14 gennaio 2012

La vera gioia della vita.

Mi capita di leggere talvolta su blog o social network frasi o pensieri di persone che conosco dal vivo, che stimo per la loro intelligenza, per la loro capacità di vivere in mezzo agli altri, per le loro doti lavorative e umane. Parlo di non musulmani in questo caso.

Persone che però hanno una grande sofferenza di fondo, lo si percepisce da ciò che scrivono, talvolta in maniera chiara, talvolta meno.

Scrivono che non hanno idea di quale sia il motivo per il quale vivono, dove devono andare, chi sono, perchè esistono le sofferenze di questo mondo.

Nonostante le loro indubbie, importanti qualità non sono nemmeno in grado di comprendere a fondo sè stessi.

Ciò che di bello hanno li fa comunque soffrire, lasciandoli disperati alla ricerca di qualcosa che non sanno di che si tratti.

Ma vedo anche persone molto più semplici nel loro modo di agire e vivere, magari non particolarmente abbienti, che conducono scarsa vita sociale per loro scelta o per carenza di possibilità, che hanno gravi problemi di salute e di lavoro che però hanno una forza, una sicurezza, una flemma invidiata da tutti coloro che, come il primo esempio, invece hanno materialmente tutto ma in fondo sono privi di quell'Energia, di quella Forza che solo la vera Fede può donare.

Nella difficoltà i primi si disperano, piangono, si isolano da tutto e da tutti, spesso e volentieri cadono in depressione perchè si sentono vittime inermi e indifese di un Disegno che non sono in grado di controllare.

I secondi invece magari sì, piangono a loro volta ma mai si disperano, perchè si rifugiano nella Volontà di Dio, consci del fatto che tutto ciò che avviene è Suo Decreto, immutabile se non attraverso la pura sottomissione e la pazienza. E da lì traggono quella immensa, inimmaginabile, insostituibile Forza che solo il credente può avere.

Una Forza talmente grande da risultate evidente e quasi palpabile per tutti coloro che non la hanno.

Un'esistenza materialmente ricca e sicura infatti è comunque insoddisfacente ed insipida se dentro di sè non si ha il vero impulso vitale senza quale l'essere umano perirebbe tra sofferenze atroci in questa vita e nell'Altra.

Ovvero l'Amore per Dio.

L'Amore vero però, quello che ti spinge a ringraziarLo quando soffri, a lodarLo quando rimani senza lavoro, a glorificarLo quando ti succede una disgrazia visto che sai che tutto ciò altro non è che una Prova per te che, se superata, ti permetterà di essere davvero più forte e migliore.

Migliore nei confronti di te stesso, migliore agli occhi degli altri, migliore davanti a Dio, se Lui vuole.

Tutto di guadagnato se si segue il Suo percorso e la Sua Volontà. La nostra anima e il nostro cuore lo sanno, perchè la pace che provano non potrebbe mai essere sostituita da null'altro. La calda, sicura, amorevole Luce della Fede è quanto di più gelosamente prezioso l'uomo possa sperare di arrivare ad ottenere.

Grazie a Dio per tutto ciò che ci permette di avere.

Grazie a Dio per averci creato al solo scopo di lodarLo.

Grazie a Dio perchè ha creato la sofferenza, senza la quale la gioia non avrebbe alcun sapore.

Che l'Altissimo permetta di godere di tutto questo a tutti coloro che sono dotati di vero e candido intelletto, amin.

7 commenti:

itabilal ha detto...

amin ya rabb!
anche io ho la stessa sensazione... le persone che più stimo tra i non musulmani sono quelle che capiscono di avere un qualcosa che manca... quelle che sono sincere con sè stesse e sanno che non sarà la solita azione d'evasione ad allontanarle da questa realtà.

le stimo perchè sono capaci di riflessioni molto profonde, ma sempre marcate da questo pessimismo o disillusione di fondo.
Io credo di esser stato una persona del genere... ma adesso le nostre vite hanno un senso alhamdulillah

Muslima ha detto...

A me invece suscita tanta tristezza vedere queste persone che, nonostante la loro intelligenza, continuano a non riuscire a percepire il profumo della Fede. Chissà, un giorno forse...

AlhamduliLlah sempre, dici bene...

Salam alaykum

Aisha

Anonimo ha detto...

E' così vero...
Anche io sono tra esse.
Ma a Muslima dico: secondo me la fede è soprattutto un dono, non basta essere intelligente per poter credere. La fede viene percepita col cuore non con l'intelletto. Si può solo sperare di ricevere questo dono.
S.D.

Muslima ha detto...

Ciao S.D. sì, è vero, è un dono, ma un dono che viene dato a chi lo desidera. Ho sentito tante storie di uomini e donne che cercavano Dio ardentemente, con sincerità, e alla fine Lui si è fatto trovare... L'intelletto, come dice il Corano nella sura Sad

"52. Questo è un messaggio per gli uomini, affinché siano avvertiti e sappiano che Egli è il Dio Unico e perché rammentino, i dotati di intelletto"

serve per riconoscere e ricordare i Suoi segni. Una volta riconosciuti, si può chiedere all'Altissimo il dono della fede. E come ti ho detto prima, Lui lo concede sempre a chi lo desidera con ardore.

Ti auguro il meglio in questa vita e nell'Altra, a presto...

Aisha

Anonimo ha detto...

Guarda che anche i Cristiani hanno qualcosa in cui credere e che li arricchisce...quelli che non sanno cosa vogliono o sono tristi saranno atei...non mettetela giù sempre in modo da far apparire il musulmano quello che ha trovato la fede e la pace e i Cristiani no....
Altrimenti come si spiega che nei paesi islamici i Cristiani si lasciano uccidere per la fede?

Muslima ha detto...

Sì, forse il vero cattolico praticante ha anche lui dei saldi principi, non lo metto in dubbio. Però dal mio punto di vista (cioè da musulmana) sono incompleti, manca loro il credere nel sigillo della Profezia. Oggettivamente è come se fossero sulla Via ma restando un passo indietro... Io il passo avanti l'ho fatto per questo motivo, mancava un mattone nella casa ;)

Anonimo ha detto...

"Altrimenti come si spiega che nei paesi islamici i cristiani si lasciano uccedere per la fede?"
Assalamualeikum wa rahma, sorella ti leggo spesso ma non commento mai, e a dire il vero nemmeno sta mattina sarei nelle condizioni di commentare, ma nonpotevo lasciar passare questa frase asserita dall'anonimo/a qui sopra.
Nell'Islam non si può assolutamente uccidire chi ha fede diversa dalla propria e tanto meno obbligare a cambiare religione...figuriamoci. Cerchiamo di stare attenti a quello che scriviamo perchè potremmo lasciar trasparire sentimenti o non conoscenze davvero importanti.
Spero di essere stata chiara ma ho difficoltà di connessione tra i neuroni ;O))
Un abbrccio sorella cara!!!
Salamualeikum wa rahma
Affy