16 ottobre 2010

Il risultato di un mondo senza Dio.

Voglio parlare di Sara, oggi. Una giovane, innocente (si intravedeva, dai suoi occhi, che era innocente...) ragazza, vittima di una morte inconcepibile e di una mancanza di rispetto tale nei confronti delle sue povere spoglie inanimate che non vi sono parole sufficientemente significative per descrivere tutto l'orrore che suscitano. Vittima di un omicidio, commesso da suo zio, la persona che l'avrà probabilmente vista nascere, crescere. Che in parte forse l'avrà educata, nutrita, aiutata. Uno zio che, una volta vista davanti a sè come una giovane e graziosa donna l'ha insidiata nella maniera peggiore, come nessun uomo dovrebbe mai fare con nessuna donna. E men che meno, perchè è disgustosamente peggio, con la propria nipote.

Sara era una ragazzina che aveva probabilmente tanti sogni e tante speranze, che desiderava andar via dal suo piccolo, spoglio paese e vivere una vita, agli occhi di un'adolescente, degna di essere vissuta. Magari in una grande città, magari con un bel retribuito lavoro, e una persona accanto con la quale formarsi una famiglia, un giorno.

Una ragazza come tante, cresciuta come tante, nella probabile indifferenza dei suoi sentimenti da parte della propria famiglia, con la quale evidentemente comunicava poco e male. Una famiglia che l'avrà sì cresciuta, ma l'avrà davvero educata, consolata, ascoltata nei momenti di difficoltà? Questa famiglia avrà capito quando nel suo vissuto c'era stato qualcosa che non andava? Aveva notato il suo malessere quando le era capitato di subire qualcosa di spiacevole, si rendevano conto che le persone che aveva accanto (spesso maggiorenni, fra l'altro, lei, che aveva solo 15 anni) non erano adatte a lei?

Sarà riuscita questa ragazza, un giorno fra gli altri, a prendere da parte la sua mamma e a dirle "Guarda, lo zio..." oppure "Sai, mia cugina non mi è così solidale come sembra..."... Perchè le avvisaglie di quel che le è successo, a veder da fuori, c'erano tutte.

Quella bestia schifosa dello zio l'aveva già insidiata in precedenza, e aveva anche avuto problemi con questa cugina dalla quale era strettamente dipendente, a quanto pare, il giorno prima della sua scomparsa. E' vero, un litigio tra ragazze, tra amiche, tra cugine può capitare. Però per logica se un litigio avviene ciò è sintomo di disaccordo, e il disaccordo spesso e volentieri non nasce da un momento all'altro. Ci saranno state in precedenza altre questioni fra loro, altre tensioni, momenti di nervosismo causati magari da un disagio di Sara nei confronti di un qualcosa che ha tentato di comunicare alla cugina la quale, anzichè aiutarla e sostenerla, a vedere i risultati ha ben pensato o di ignorare o peggio di aumentare con la sua indifferenza e con il suo appoggio, volontario o meno, ciò che di peggio può subire una ragazzina di quell'età: la perversa fissazione di uno zio nei confronti di una nipote.

Immagino anche che questa ragazza, Sabrina, essendo stato il padre al centro della vicenda si sia trovata a sua volta in una situazione non facile, però... Però... Come ha potuto, come ha potuto fare una cosa del genere? Proprio quest'oggi si è saputo che ha partecipato all'omicidio, che è stata lei a tenere ferma Sara mentre lui la uccideva... E mentre lui, suo padre, abusava, da morta, di Sara Sabrina dov'era? AstaghfiruLlah, Dio ci perdoni, che schifo, che orrore... Che demoniache, perverse e senza Dio azioni...

Questi, questi astaghfiruLlah sono i risultati di un mondo senza regole, senza valori, senza religione, senza sottomissione all'Altissimo.

Credete forse che questo essere immondo dello zio con la sua immonda figlia abbiamo avuto timore nel cuore verso il Creatore mentre compivano queste azioni? O stavano semplicemnte ascoltando il sussurro di Satana in quel frangente? Perchè sì, cari lettori, il sussurro di Satana non lo senti con le orecchie, ma lo senti con le membra, lo senti attraverso l'incapacità di mostrare empatia e compassione nonchè amore puramente parentale per una ragazzina, lo senti attraverso il non essere in grado reprimere gli istinti immondi, lesionisti ed autolesionisti, attraverso la mancanza dell'ovvio, naturale e Umano, nel nobile senso del termine, impulso di bloccare ancor prima che si palesi un malato desiderio criminale e violento.

Solo persone senza Dio possono commettere azioni simili. Solo persone senza Dio.

Solo la sottomissione alla Volontà dell'Altissimo salverà il genere umano dalla putrefazione dell'anima.

Salvatevi, e salvate i vostri figli.

Sara, fermata la cugina

4 commenti:

Red ha detto...

interessante e utile, come qualsiasi sollecitazione induca a riflettere. Ti chiedo tuttavia di quale Dio manca il mondo visto che ne sovrabbonda sia geograficamente, sia temporalmente..

con affetto
red

Muslima ha detto...

Ciao red, la risposta è molto semplice. Dio, Unico Creatore e Sostentatore dell'Universo è ed è sempre stato Uno ed Unico. Gli altri non esistono... I cuori di persone come quelle che ho descritto, mancano di Lui...

Ciao, Aisha

StefanoAlif ha detto...

Salam alaykum Aisha,

sottoscrivo in pieno il tuo post ed alla luce di questi ultimi giorni mi è venuta in mente qualche riflessione.
Un mondo senza Dio è anche quello che sta portando la pletora infinita di giornalisti e produttori di spettacoli giornalistici televisivi a trattare dei casi come quello di Sarah o quello che ultimamente sta coinvolgendo un'altra bimba, come fossero intercambiabili e come fossero gli unici argomenti in grado di suscitare interesse. Rimango basito di fronte a salotti popolati di dubbi personaggi, ammaestrati dal conduttore di turno, che speculano sul dolore delle famiglie delle vittime coinvolte in questi fatti allucinanti.
A volte mi sfiora il pensiero che ci sia qualcosa di diabolico nella facilità con cui si passa da tragedia a tragedia solo per una questione di ascolti, per il semplice fatto che un tema non tiri più, per il fatto che tutto è stato detto, tutto ciò che era nel privato è stato scavato, portato alla luce e divorato!
E penso che una colpa non marginale sia nella stessa audience, in coloro che si cibano del dolore altrui e guardano con avidità la tv senza domandarsi se sia doveroso rispettare il prossimo e le tragedie che vive!
No non penso che questi esseri abbiano rispetto di Dio e lo tengano ben presente nel modo di vivere la loro vita!

Che Dio abbia pietà dei loro comportamenti e possa ispirarli a redimersi!

Salam alaykum, e perdonami per la scrittura un pò così ma in questo periodo non mi viene facilissimo!
Stefano

Muslima ha detto...

Pace a te, amico. Il tuo lessico come sempre è piacevole e comprensibilissimo, tranquillo. Mi spiace però leggere tra le righe che tu non stia bene, sbaglio? Se è così, ti auguro che questo momento passi il più velocemente possibile.

Riguardo a ciò che hai detto, purtroppo a me non sfiora il pensiero che tutto ciò di cui parli sia diabolico, ne ho praticamente la certezza. Chi sfrutta la sensibilità altrui per meri scopi pubblicitari, per avere più ascoltatori o comunque per far parlare di sè non può essere altro che guidato dal reietto lapidato. Perchè umanamente tutto ciò è disgustoso, disdicevole.

Ok, è vero, una minima informazione è bene che ci sia anche eventualmente per aiutare le ricerche di ragazze scomparse come quelle in questione ma poi basta, basta. Un po' di dignità per favore. E non mi riferisco a quella di queste ragazze, povere creature, che in quanto vittime innocenti non possono essere altro che dignitose, ma per chi scava nel torbido. Altrimenti si diventerà inumani o, come dici tu, Stefano, diabolici.

Che Il Sublime Creatore salvi le anime pie, in questa vita e nell'altra.

Aisha.