02 agosto 2011

Digiuno e mal di testa: alcuni consigli utili.

Se il digiuno dà alla testa
"Ricetta" araba a base di caffè contro gli effetti dell' astinenza alimentare


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"Il 14 dicembre Papa Wojtyla ha indetto in tutto il mondo una giornata di digiuno e di preghiera insieme ai musulmani. Ma attenzione, in alcune persone il digiuno è una frequente causa di mal di testa e può rappresentare un problema anche in chi è abituato a praticarlo per motivi religiosi, come durante il Ramadan o lo Yom Kippur ebraico. Uno studio pubblicato qualche tempo fa sulla rivista Headache ha esaminato i possibili fattori di scatenamento di mal di testa nei musulmani che osservano il mese di digiuno del Ramadan, durante il quale, dall' alba al tramonto, si astengono volontariamente dal cibo, dal bere, dal fumo e dai rapporti sessuali. Lo studio Allo studio hanno partecipato 116 medici dell' ospedale di Riad (Arabia Saudita), valutati a partire dal secondo giorno di Ramadan. Più del 40 per cento dei digiunatori ha riportato mal di testa, in confronto al 2 per cento di chi invece continuava a mangiare e bere come prima. Anche se alla cefalea contribuivano la diminuzione di sonno, l' ipoglicemia da mancanza di cibo e la disidratazione da mancanza di liquidi, il più frequente fattore di scatenamento è risultato l' astinenza da caffeina, tanto che, per ridurre l' insorgenza di questo tipo di mal di testa, i ricercatori arabi suggeriscono di abituarsi a una graduale riduzione del consumo di caffè nelle settimane che precedono il digiuno religioso e di prendere una tazza di buon caffè (o di un' altra bevanda contenente caffeina) appena prima di iniziarlo davvero. Ma a volte, le diverse fedi religiose possono anche a portare a risultati scientifici differenti: un altro studio condotto da ricercatori israeliani e pubblicato sempre sulla stessa rivista, indica che è principalmente la mancanza di cibo a scatenare la cosiddetta cefalea da Yom Kippur. Sono stati studiati in questo caso 56 volontari che durante lo Yom Kippur (il giorno dell' espiazione, una specie di piccolo Ramadan degli ebrei) hanno osservato un rigido digiuno di 25 ore. Disidratazione In particolare, uno dei fattori che secondo i ricercatori israeliani va certamente escluso dallo scatenamento del mal di testa, è la disidratazione. Dato che la maggior parte del peso che si può perdere in un solo giorno è dovuta per lo più alla perdita di liquidi, é stato registrato il peso dei partecipanti prima e dopo il digiuno, ma il calo ponderale non è risultato correlabile all' insorgenza del mal di capo. Probabilmente, è la differente durata del digiuno ad aver portato i due gruppi a risultati così discordanti: in sole 24 ore è infatti l' ipoglicemia a rappresentare il fattore prevalente, perché i meccanismi di compenso non hanno ancora innescato i sistemi di recupero dalle riserve dell' organismo, che invece nel mese del Ramadan riescono riabituarsi al nuovo orario di assunzione notturna degli alimenti.

CESARE PECCARISI

Vitamina protettiva Sotto la bandiera di qualsiasi fede, dopo il digiuno, mangiare soprattutto carne e vegetali può comunque essere vantaggioso, grazie al potere protettivo della vitamina B2 o riboflavina, presente in questi alimenti. L' hanno scoperto alcuni neurologi belgi che, somministrando per tre mesi 400 milligrammi di riboflavina a pazienti emicranici, hanno ottenuto un dimezzamento degli attacchi nel 56 per cento dei pazienti. Secondo gli autori dello studio, la vitamina B2 o una dieta con alimenti ricchi di tale sostanza, potrebbe diventare una prima tappa terapeutica da provare quando si presenta mal di testa."

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