seguita dall'indulgenza e dal perdono, e dal pentimento di colui che l'aveva ferita dall'interno perchè in fondo anch'esso era parte della ummah; in un corpo sano talvolta può accadere che un organo si ammali, ma poi curato può guarire, grazie a Dio.

C'era grande povertà a quei tempi, il Profeta pbsl stesso spesso si legava con una cintola delle pietre strette sullo stomaco per non sentire i morsi della fame, ma non c'era disperazione a causa di questo. Perchè tutti sapevano che il loro "risq", la loro provvigione data da Dio l'Altissimo ad ogni essere umano, era già stata destinata, e quindi la ummah sopportava con sottomissione il momento di difficoltà per ambire alla grande gioia eterna del Paradiso. Lo sapevano con certezza, i credenti, che se Lui lo avesse voluto avrebbe dato loro di meglio, sia in questa vita che nell'Altra, per ricompensarli della loro sofferenza.

C'era freddo, anche, talvolta, nella notte del deserto, ma nè il Profeta pbsl nè i Sahaba, i suoi compagni più vicini, Allah sia soddisfatto di loro, si lamentavano quando si alzavano all'alba per compiere le abluzioni con l'acqua gelida del mattino. Anzi: lo facevano con amore, con gioia, con necessità, con ardente e desiderosa attesa del bene che li attendeva facendolo.

Le loro mogli, quelle del Rasul ss e dei Compagni, erano naturalmente pudiche e obbedienti alle Leggi dell'Altissimo. Non si sono fatte nessun tipo di problema quando Allah, gloria a Lui, fece discendere il versetto che parlava dell'obbligo del velo. Anzi: chi tra loro era povera divise in due i suoi abiti e riuscì a trarre dalle loro stoffe due capi per fare in modo di coprirsi integralmente. Non importava loro affatto delle critiche, nè dell'eventuale allonanamento di amici o parenti. Avevano la vicinanza di Dio, e questo bastava loro. Sono anche morte, a causa delle persecuzioni e delle torture da parte degli idolatri, loro parenti perfino, per il loro Islam. La prima martire della ummah infatti fu proprio una donna, Soumaya, Allah sia soddisfatto di lei. Che non volle nascondere nè rinunciare alla sua fede.

Scese il versetto con il divieto del vino, anche. I sahaba presero tutti i loro otri e ne versarono il contenuto per le strade. Senza batter ciglio, senza dire: "Peccato, che spreco di denaro!", senza tentennare. Dio lo voleva, loro obbedivano. Con naturalezza, spontaneità e semplicità.

E facevano del bene, i componenti della ummah, comunque, a tutti, all'amico e al nemico, con la parola e con l'azione, e mai, mai avrebbero tradito un patto o mancato ad una promessa. Il patto e la promessa sono sacri, per l'Islam.

Studiavano, molto, amavano la scienza, amavano il Corano, erano assetati di sapere, di cultura, di religione. Non si perdevano praticamente mai un sermone o una lezione. E non sbadigliavano durante essi, anzi. Erano in ascolto attento, con tutti i sensi pronti alla massima ricezione di ogni perla di sapienza del Messaggio Divino. E in numero sempre maggiore apprendevano a memoria la Parola di Allah con commozione e struggimento.

Avevano un linguaggio pulito, non volgare, consono ad ogni situazione, stavano sempre bene attenti a non essere aggressivi, oppressivi, ineducati, e chiedevano scusa nel caso, loro malgrado, capitasse loro di ferire qualcuno con la parola.

E non rubava, la ummah, non trasgrediva, non commetteva nè fornicazione nè adulterio, nè palesemente nè di nascosto, perchè sapeva che comunque l'Altissimo è l'Onnisapiente e l'Onnisciente. E, anche se avesse avuto la possibilità di celarsi agli altri non lo avrebbe fatto comunque, per troppo amore. Mai avrebbero deluso, i suoi uomini e le sue donne, Colui che amavano più di tutto il resto del creato, mai avrebbero potuto portare sulla coscienza il peso di aver dispiaciuto il Signore dei Mondi.

Quanto è diversa la ummah di adesso.

Forse che i tempi del dajjal stiano arrivando?

10 marzo 2012

Cosa ti manca, sorella?

Cosa ti manca sorella? Di cosa hai paura?

Ti chiamo sorella anche se non hai ancora dato shahada perchè ti sento già, mia sorella.

Perchè vedo il tuo cuore in fiducioso ascolto della parola di Dio, lo vedo trepidante e timoroso in attesa di assorbire ogni regola, ogni Legge, ogni Parola misericodiosa che Egli ha voluto donare a tutta la Sua creazione.

Ti vedo mentre ti commuovi davanti ad un hadith, percepisco che ti spaventi davanti al versetto che parla dell'Inferno, che il tuo cuore esprime profondo biasimo nei confronti di coloro che denigrano il Suo Altissimo Volere.

Ti sento gioire quando un musulmano si tira fuori da una situazione difficile, e star male se soffre. Vedo i tuoi occhi accarezzare i lunghi abiti e i soffici veli che desideri ardentemente possano scendere senza più remore sul tuo capo e mettere nel cassetto smalti e rossetti che ormai ti senti in colpa ad usare.

Ti vedo leggere con partecipazione delle sofferenze dei fratelli e sorelle che vivono nelle zone di guerra, e attivarti per loro in ogni situazione possibile. Così come ti vedo star male perchè ancora dentro di te qualcosa ti frena.

Lo so come ti senti, io ti capisco, io sono stata come te, uguale a te.

Temevo a mia volta gli sguardi delle persone, i loro giudizi, il fatto che pensassero che mi era dato di volta il cervello ad abbracciare una religione che loro pensano sia maschilista e retrograda (FALSO!).

Mi dicevo "Quando metterò il velo mi guarderanno tutti, con che coraggio andrò dai miei familiari per dir loro -No, grazie, non mangio maiale perchè sono musulmana"... Come farò a spiegare alle mie amiche il mio nuovo modo di essere, di vestire, di pensare?"

Ma alla fine mi sono accorta che lo scoglio più grande lo avevo messo io stessa, non gli altri. Ero IO ad essere insicura, ero IO ad aver paura, ero IO ad aver messo i paletti.

E quando ho capito che l'Amore di Dio è più grande ed infinitamente più prezioso di ogni piccolo imbarazzo che avrebbe potuto causarmi il mio nuovo status di musulmana sono andata da Lui...

E nulla è stato più facile...

Tutte le paure pian piano sono svanite, tutti i blocchi mentali abbattuti, tutte le barriere scomparse...

E' diventato naturale spiegare il perchè del velo nell'ormai secondo millennio, il fatto che il maiale no, non si mangia perchè lo ha detto Allah nel Sacro Corano, scegliere un bel cappotto lungo per sentirsi a proprio agio con la propria coscienza perchè ben coperte...

Per quello ti dico, cara sorella, sei tu quella che può, alla velocità di un battito di ciglia, con l'aiuto di Dio far svanire tutto ciò che ti tiene lontana da Lui.

Lui ti ha dato la Luce, afferrala, ora, prima che sia troppo tardi, prima che tu debba pentirtene, prima che l'Angelo della morte colga la tua anima.

Non sappiamo fino a quando resteremo su questo mondo, qualcuno fra i lettori addirittura questa sera stessa potrebbe non esistere più. E a quel punto nulla potrà salvargli l'anima dalla dannazione perenne.

Vai da Lui sorella, subito. Vai da Lui, e sarai serena, felice, forte, appagata come mai sei stata in tutta la tua vita.

Entra nell'Islam, entra nella Luce, raggiungi le tue sorelle che ti amano, e che altro non desiderano che vedere la tua anima accanto alle loro.

Ti aspettiamo a braccia aperte, e Lui è lì, per te, raggiungiLo. Ora.

02 marzo 2012

Victor Hugo canta il Profeta.

“L'anno nuovo dell'egira ”, anno 1850 (circa)


Come se presentisse che la sua ora era vicina,
serio, non faceva più un rimprovero ad alcuna persona;
camminava, rendendo ai passanti il loro saluto;
lo si vedeva invecchiare ogni giorno di più anche se ha avuto
appena venti peli bianchi nella sua barba ancora nera.
Talvolta si fermava a guardare i cammelli bere
rimembrando i tempi in cui fu cammelliere.
Pareva aver visto l'Eden, l'età dell'amore
i tempi passati, l'età da ormai scordare.
Aveva fronte alta, gote imperiali
sopracciglia canute, occhio profondo e diligente
il collo come quello di un' anfora d'argento.
L'aspetto di un Noè che del diluvio conosce il segreto;
Se gli uomini lo consultavano, questo magistrato
lasciava l'uno affermare l'altro ridere e negare
ascoltava in silenzio e per ultimo attendeva di parlare.
La sua bocca era un continuo pregare.
Stringeva al ventre una pietra, poco si occupava di mangiare.
Lui stesso a mungere le pecore pensava,
si sedeva in terra e i suoi vestiti cuciva .
Digiunava più a lungo di altri nei giorni della loro gioventù
nonostante avesse perso la sua forza e giovane non fosse più.
A sessantatré anni una febbre lo colse
e il Corano scritto dalla sua mano rilesse
poi al figlio di Said, lo stendardo, lo rimise
"Ho toccato la mia ultima alba." gli disse.
"Non c'è altro dio che Dio. Lotta per Lui"
aveva questa triste noia, e il suo occhio velato da bui
era quello di una vecchia aquila forzata ad abbandonare la sua aria;
poi andò alla moschea alla sua ora consuetudinaria,
appoggiato ad Alì, seguito dalle genti
e l'intento Sacro si dispiegava ai venti.
Lui pallido ha esclamato, rivolgendosi alla folla:
"Gente! Il giorno si spegne, l'uomo passa e crolla;
la polvere e la notte, siamo noi. Solo Dio è Grande.
Popolo, sono il cieco e sono l'ignorante.
Potrei essere più vile di una bestia immonda, genti!"
Un anziano disse "O capo dei veri credenti
il mondo non appena ha sentito, nella tua parola ha creduto:
una stella è apparsa il giorno in cui sei nato
e tre torri del palazzo di Cosroe sono andate a crollare"
Lui rispose: "Sulla mia morte gli angeli hanno potuto deliberare;
L'Ora arriva. Ascoltate. Se ad uno di voi ho parlato male
o gente, davanti a tutti si può alzare
che mi insulti e che mi oltraggi prima ch'io svanisca;
se ho colpito qualcuno, che questi mi colpisca".
E tranquillo, tendeva ai passanti il suo bastone.
Una vecchia, con la lana di un montone
seduta su una soglia gli gridò: "Che Dio ti assista!"
Sembrava una visione triste avesse vista;
improvvisamente, pensieroso, disse: "Ecco qua,
voi tutti, io sono una Parola nella bocca di Allah;
sono cenere come uomo e fuoco come Profeta
ho integrato di Issa la luce incompleta
io sono la forza, Gesù è la dolcezza.
Il sole sempre ha per precursore dell'alba la grandezza.
Gesù mi ha preceduto, ma non è l'origine.
Annusava una rosa colei da cui è nato, una vergine.
Io, come essere vivente, da voi deve esser ben ricordato
non sono che fango, dai vizi annerito.
Ho subito lo strano approccio di ogni peccato,
la mia carne più che una via di fango oltraggi ha patito
e il mio corpo dal male è interamente disonorato;
o voi tutti, io sarò ben presto divorato
se nel buio solitario di una fossa
ogni errore generare un verme possa.
Figli, rinasce in fondo al freddo sepolcro il dannato
per essere dai vermi di nuovo divorato.
Ogni giorno la sua carne si riformerà fino a che la pena non finirà
aprendo al suo volo, serena, l'immensità.
Figli, io sono il vil campo del sublime conflitto,
tanto l'uomo di sopra quanto l'uomo di sotto
e il male sulla mia bocca talvolta col bene si alterna
come nel deserto la sabbia e la cisterna;
quello che non vuol dire ciò che ha; o credenti!
Ho tenuto testa nell'ombra agli angeli terrificanti,
che l'uomo nelle tenebre vorrebbero nuovamente gettare
a volte, nei miei pugni, le loro braccia funeree mi son trovato a trattenere.
Come Giacobbe, ho la notte, un passo dopo l'altro,
contro qualcuno che non vedevo ho avuto scontro;
ma gli uomini, soprattutto, la mia vita hanno segnato;
su di me il loro odio e la loro invidia hanno gettato
e come sentivo in me la Verità
li ho combattuti, ma senza irascibilità.
e durante la lotta gridavo "Lasciate fare!".
Sono solo, nudo, sanguinante, ferito, questo io stimo migliore;
che tutto gli sia permesso, che mi tutti mi colpissero,
Quand'anche contro di me tutti i miei nemici si infuriassero,
sarebbero, per attaccarmi, in questo stretto cammino,
il sole alla loro sinistra e la luna alla loro destra vicino.
Non mi avrebbero fatto ritirare.
Così dopo per quarant'anni aver dovuto lottare
eccomi arrivare al bordo del fosso profondo,
Allah davanti a me e dietro di me il mondo.
In quanto a voi, che nelle prove mi avete accompagnato
come i greci Hermes e gli ebrei Levi hanno seguito
avete sofferto molto ma l'alba vedrete.
Dopo la notte fredda, dell'alba nascere godrete;
o popolo, non dubitate, Colui che provvede
agli anfratti di Jabal - Kroniga il leone
le perle al mare e al buio gli astri
può ben dare un po' di gioia all'uomo triste.
Ha aggiunto: "Credete, vigilate, la fronte dovete abbassare,
quelli che non sono buoni né cattivi dovranno restare
sul muro che separa l'Eden dalla Voragine,
troppo neri per Dio, troppo bianchi per il crimine;
quasi nessuno da non meritare il castigo è abbastanza puro
pregando, fate in modo che il vostro corpo tocchi completamente il suolo duro;
l'Inferno nel suo fatale mistero non brucerà
quel che la cenere toccato avrà, e il Creatore
a chi bacia la terra oscura aprirà un cielo blu oltremare,
siate santi, siate giusti, siate ospitali;
là Sopra stanno i puri frutti degli alberi agostali,
i cavalli sellati d'oro per ai sette Cieli fuggire,
i carri animati che hanno fulmini in luogo di scudisci per sferzare;
serena, incorruttibile, felice, ogni huri
un chiostro fatto da una perla cava si troverà ad abitare;
Il Jahannam attende il reprobo, sventura!
Avranno delle scarpe di fuoco la cui calura
farà come un calderone le loro teste bollire
il volto degli eletti sarà fiero, atto ad affascinare."
Dando ascolto alla speranza si fermò,
poi proseguendo il suo cammino a passi lenti, ricominciò:
"O viventi! Ripeto a tutti: ecco l'Ora in cui mi nasconderò
in un'altra dimora, dunque affrettatevi.
Ci vuole, è giunta l'ora che io sia denunciato da quelli che mi hanno conosciuto.
e se ho dei torti che in faccia mi sia sputato!"
La folla si disperse, muta, dopo ch'egli fu passato.
La barba al pozzo di Abufleia si lavò ,
un uomo reclamò tre dirham , che egli pagò
dicendo: "Meglio pagare qui che nella tomba!"
L'occhio del popolo era dolce come un occhio di colomba.
Guardando questo uomo, il suo appoggio, lui, l'eletto
quando tornò da Lui pianse il popolo, tutto.
Tanti lì senza chiudere occhio rimasero
e la notte sdraiati su una pietra trascorsero.
La mattina dopo, vedendo l'alba venire
ad Abu Bakr disse: "Non mi posso alzare,
tu va a prendere il Libro, fate la preghiera" sua moglie Aisha indietro si volle tenere;
quando Abu Bakr leggeva lei ascoltava,
e spesso, a voce bassa, il versetto finiva;
e piangendo, pregò in questa maniera.
E l'Angelo della Morte alla porta, verso sera
si manifestò chiedendo il permesso di entrare
"Che entri", il suo sguardo illuminarsi si poté vedere
della stessa luce come il giorno della sua venuta al mondo.
"Dio desidera la tua presenza" ecco ciò che l'Angelo stava dicendo.
"Bene", disse, gli corse sulle tempie un sussulto
un soffio aprì il suo labbro e Muhammed è morto.

17 febbraio 2012

Storie d'Italia, Amina Milena.

La splendida, esilarante, tenera testimonianza di vita e di fede di una donna musulmana. E italiana. E napoletana! 


STORIE D'ITALIA - Amina - Argenta (FE) from Laboratorio Genova on Vimeo.

27 gennaio 2012

Riflessioni di una italo-palestinese sul giorno della memoria.

Ed eccoci qua, come ogni anno. 27 gennaio: giornata della memoria.

Ecco, stamattina riflettevo e mi sono immaginata di essere a Gaza, pensavo ai miei suoceri, alle mie cognate e ai miei cognati, nonché a tutta la popolazione palestinese. E mi sono chiesta come reagirebbero se dicessi loro: fermatevi un attimo, fate un minuto di silenzio per le vittime della shoah.

Come potrebbero farlo quando quelle stesse vittime si sono trasformate in carnefici? Come potrebbero quando basterebbe loro guardare la loro casa e trovarvi i segni dei bombardamenti di “piombo fuso”? Quando basta andare a farsi un giro per Gaza e vedere case e zone completamente distrutte. Quando basta sdraiarsi la sera per andare a dormire e sentire il silenzio spaccato dai “zannana”, dicui parlava anche Vittorio Arrigoni, che sorvolano i cieli della città incutendo terrore al solo loro passare.

E ripenso ai bimbi che ho visto lì. Ripenso ai loro visi innocenti. Ripenso a quei due piccoli che rimarranno per sempre impressi nella mia memoria che usciti da scuola, zainetti azzurri dell’ unicef in spalla, si tenevano per mano. Ripenso a questi angioletti che hanno perso padri, madri, fratelli e sorelle. Ripenso che in ogni famiglia palestinese ci sono dei martiri.

Ripenso a “piombo fuso”. Ricordo ancora che quel 27 dicembre 2008 ero al convegno del GMI. Mi chiamò mio padre e tutto agitato mi disse “Stanno bombardando Gaza, chiama subito Awad”. Chiamai Awad, mio marito, e lo avvisai. Non riusciva a mettersi in contatto con la sua famiglia, probabilmente avevano tagliato le linee telefoniche. Furono giorni di panico. Non so se qualcuno può immaginare cosa significa avere la propria famiglia chiusa a Gaza, non potersi mettere in contatto con essa e non sapere cosa stia succedendo, non sapere se arriveranno vivi a fine giornata.

Il 31 mattina, verso le 7 ricevemmo una chiamata. Ricordo che ci svegliammo di colpo, in quelle situazioni si pensa sempre il peggio. Invece fu una bella notizia: il nipotino di mio marito era nato. Sotto le bombe, ma era nato e stava bene, grazie a Dio. Alhamdulillah.

Ritornando al giorno della memoria, si chiama così, della memoria, perché dovrebbe servire a ricordare, in modo che queste cose non accadano più. Ma ciò che fa male, è che queste stesse vittime si sono trasformate in carnefici, ed è questo che non riesco ad accettare. Al di là di ciò che è successo, che so benissimo che è stata una cosa orribile.
Forse i primi a dover riflettere dovrebbero essere proprio gli israeliani. Come potete fare le cose orribili che fate, dopo tutte le vittime che ci sono state tra gli ebrei? Come?

Come disse Primo Levi: "Ognuno è ebreo di qualcuno. Oggi i palestinesi sono gli ebrei di Israele."

Dovremmo fare che ciò che all’epoca della shoah molti non fecero: avere il coraggio di condannare e dire no, come vorrebbero quei morti nei lager. Avere il coraggio di condannare e dire no a tutte le ingiustizie, le carneficine, le violazioni di diritti umani che avvengono al giorno d’oggi.
Quindi anche per rispetto di questi morti, dobbiamo condannare le brutalità che avvengono. Facciamo sentire le nostri voci, facciamo capire che siamo consapevoli dello scempio che sta avvenendo in Palestina da quasi 64 anni, dei massacri da parte del dittatore assad in Siria nei quali sono morte circa 7000 persone e di tutto lo “schifio” che c’è al mondo.

Karima

14 gennaio 2012

La vera gioia della vita.

Mi capita di leggere talvolta su blog o social network frasi o pensieri di persone che conosco dal vivo, che stimo per la loro intelligenza, per la loro capacità di vivere in mezzo agli altri, per le loro doti lavorative e umane. Parlo di non musulmani in questo caso.

Persone che però hanno una grande sofferenza di fondo, lo si percepisce da ciò che scrivono, talvolta in maniera chiara, talvolta meno.

Scrivono che non hanno idea di quale sia il motivo per il quale vivono, dove devono andare, chi sono, perchè esistono le sofferenze di questo mondo.

Nonostante le loro indubbie, importanti qualità non sono nemmeno in grado di comprendere a fondo sè stessi.

Ciò che di bello hanno li fa comunque soffrire, lasciandoli disperati alla ricerca di qualcosa che non sanno di che si tratti.

Ma vedo anche persone molto più semplici nel loro modo di agire e vivere, magari non particolarmente abbienti, che conducono scarsa vita sociale per loro scelta o per carenza di possibilità, che hanno gravi problemi di salute e di lavoro che però hanno una forza, una sicurezza, una flemma invidiata da tutti coloro che, come il primo esempio, invece hanno materialmente tutto ma in fondo sono privi di quell'Energia, di quella Forza che solo la vera Fede può donare.

Nella difficoltà i primi si disperano, piangono, si isolano da tutto e da tutti, spesso e volentieri cadono in depressione perchè si sentono vittime inermi e indifese di un Disegno che non sono in grado di controllare.

I secondi invece magari sì, piangono a loro volta ma mai si disperano, perchè si rifugiano nella Volontà di Dio, consci del fatto che tutto ciò che avviene è Suo Decreto, immutabile se non attraverso la pura sottomissione e la pazienza. E da lì traggono quella immensa, inimmaginabile, insostituibile Forza che solo il credente può avere.

Una Forza talmente grande da risultate evidente e quasi palpabile per tutti coloro che non la hanno.

Un'esistenza materialmente ricca e sicura infatti è comunque insoddisfacente ed insipida se dentro di sè non si ha il vero impulso vitale senza quale l'essere umano perirebbe tra sofferenze atroci in questa vita e nell'Altra.

Ovvero l'Amore per Dio.

L'Amore vero però, quello che ti spinge a ringraziarLo quando soffri, a lodarLo quando rimani senza lavoro, a glorificarLo quando ti succede una disgrazia visto che sai che tutto ciò altro non è che una Prova per te che, se superata, ti permetterà di essere davvero più forte e migliore.

Migliore nei confronti di te stesso, migliore agli occhi degli altri, migliore davanti a Dio, se Lui vuole.

Tutto di guadagnato se si segue il Suo percorso e la Sua Volontà. La nostra anima e il nostro cuore lo sanno, perchè la pace che provano non potrebbe mai essere sostituita da null'altro. La calda, sicura, amorevole Luce della Fede è quanto di più gelosamente prezioso l'uomo possa sperare di arrivare ad ottenere.

Grazie a Dio per tutto ciò che ci permette di avere.

Grazie a Dio per averci creato al solo scopo di lodarLo.

Grazie a Dio perchè ha creato la sofferenza, senza la quale la gioia non avrebbe alcun sapore.

Che l'Altissimo permetta di godere di tutto questo a tutti coloro che sono dotati di vero e candido intelletto, amin.

01 gennaio 2012

Vota Vik Arrigoni come personaggio dell'anno.

Fratelli, sorelle, amici/e, lo so che magari conta poco e serve a poco agli occhi della gente, ma ridiamo dignità a quel grande uomo che è stato Vik (Vittorio Arrigoni, morto martire per la Palestina), dato che nè i mass media nè lo stato lo hanno fatto. Votatelo come personaggio dell'anno... Basta un click. E fate girare.

http://blog.panorama.it/italia/2011/12/23/italia-2011-vota-il-personaggio-dellanno-il-sondaggio/

Chi è onesto sa che questo è il minimo fra gli onori che avrebbe meritato e che nessuno ha avuto il coraggio di conferirgli.

Almeno noi, Restiamo Umani.